Lingua ebraica postbiblica i cui inizi coincidono con quelli dell’era cristiana e il cui sviluppo si estende fino ai nostri giorni. In origine lingua d’uso, andò progressivamente restringendosi all’ambito [...] la fondazione dello Stato d’Israele nel 1948, ne è divenuta la lingua ufficiale. Nella fase recente si nota un influsso dell’ebraico biblico, concretizzato, per es., nel ritorno di norma alla desinenza -īm (e non più -īn) del plurale maschile; per il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra le più antiche scuole mediche europee, erede diretta di quella di Salerno è quella [...] della città della Linguadoca, regione del Sud della Francia, è aperta alle diverse influenze culturali del Mediterraneo: ebraiche (benché agli ebrei fosse proibito l’insegnamento) ma soprattutto islamiche. L’istituzione, già attiva dalla metà del ...
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Rodrigues
Rodrigues Benjamin-Olinde (Bordeaux 1794 - Parigi 1851) matematico ed economista francese. Di origini spagnole, fu esponente del movimento sansimonista, che abbandonò nel 1832 quando prese [...] aveva infatti preso il controllo delle istituzioni scolastiche e accademiche e Rodrigues, a causa delle sue origini ebraiche, non poté ottenere incarichi pubblici di insegnamento, riversando le sue abilità sul piano matematico-economico negli affari ...
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TOAFF, Elio (Elihú) Refaèl
Sergio Della Pergola
– Nacque a Livorno il 30 aprile 1915, da Alfredo Sabato, rabbino livornese, e da Alice Jarach, di Casale Monferrato.
Aveva due fratelli e una sorella, [...] di Israel, s. 3, 1981, vol. 47, n. 7-12, monografico, pp. 63-73. Si veda inoltre la traduzione: Deuteronomio, in Bibbia ebraica con traduzione a fronte, a cura di D. Disegni, I, Il Pentateuco e Haftaroth, Torino 1960, 1989, pp. 288-351.
Fonti e Bibl ...
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Statista inglese (Whittinghame 1848 - Woking 1930). Deputato conservatore dal 1874, fu primo ministro dal 1902 al 1905. Come ministro degli Esteri fu estensore del messaggio noto come dichiarazione Balfour [...] impegnava a facilitare "la creazione in Palestina di una sede nazionale per il popolo ebraico" senza "pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche esistenti in Palestina, o i diritti e lo status politico goduti dagli Ebrei in ...
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PAMPALONI, Geno
Gabriele Scalessa
PAMPALONI, Geno. – Nacque a Roma il 25 novembre 1918, figlio unico di Agenore (nome dalla cui abbreviazione derivò il suo), originario di Colle Val d’Elsa (Siena), [...] ad Anghiari (Arezzo).
Visse i primi cinque anni tra Roma, dove abitava con la madre in casa della famiglia Sorani, di origini ebraiche, sul Lungotevere Ripa, e Orbetello, dove il padre aveva un mulino.
Dal 1924 al 1939 fu a Grosseto: qui frequentò il ...
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Filosofa e studiosa di teoria della politica (Hannover 1906 - New York 1975). Allieva di E. Husserl, K. Jaspers e M. Heidegger, fu costretta a emigrare per motivi razziali dapprima in Francia, poi negli [...] report on the banality of evil (1963, trad. it. 1964), ha sollevato il problema delle responsabilità dei capi delle comunità ebraiche nell'aver agevolato la politica di sterminio nazista. Si ricordano inoltre On revolution (1963, trad. it. 1983) e la ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] Anna Debora, morì ch'egli aveva sei anni. Mente singolarmente sveglia e precoce, fu presto considerato una speranza della fiorente comunità ebraica di Amsterdam, che lo avviò al rabbinato. I suoi maestri, tra i quali il rabbino Saul Levi Morteira, lo ...
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Soncino Comune della prov. di Cremona (45,3 km2 con 7586 ab. nel 2008).
Da S., dove si stabilì per un certo tempo, prese il nome Soncino (o Soncinati) una famiglia di stampatori ebrei, originari di Spira, [...] trasferì nel 1526 a Salonicco e infine a Costantinopoli, dove fu attiva con Eleazar ben Gerson fino al 1547. Le edizioni ebraiche dei S. sono tra le migliori di ogni tempo; soprattutto famose sono quelle della Bibbia (1488 e 1494). Gerson ben Moses ...
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Einstein, Albert
Giovanni Battimelli
Lo scienziato che ha rivoluzionato la fisica del Novecento
Lo studio della materia a livello atomico e le teorie cosmologiche che descrivono la struttura e l'evoluzione [...] scala dello spazio e l'evoluzione dell'Universo.
La meccanica quantistica e il caso
Nel 1933 Einstein, che aveva origini ebraiche, abbandonò la Germania in seguito alla presa del potere da parte dei nazisti ed emigrò negli Stati Uniti. Qui continuò ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...