giudaica, filosofia
Si usa definire filosofia giudaica il pensiero filosofico di autori vissuti dal 1° sec. d.C. sino a oggi in aree geografiche diverse (nel Vicino e Medio Oriente, in Europa e in Africa [...] Tuttavia, dopo la metà del 19° sec., con l’assimilazione di buona parte degli ebrei europei all’interno della società europea non ebraica, la filosofia g. si è frammentata non solo dal punto di vista linguistico, ma anche dal punto di vista religioso ...
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BENJAMIN NEÉEMJAH
Attilio Milano
Cronista ebreo, visse intornoallametà del sec. XVI. Nulla è noto di lui, salvo che era figlio di Elnathan o Diodato e dimorava a Civitanova Marche. È da ritenersi che [...] di Pio IV. Nel contesto sono intercalate anche interessanti notizie su avvenimenti contemporanei, di pertinenza estranea agli ebrei.
Fra le fonti ebraiche, quella di B. non è l'unica che ricordi la persecuzione di Paolo IV; sovrasta però le altre per ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] 1909-1914; O. Stählin, in W. Christ, Geschichte d. griechischen Literature, II, i, 6a ed. 1920, pp. 588-591 (sulla letteratura ebraica in lingua greca); L. Blau, in Soncino-Blätter, I, 1925-26, pp. 16-28; D. Sidersky, Les origines juives des légendes ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] la geografia e la composizione demografica di quegli Stati. Erano pressoché interamente scomparse le grandi comunità ebraiche della Polonia, dell’Ungheria, della Romania e della Cecoslovacchia. Erano stati alterati o restaurati molti confini ...
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DINA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 24 apr. 1824 da Raffaele e Regina Vitta, secondogenito di quattro figli: Stella, primogenita, Emilio e Giuseppe. La famiglia faceva parte della [...] israelitica torinese, dove il padre era assai apprezzato per la sua cultura, e il D. compì i primi studi ebraici presso il collegio "Colonna e Finzi", continuandoli poi sotto la direzione di L. Cantoni, rabbino dell'"università" israelitica di ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] colla sola eccezione di quei discendenti di Sem " (nota a I VII 8).
Infine l'accenno al fatto che la dispersione del popolo ebraico, dopo la distruzione di Gerusalemme voluta dalla vindice giustizia divina (cfr. Pg XXI 82-84, Pd VI 92-93 e VII 19-51 ...
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SISTI, Gennaro
Alessandro Catastini
Nacque a Melfi nel 1700.
Studiò presso il seminario arcivescovile della città natale sotto la guida del canonico Alessio Simmaco Mazzocchi. Attorno al 1742 ottenne [...] per la Calabria e la Lucania, XXXI (1962), pp. 150-205, in partic. pp. 192 s. nota 4; C. Colafemmina, Iscrizione ebraica inedita di Lavello, inPuglia paleocristiana e altomedievale, a cura di G. Volpe, VI, Bari 1991, pp. 17-22; C. Colafemmina, Una ...
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Dorfman, Ariel Vladimiro
Dorfman, Ariel Vladimiro. – Narratore, drammaturgo, poeta e giornalista argentino (n. Buenos Aires 1942). Nel 1967 ottiene la nazionalità cilena, anche a seguito del suo impegno [...] proprio edificio espressivo: l'esilio e la fuga, la doppia appartenenza linguistico-culturale sud e nordamericana, le radici ebraiche, la difesa delle minoranza e dei loro diritti. Negli ultimi lavori abbandona il realismo per sviluppare temi diversi ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] tramite verso la cultura europea moderna. Nel gennaio del 1907 A., che già aveva iniziato a scrivere e pubblicare sia in ebraico sia in yiddish, si trasferì a Giaffa, in Palestina, all'epoca sotto dominio ottomano. L'anno dopo uscì la novella Agunot ...
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HALY Forma latina medievale del nome Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn Abī 'r-Rigiāl ash-Shaibānī, astrologo arabo musulmano del sec. XI, vissuto in Tunisia alla corte dell'emiro zairita o zīrita al-Mu‛izz ibn Bādīs, [...] , dopo averne reso più elegante il barbaro latino, a Basilea nel 1551 e 1571. Esistono anche, inedite, due versioni ebraiche, rispettivamente del sec. XIV e XV, e una traduzione portoghese, forse derivante dalla castigliana. Il libro è interessante ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...