PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] a Roma e iscritto nel 1912 alla Sapienza, si laureò nel 1918 in giurisprudenza con una tesi su Sigillum confessionis e segreto professionale, elaborata sotto la guida di Francesco Scaduto. Entrato così ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] Enzo si sarebbe recato in Palestina; il C., seguendone per un certo periodo l'orientamento, si dette anche a studiare l'ebraico. Cercava però una strada sua, e negli anni di liceo, al "Manzoni" di Milano, credette di trovare un "filo conduttore", "un ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] a Gerusalemme, all'Archivio centrale per la storia del popolo ebraico. Alcune lettere sono a Roma, nel Museo centrale del III(1925), 16, pp. 33-35; L. Carpi jr., Il pensiero ebraico di un uomo del Risorgimento, in La Rass. mensile di Israel, s. ...
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DELLA TORRE, Luigi
Francesco M. Biscione
Nato ad Alessandria il 13 luglio 1861 da Giacomo e Jenny Pisa, di agiata famiglia ebraica (era nipote del banchiere Zaccaria Pisa), fu personaggio di rilievo [...] più ottuse e fallimentari" (Castronovo, 1975, p. 179). Il D. fu, in definitiva, tipico esponente di una borghesia ebraica mitteleuropea e positivista che vedeva nel libero sviluppo delle forze sociali e nell'ascesa dei ceti popolari le componenti ...
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GENTILI, Dino
Antonio Alosco
Nacque a Milano il 25 giugno 1901 da Gerolamo Sordello e Pia Ravà, in una famiglia ebraica di ceto borghese e di educazione laica.
Questa conduceva un esercizio commerciale [...] Dreyfus Gentili.
Questa era destinata particolarmente a sviluppare i rapporti economici con Israele (per l'aiuto dato allo Stato ebraico gli è stato intitolato dopo la morte un bosco sulle colline di Gerusalemme), dove ebbe occasione di conoscere il ...
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BALABANOFF, Angelica (Anželika Isaakovna Balabanova)
Francesco M. Biscione
Nacque a Černigov, nei pressi di Kiev, il 4 ag. 1877 da famiglia ebraica benestante (il padre, Isaak, era proprietario terriero [...] e uomo d'affari), ultima di sedici figli.
Spirito indipendente e ribelle, donna di grande vivacità intellettuale, studiò in una scuola di Charkov dove imparò varie lingue europee e con la famiglia ebbe ...
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CABIATI, Attilio
Ernesto Galli della Loggia
Figlio di Aurelio e Clotilde Besca, nacque a Roma da una famiglia lombarda di origine ebraica il 18 ag. 1872. Compiuti gli studi secondari a Bergamo, concorse [...] ad un posto nel collegio Ghisleri di Pavia e nello studio di quella città si laureò in giurisprudenza nel 1894, vincendo subito dopo una borsa di perfezionamento per Roma. Trasferitosi nella capitale, ...
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GROSOLI PIRONI, Giovanni
Francesco Malgeri
Nacque a Carpi il 31 ag. 1859 da Giuseppe Grosoni e da Livia Pironi.
Il padre, avvocato di origine ebraica, si era convertito al cristianesimo, abbracciando [...] con fervore la religione cattolica. La madre, che apparteneva a una nobile e ricca casata, educò il figlio a profondi sentimenti religiosi.
Il giovane G., trasferitosi a Ferrara con la famiglia, venne ...
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PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] al seminario di Rovigo, si trasferì al liceo Tito Livio di Padova, da dove nel 1859 fu espulso l’amico Carlo Tivaroni. Nel 1860 lasciò il Veneto austriaco per iscriversi alla facoltà giuridica dell’Università ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] , e con I. Artom, al quale fu legato anche dalla comune fede religiosa e dal senso di appartenenza a quella componente ebraica che dette un apporto decisivo alla costruzione dello Stato unitario. Il M. fu il vero referente di Artom per gli affari del ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...