Orientalista (Söderbärke, Dalecarlia, 1889 - Uppsala 1974). Specializzatosi a Uppsala dapprima nella semitistica (soprattutto arabo classico ed ebraicobiblico), che insegnò dal 1931, passò poi all'iranistica, [...] di cui divenne una delle figure più eminenti; in particolare si ricordano il fondamentale Hilfsbuch des Pehlevi (1928-31; 2a ed. 1964-74), dedicato alla filologia del pahlavico, e varî studî di interesse ...
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LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] settembre 1847, frequentò per otto anni la scuola privata del dotto ebreo A. Paggi, sotto la cui guida apprese l'ebraicobiblico e postbiblico, l'aramaico giudaico, il siriaco e i primi elementi di arabo. Insieme con Paggi pubblicò gli Inni funebri ...
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PAGNINI, Antonio Baldino
|(in religione Sante)
Saverio Campanini
– Nacque a Lucca il 18 settembre 1470 primo dei 7 figli di Paolino e di Margherita de’ Giovanni.
Il 17 febbraio 1487 entrò nell’ordine [...] a Lione il monumentale Otzar Leshon ha-Qodesh, hoc est Thesaurus linguæ sanctæ (Lugduni), vasta compilazione lessicografica sull’ebraicobiblico in cui, alla struttura per radici basata sul Sefer ha-Shorashim di David Qimchi, si innesta un’amplissima ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] considerato non casuale ma intrinsecamente necessario, tra il messaggio biblico e il pensiero greco. Nel 1977 è stato nominato con i credenti delle altre religioni, in partic. con il mondo ebraico e con quello islamico, e con i non credenti. Anche in ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] G. della storia? E il C. ecclesiale è diverso da quello biblico? Se così fosse, non ci sarebbe continuità personale tra l'autentico Rembrandt cercò di dare a G. i segni della gente ebraica, da lui studiati sugli israeliti di Amsterdam. All'opposto, ...
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Grafia francese del nome del pittore russo Mark Šagal (Vitebsk 1887 - SaintPaul-de-Vence, Nizza, 1985). Colorista audace e prestigioso, narratore sospeso fra il reale e il fiabesco, nei dipinti, ai temi [...] oggetti, paesaggi) si affiancarono motivi legati al mondo biblico ed evangelico. Ch. eseguì anche mirabili incisioni, lavorò fondò una scuola d'arte; dal 1919 lavorò per il teatro ebraico di Mosca. Lasciata la Russia nel 1922, dopo un breve soggiorno ...
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Ebraista e teologo calvinista (Saint-Ellier, Sedan, 1585 - Saumur 1658). Prof. di ebraico (1614), poi (1626-32) di teologia a Saumur, nell'Arcanum punctuationis revelatum (1624) dimostrò che i punti vocalici [...] J. Buxtorf, che sosteneva l'antichità assoluta della scrittura ebraica quadrata, provò (Diatriba de veris et antiquis Hebraeorum litteris, introduzione nel testo biblico al tempo di Esdra. La sua opera più importante di critica biblica, la Critica ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] tempi di Gesù mentre nei codici della traduzione greca della Bibbia ebraica, detta dei Settanta, si fa spesso lo scambio tra Johanan nome a Simone. Come già s'è detto, nell'uso biblico il cambiamento di nome implica una nuova missione o un nuovo ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] che ottenne al liceo Parini. Primeggiò in greco e nell'ebraico che apprese da monsignor A. Ceriani. Continuò gli studi nel l'antisemitismo è incompatibile con il pensiero e la realtà biblica, che "noi siamo della discendenza spirituale di Abramo, ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] sui rapporti istituzionali. Il suo giudizio sul popolo ebraico restò sempre molto prudente, per non dire negativo Scrittura. Nel 1909 veniva decisa la fondazione del Pontificio Istituto Biblico. Con la condanna, nel dicembre 1903, di alcune opere di ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...