Intelligence
Per aspera ad veritatem
Intelligence
e sicurezza nazionale
di Mario Mori
18 febbraio
Il presidente degli Stati Uniti affida all'ambasciatore in Iraq John Negroponte la nuova carica di Director [...] ° secolo a.C. Circa un secolo più tardi, secondo il racconto biblico, Mosè prima di guidare l'esodo degli Ebrei dall'Egitto manda 12 poi a sua volta, divenuto capo del popolo ebraico, ricorrerà alla pratica dell'informazione preventiva, inviando prima ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] lineare della storia costituisce la caratteristica distintiva della visione ebraica della storia, e neppure di quella cristiana. A questa impostazione si accompagnasse talvolta al vagheggiamento dell'Oriente biblico, come in Herder, o al mito di un' ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] da Aristotele ne erano stati aggiunti altri quattro.
Biologia, zoologia
Giacomo intende spiegare il testo biblico ricorrendo, anziché all'ebraico mīn, 'specie', alla terminologia di derivazione aristotelica: gensā (génos), 'genere', e ᾽āḏšā (eĩdos ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] de Valdés nei colloqui con Giulia Gonzaga, e fonda sull'esclusivismo biblico un insegnamento teologico ed ecclesiologico articolato in sette parti. Sottolinea l'utilità della conoscenza dell'ebraico ed esalta l'ispirazione dello Spirito Santo per la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] il cui centro dal 9° all’11° sec. fu Baghdād, e quello ebraico, il cui centro dall’11° al 12° sec. fu la Spagna.
Non sta dalla parte dei filosofi, in quanto il testo biblico, ricco di antropomorfismi, necessita di interpretazione allegorica.
Infine, ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] vanno ricordate le prime iniziative prese dall’Aec (Amicizia ebraico-cristiana), che in Italia aveva cominciato a muovere i Brunetto Salvarani nel 1985 o associazioni laiche di cultura biblica dove sistematicamente si pratica il dialogo fra ebrei e ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] . J. ci informa anche del fatto che Scoto gli chiedeva spiegazioni riguardo al significato di alcuni termini ebraici e al loro uso nel testo biblico (Jacob Anatoli, 1866, c. 170r). Come si può desumere da quanto l'autore scrive nell'Introduzione al ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] . Interessante prodotto dell'arte musiva bizantina è il pavimento delle sinagoghe ebraiche del VI e VII sec. che rivelano un vivido stile popolare nella rappresentazione di scene bibliche, del cerchio zodiacale e di oggetti sacri.
Bibl.: H. Vincent ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] nascere nel C. il desiderio di apprendere l'ebraico dal Giustiniani (desiderio che non poté essere soddisfatto per la partenza del domenicano da Genova), dei cui studi di filologia biblica doveva anche apprezzare il significato polemico che erano ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] sul piano delle strutture dell'essere, e una concezione biblica e cristiana della storia della salvezza, di un piano alcuni temi fondamentali posizioni derivate dal p. arabo ed ebraico, da Avicenna, Alfarabio e Mosè Maimonide, come dal p ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...