SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] Questo ci porta lontano dal presunto Aristea, ma ci assicura che non soltanto il Pentateuco, ma tutta o quasi tutta la Bibbia ebraica era allora tradotta in greco. Quanto al tempo, il secolo che corse fra il regno di Filadelfo e quello di Evergete II ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] l’intolleranza verso i cristiani non impedisce la diffusione della predicazione e del proselitismo grazie alle numerose colonie ebraiche che forniscono le infrastrutture di accoglienza ai predicatori, salvo i contrasti che poi ne ebbero a sorgere in ...
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QĀLĪR, El‛āzār
Umberto Cassuto
Fu uno dei più antichi e dei più notevoli poeti liturgici del giudaismo. Di qual paese fosse è stato assai discusso: oggi però pare ormai assicurato che fosse palestinese. [...] presto si sentì il bisogno di commenti esplicativi. Molte composizioni sue si trovano accolte in formularî di preghiere ebraiche dei diversi riti; altre sono state ritrovate e pubblicate recentemente, in particolare da frammenti della gĕnīzāh cairina ...
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ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] della tipografia di Daniele Bomberg, che, venuto nel 1515 da Anversa, fu pioniere e per vent'anni operosissimo promotore della stampa ebraica in Venezia. Egli si associò l'A. (col figlio Daniele), il cui nome figura in alcune delle belle opere da lui ...
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È il nome di uno degli apostoli secondo il catalogo dei Vangeli sinottici (Matteo, X; Marco, III; Luca, VI) e degli Atti degli apostoli (I, 13). Nel Vangelo di Giovanni non si nomina mai B., ma si nomina [...] ed altri, secondo cui B. avrebbe predicato il cristianesimo in India lasciandovi il Vangelo di Matteo scritto in lettere ebraiche. L'arte cristiana lo ha raffigurato per lo più scorticato vivo, secondo una tradizione assai tardiva e incerta, ma ...
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MOORE, George Foot
Alberto Pincherle
Storico delle religioni e semitista americano, nato a West Chester (Pennsylvania) il 15 ottobre 1851, morto a Cambridge (Massachusetts) il 16 maggio 1931. Studiò [...] conseguendovi il grado di baccelliere nel 1872 e quello di magister artium nel 1883, dopo essersi dedicato per varî anni a studî classici e di ebraico ed essere stato (1878-83) ministro presbiteriano a Zanesville (Ohio); divenne quindi professore di ...
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Olimpiadi estive: Berlino 1936
Elio Trifari
Numero Olimpiade: XI
Data: 1° agosto-16 agosto
Nazioni partecipanti: 49
Numero atleti: 3962 (3634 uomini, 328 donne)
Numero atleti italiani: 182 (169 uomini, [...] di Los Angeles fu quinta: alta, bellissima, bionda con gli occhi verdi, appariva il tipico soggetto ariano, ma quando le sue origini ebraiche vennero alla luce fu espulsa dal club di Offenbach per il quale gareggiava e perse la borsa di studio. Poté ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gasparo Scaruffi
Marco Bianchini
Gasparo Scaruffi è autore dell’Alitinonfo, un’opera che si colloca alle origini della scienza economica. Primo sistematico scritto italiano di temi monetari a contenuto [...] quelle reti familiari di mercanti e banchieri italiani che, dal 14° al 16° sec., sono protagoniste, accanto a quelle ebraiche, del commercio internazionale. La loro presenza nel distretto di Reggio Emilia è attestata già nel 1315. La loro ascesa ai ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] lettera al Bottari del 5 dic. 1747, in Cod. Corsiniano 2031, f. 33r, accennando a suoi lavori di antichità ebraiche e di esegesi biblica, il De futuro saeculo ab Hebraeis ante captivitatem cognito adversus I. Clerici cogitata commentarius, Mediolani ...
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The Ten Commandments
Jonathan Rosenbaum
(USA 1954-55, 1956, I dieci comandamenti, colore, 220m); regia: Cecil B. DeMille; produzione: Cecil B. DeMille per Paramount; soggetto: dal Libro dell'Esodo e [...] persona a conoscere il segreto è Memnet, la schiava di Bithiah. Passano vent'anni e Mosè, ancora ignaro delle proprie origini ebraiche, gareggia con Ramsete II per costruire il più bel monumento a Sethi, l'attuale faraone, e per conquistare il cuore ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...