La parola in senso largo significava un involucro fatto d'un tessuto qualsiasi; quindi tanto il sacchetto o cartoccio per riporvi della roba, quanto la corazza o la maglia. In senso stretto era la veste [...] (cfr. kittàna, aramaico; kouttina, siriaco; kouttònet, ebraico). Esso fu usato dai Babilonesi, dagli Assiri, dagli Egiziani cioè circa dal periodo delle guerre persiane. Nel periodo classico solo dei e personaggi di alto rango portano il chitone ...
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. Il termine greco ἀναϑεμα (forma classica ἀνάϑεμα), significa originariamente "offerta, ex-voto alla divinità". Ma poiché il verbo ἀνατίϑεμι veniva anche usato nel senso di "consacrare alle divinità infernali", [...] ἀβάϑεμα venne gradualmente a restringersi a quello di maledizione, mentre il classico ἀνάϑεμα ritenne quello generale di offerta agli dei. Nella Settanta ἀνάϑεμα è usato per tradurre l'ebraico ḥērém, ciò che è maledetto, e perciò da esterminare. Da ...
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Medico e chirurgo arabo di Spagna, nativo od oriundo di az-Zahrā' presso Cordova, fiorito a Cordova sotto il califfo omayyade ‛Abd ar-Raḥmān III (300-350 èg. 912-961 d. C.) e morto dopo il 400 ègira (1009-1010 [...] e soprattutto sul testo di Paolo d'Egina, fu considerato classico in tutto l'Occidente fino al tardo Rinascimento. La sua opera da Gherardo da Cremona (morto nel 1181), più tardi in ebraico da Shem Ṭōb, e fu la fonte principale alla quale attinsero ...
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Rabbino nato a Qal‛at Ḥammād nell'attuale provincia di Costantina; studiò ad al-Qairawān in Tunisia, poi tenne scuola a Fez (Fās, donde il suo nome arabo al-Fāsī), fino a che nel 1088 fu costretto a emigrare [...] subito grande rinomanza, fu studiata come un testo classico, e fu fatta oggetto di numerosi commenti e ai trattati Ketūbōt e Shebū‛ōt dell'opera principale e le loro traduzioni ebraiche, v. Steinschneider, Arabische Liter., der Juden, loc. cit. Per ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] nello studio delle letterature latina e greca e della filosofia classica. Questi studi saranno alla base delle sue traduzioni italiane translatio (1527), e che abbia intrapreso lo studio dell'ebraico in Francia sotto la guida dello stesso Pagnini.
In ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] come Toledo, dove convivono dotti che parlano più lingue (l’arabo, il latino, l’ebraico). Si traducono testi medici, astrologici e alchimistici e anche i classici della matematica e il corpus aristotelico.
Emblematica di quest’epoca è la figura del ...
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Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] delle norme che Mosè o Maometto avrebbero ricevuto da Dio in ebraico o in arabo) o l'avrebbe suggerita al legislatore, come di tal genere, come già si è visto, sono quello romano classico, in cui il pretore e altri magistrati ordinari erano in grado ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] sala dei banchetti. Subito a N di quella che Bessarione definiva classicamente l'acropoli di Trebisonda, aveva inizio la c. media, cinte murarie, strutturazione delle aree di mercato e dei quartieri ebraici).È il caso non solo di Ṣana῾ā᾽ (che ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] che la casistica sia immensa: Giuseppe Flavio (lo scrittore di origine ebraica che nel I sec. d.C. lavora alla corte di Vespasiano meno importante di quella dei vivi e si estendeva in età classica ed ellenistica a sud e a nord-est dell'abitato, si ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] , legato forse al siclo hittita di 11,75 g o a quello ebraico di 11,33 g, per il quale è difficile stabilire eventuali punti A. Stazio, La metrologia, in C. Del Grande (ed.), Enciclopedia Classica. I, Storia e Antichità, III, 6, Torino 1959, pp. 535 ...
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analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due oggetti, tale che dall’eguaglianza o somiglianza...
lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...