Critico e scrittore polacco (Sambor, Leopoli, 1913 - Varsavia 1989). Sostenitore delle tendenze d'avanguardia e fine interprete delle poetiche del Novecento, fautore di una critica militante lontana da [...] autobiografico (Śmierć liberała "Morte di un liberale", 1947; Zapiski z martwego miasta "Appunti da una città morta", 1962; Byłem "Fui", post., 1991) rivela le radici profondamente ebraiche della sua formazione. Si dedicò anche a studî biblici. ...
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PEYREFITTE, Roger (App. III, ii, p. 412)
Francesca Neri
Scrittore francese. Ha continuato la sua attività pubblicando numerosi romanzi - apprezzati generalmente più dal pubblico che dalla critica - che [...] attraverso personaggi ripresi da precedenti romanzi; Les juifs (1965; trad. it. 1966) esplora il mondo delle ricche famiglie ebraiche francesi; La soutane rouge (1983) è un'intricata storia di spionaggio ambientata fra alti prelati del Vaticano, che ...
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KISS, József (Giuseppe)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato a Mezőcsatád il 30 novembre 1843, morto a Budapest il 31 dicembre 1921. Fu per parecchi anni redattore della rivista Képes Világ (Mondo [...] Judit (Giuditta S.), Roboz Agnes (Agnese R.) e Agota kisasszony (La signorina A.). Le sue Zsidó dalok (Canzoni ebraiche) ebbero grande successo presso i suoi correligionarî. Anche i suoi racconti poetici: Mese a varrógépről (Favola sulla macchina da ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] , come dice egli stesso, allo zīǧ di al-Ṣūfī. In Spagna e nel Sud della Francia i rapporti tra le comunità ebraiche erano molto stretti, ma la loro influenza si estese anche oltre; le due comunità rimasero in contatto fino all'espulsione dalla Spagna ...
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MERCANTI, Ilario Giacinto,
Alessandro De Lillo
detto lo Spolverini. – Nacque a Parma il 13 genn. 1657 nella parrocchia di S. Gervaso, secondo quanto risulta dal suo atto di nascita (pubblicato in Fiori). [...] come Spolverini. Egli potrebbe aver scelto di denominarsi così per la volontà di dissimulare le proprie origini ebraiche, adottando una connotazione che avrebbe dovuto richiamare la sua qualifica di garzone di bottega addetto allo «spolvero ...
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Luzzatto, Amos. – Medico e scrittore italiano (Roma 1928 - Venezia 2020). Nipote di D. Lattes, ha vissuto a Gerusalemme e Tel Aviv fino al 1946, dedicandosi al rientro in Italia alla docenza universitaria [...] e alla professione di chirurgo. Attento indagatore della questione ebraica (Sinistra e questione ebraica, 1989; Oltre il ghetto, 1992; Storia degli ebrei d'Italia, II, 1997; Leggere il Midrash, 1999; Il posto degli ebrei, 2003; Una vita tra ebraismo, ...
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MORTARA, Edgardo
David I. Kertzer
(in religione Pio Maria). – Nacque a Bologna il 27 agosto 1851 da Salomone e da Marianna Padovani.
Il padre (conosciuto anche come Momolo), nato nel 1816, proveniva [...] anche se in segreto, secondo le leggi allora vigenti nello Stato pontificio non poteva continuare a vivere all’interno di una famiglia ebraica.
La sera del 23 giugno 1858 la polizia si presentò presso l’abitazione in via Lame a Bologna dove i coniugi ...
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. Favolista ebreo, di età e patria incerta. Visse, non sappiamo se in Francia o in Inghilterra, non oltre la metà del sec. XIII. Scrisse in ebraico una raccolta di favole, col titolo Mishlē Shu‛ālīm (Favole [...] di Bath, e un Lapidario.
Ediz. princ. delle favole: Mantova 1557-58; con traduzione latina: Praga 1661; altre edizioni ebraiche: Berlino 1756,1921; traduzione giudeo-tedesca: Friburgo circa 1583, e varie volte di poi; altra traduzione parziale giudeo ...
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LEVI, Moisè Giuseppe
Alessandro Porro
Nacque in una modesta famiglia israelita, dal teologo Israel Jacob e da Gentile Bona Soavi, a Guastalla nel 1796. Trasferitosi con il nucleo familiare a Venezia [...] di Cannaregio già nel 1819, ebbe poi gli incarichi di medico presso due fra le più importanti istituzioni assistenziali ebraiche, la Fraterna generale di culto e di beneficenza e la Fraterna di misericordia e pietà. Integralmente inserito nella vita ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] che era infettata da molte forme e modi della lingua aramaica, la quale a un certo punto era sottentrata nell'uso all'ebraico. Notano infatti i filologi che nei brevi 8 capitoli del Libro, oltre a un certo numero di modi sintattici e grammaticali di ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...