samaritani
Popolazione dell’antica Palestina settentrionale, sorta dalla fusione degli israeliti rimasti nel Paese, dopo la deportazione di parte della popolazione da parte degli assiri nel 721 a.C., [...] , sul monte Garizim, sia durante la guerra di Vespasiano. La religione praticata dai s. è simile a quella ebraica: gli assiri inviarono infatti un sacerdote ebreo per istruirli nella religione d’Israele. Inizialmente tuttavia si ebbero pratiche ...
Leggi Tutto
Semitista italiano (Roma 1931 - ivi 2017), prof. a Napoli, Pisa (Scuola normale) e Roma, socio naz. dei Lincei (1990). Ha studiato le lingue semitiche da un punto di vista storico comparativo e i diversi [...] religione dei fenici in Occidente (1994); Introduzione alle lingue semitiche (1994, con O. Durand); Note di lessicografia ebraica (1998); Il ritorno dall'esilio babilonese (2001); Mito e storia nella Bibbia (2003), Introduzione all'epigrafia semitica ...
Leggi Tutto
Rabbino e scrittore ebreo (La Rochelle 1604 - Middelburg 1657). Di origine portoghese marrana, fu educato ad Amsterdam. Pubblicò nel 1650 l'Esperança de Israel, propugnandovi l'ammissione in Inghilterra [...] ed esegetiche, ottenne particolare successo El conciliador, inteso a stabilire un accordo tra i passi apparentemente inconciliabili della Bibbia. Fu suo merito anche l'installazione ad Amsterdam di una tipografia ebraica, la prima in Olanda. ...
Leggi Tutto
FORMIGGINI, Mosè
Giorgio Montecchi
Nacque a Modena il 21 maggio 1756 da Benedetto e Gioia Levi.
Fin dalla seconda metà del secolo XVII il commercio delle gioie, dell'oro e dell'argento lavorati era [...] , in Reggio e i territori estensi dall'antico regime all'età napoleonica, Parma 1979, pp. 53-100; L. Padoa, Le università ebraiche di Reggio e Modena nel periodo 1796-1814, ibid. pp. 103-136; Id., La famiglia Formiggini a Modena, in A.F. Formiggini ...
Leggi Tutto
Famiglia veneziana di antica nobiltà, ricca per la mercatura, costantemente rappresentata, soprattutto nei secc. 15º e 16º, nelle più alte magistrature della Repubblica, ma anche nel campo dell'attività [...] Pergola come lettore di filosofia, teologia e matematiche alla scuola di Rialto, dove ebbe tra gli allievi Luca Paciol; Alvise (m. 1575), fondatore, nel 1550, di una prestigiosa tipografia ebraica rimasta in attività fino alla metà del sec. 18º. ...
Leggi Tutto
COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] le buone lettere, ed essere aperta al vario fervore culturale e civile che possedeva di quegli anni la classe dirigente ebraica, e non, dell'operosa città toscana.
Merito dei suoi maestri di Pisa, quelli altresì meno amati (e solo rammentati in ...
Leggi Tutto
DRAGO, Vincenzo
Rita Tolomeo
Nacque a Cattaro in Dalmazia nel 1770 da Serafino.
La famiglia, appartenente alla nobiltà del luogo e ricordata di frequente nei documenti cittadini a partire dal sec. XIII, [...] lo portarono a stringere amicizia con l'abate Melchiorre Cesarotti, che aveva la cattedra di lingua greca e ebraica presso l'Archiginnasio cittadino. La frequentazione del Cesarotti, di cui era in corso la pubblicazione della versione letterale ...
Leggi Tutto
LIUZZI, Giorgio
Piero Crociani
Nacque a Vercelli il 30 ag. 1895 da Guido e da Elvira Pugliese.
Il padre Guido (Reggio Emilia, 4 dic. 1866 - Torino, 16 maggio 1942) apparteneva a una famiglia israelita [...] , 496; O. Bovio, Storia dell'Esercito italiano (1861-1990), Roma 1996, pp. 467, 469, 642 s.; A. Rovighi, I militari di origine ebraica nel primo secolo di vita dello Stato italiano, Roma 1999, pp. 37, 70, 110-114; G. Cecini, Ebrei e forze armate nel ...
Leggi Tutto
Dayan, Moshe
Politico e generale israeliano (Degania, Galilea, 1915-Tel Aviv 1981). Di famiglia originaria dell’Ucraina, partecipò alla Seconda guerra mondiale e ai conflitti che impegnarono lo Stato [...] del 1978, dopo i quali si ritirò dalla politica attiva.
1915
Nasce a Degania, Galilea
1929
Entra nell’organizzazione ebraica di difesa Haganah
1939
Arrestato dalla polizia britannica, condannato alla prigione, esce dopo due anni
1948-49
Partecipa ...
Leggi Tutto
(it. Caifa) Città di Israele (265.100 ab. nel 2008), ai piedi del Monte Carmelo lungo l’unica insenatura del litorale palestinese. Capoluogo dell’omonimo distretto amministrativo (854 km2 con 878.000 [...] con le crociate acquistò sviluppo commerciale, come porto (denominato allora Caiffa o anche Carmelo) di Tiberiade; devastata dal Saladino nel 1191, risorse solo nel 18° sec. e conobbe un forte sviluppo dal 1920, a seguito dell’immigrazione ebraica. ...
Leggi Tutto
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...