L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] Africa e, in Europa, a Malta; l’alfabeto ebraico, rinato, con la lingua ebraica moderna, tra fine XIX e inizio XX secolo.
come le affricate: i suoni /ʦ/ e /ʣ/, che il latino classico indicava con z solo nei grecismi, nelle carte medievali si trovano ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] nelle quali la sillaba accentata è spesso la prima, oppure in ebraico e persiano, nelle quali è l’ultima). Ci sono poi lingue esserci ancora oscillazioni, con accento sul prefisso come in latino classico (non solo elèvo e compàro, ma èlevo e il raro ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] genere indipendente da modelli greco-latini, perché il mondo classico non aveva formalizzato un suo sistema di descrizione delle un glossario greco-siciliano studiato da Frasca 1949), dall’ebraico (gli esempi sono parecchi), da un’altra lingua romanza ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] di lingue comparate impartito a Pisa da P. Marzolo). Il C. studiò lingue e filologie del mondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta con severa autodisciplina la grave debolezza del suo ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] ° millennio a.C. si sostituisce all’accadico, al fenicio e all’ebraico, dando quindi luogo a una serie di dialetti di cui il più in tutte le lingue, a eccezione dell’arabo classico. Una caratteristica del sostantivo semitico è il cosiddetto stato ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] uscite d'uso per mutamento interno, come il latino o il greco classico, si parla spesso di lingue morte): tutte le lingue infatti mutano nel di rinascita di una lingua è rappresentato dall'ebraico contemporaneo, oggi varietà materna di milioni di ...
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Dottore ebreo (n. nel distretto di el-Fayyūm 882 d.C. - m. Sūrā, Babilonia, 942). Fu il maggiore dei gĕōnīm e il fondatore della filosofia ebraica medievale. A lui si deve da un lato l'affermazione dell'ebraismo [...] di una traduzione in arabo della Bibbia accompagnata da un commento, che divenne testo classico per tutti gli Ebrei di lingua araba, e anche fuori dell'ambiente ebraico esercitò azione assai notevole per la diffusione dell'Antico Testamento nei paesi ...
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Filologo francese d'origine italiana (Agen 1540 - Leida 1609), figlio di Giulio Cesare. Eccelse nello studio dell'antichità per la perfetta padronanza del latino e del greco cui unì anche la conoscenza [...] dell'arabo e dell'ebraico. Dopo la notte di s. Bartolomeo, S., calvinista dal 1562, si rifugiò a Ginevra e vi ebbe una cattedra (1572-74 Heinsius, F. Dousa, U. Grozio. In qualunque testo classico egli mise mano, lasciò la sua impronta: Varrone, Festo, ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] anche miste (lingue lontane su più piani, come l'ebraico, il greco antico o il latino).
Agli albori dello partenza, anche se può esserci non coincidenza tra i due. Esempio classico per la sua evidenza è quello di un messaggio pubblicitario, che può ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] dalla fine del sec. XIX) si designa la lingua delle comunità ebraiche stanziate nelle valli del Reno e della Mosella, dove sono presenti e si individuano collegamenti tematici con la tradizione classico-cortese, anche se la scelta di un mercante ...
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analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due oggetti, tale che dall’eguaglianza o somiglianza...
lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...