Kac
Kac Mark propriamente Marek (Kremenec’, oggi Ucraina, 1914 - Los Angeles 1984) matematico statunitense di origine polacca. Ha dato notevoli contributi alla teoria della probabilità, alla meccanica [...] . Conseguito il dottorato in matematica, per sfuggire alla persecuzione nazista nel 1939 si trasferì con la famiglia di origini ebraiche negli Stati Uniti, dove ha insegnato in diverse università. Nello stesso anno formulò, con Erdős, un teorema che ...
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Salame d'Oca di Mortara IGP
Indicazione geografica protetta del salume insaccato in pelle d’oca e cotto prodotto nella provincia di Pavia, nella regione Lombardia. È ricavato da carne d’oca tritata assieme [...] , omogeneo e compatto. Il prodotto è il risultato della contaminazione fra culture gastronomiche diverse: le abitudini alimentari ebraiche, che introdussero la carne d'oca, e quelle della popolazione locale, abituata a consumare insaccati di carne ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] oggi senza mai perdere la propria misura di attualità.
Lo Stato d'Israele, nato nel 1948 a seguito del risorgimento ebraico, detto sionismo, e sulle ceneri dell'ebraismo europeo sterminato dai nazisti, ha posto una sfida vecchia e nuova all'ebraismo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento, la storia degli ebrei è caratterizzata dall’espulsione della comunità [...] conversioni forzate. Dalla metà del secolo il papato dà inoltre avvio alla politica di segregazione nei ghetti. La cultura ebraica, scossa dagli eventi, dà forma a nuove correnti mistiche che si compendiano nella Qabbalàh di Isaac Luria.
Premessa
Nel ...
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Città di Israele che forma una conurbazione con Giaffa (460.613 ab. nel 2019); capoluogo dell’omonimo distretto (176 km2 con 1.388.400 ab.), è riconosciuta come capitale del Paese da quasi tutti gli stati [...] , ma ben presto finì con l’assorbire il nucleo urbano primitivo. Lo sviluppo della città ebbe inizio con le immigrazioni ebraiche in Palestina dopo la Prima guerra mondiale e proseguì rapidamente in concomitanza con le persecuzioni naziste e con il ...
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MARIO da Calascio
Aniceto CHIAPPINI
Francescano, nato verso il 1550 a Calascio (Abruzzo), da cui prese il cognome; morto a Roma il 24 gennaio 1620. Fu uno dei più dotti orientalisti del tempo. Fu incaricato [...] semitiche per oltre 40 anni. Prospettò al pontefice nelle conversazioni che ebbe con lui l'opera sua maggiore sulle concordanze ebraiche, che non giunse a vedere pubblicata.
Di lui si conoscono le tre opere seguenti, stampate tutte a Roma da Stefano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nell'Alto Medioevo
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il V e il X-XI secolo le caratteristiche della [...] il paradigma del sapere s’identifica ancora largamente con l’accesso alla cultura classica, ossia greca e latina, e semmai a quella ebraica; non ancora a quella araba che, infatti, lo stesso Donnolo disprezza e ostenta di non conoscere. Il peso e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nel Medioevo centrale
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla vita e alla cultura ebraica dei secoli XI-XII [...] il VII secolo) – il Messia si sarebbe manifestato il 1 agosto 1058, in coincidenza con il 9 di Av dell’anno ebraico 4818, 990 anni dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Questa non è, naturalmente, né la prima né l’ultima data messianica ...
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BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] .
A Venezia il Consiglio dei dieci, il 21 ott. 1554, lanciò l'interdetto contro il Talmūd, estendendolo a tutti i libri in ebraico. Il Giustinian, che aveva tra il 1546 e il 1551 stampato l'immensa opera completa dei due Talmūd, fu rovinato e cessò l ...
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Ebraista, nato il 1° settembre 1874 in Schildberg (Posnania), insegnante dal 1900 al 1902 nel Collegio rabbinico italiano a Firenze, e quindi nella Lehranstalt (poi Hochschule) für die Wissenschaft des [...] Judentums in Berlino, professore dal 1919. Si debbono a lui numerose opere sulla storia del popolo ebraico e della liturgia ebraica; importante Derjüdische Gottesdienst in seiner gesch. Entwicklung, 3ª ediz., Francoforte s. M. 1931. È alla testa ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...