La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] che resistette anche alla concorrenza di questi trattati più moderni. Fu la prima opera chirurgica stampata in Inghilterra, del Trecento; si sono conservate altre traduzioni manoscritte in ebraico e decine di edizioni in francese, spagnolo, tedesco, ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] sua biblioteca, accanto ai classici e ai migliori libri moderni, figurano le opere di Necker in materia economica, , Venezia 1989, p. 35 (pp. 23-48). Su quella in ebraico, Pier Cesare Ioly Zorattini, Gli ebrei nel Veneto durante il Settecento, in ...
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Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO (v. vol. V, p. 850)
R. Dolce
N. Cucuzza
C. Cecamore
L. Asor Rosa
C. Cecamore
C. Lo Muzio
M. Orioli
p. 850). Egitto. - Le più antiche vestigia di un ρ. [...] noduli), ove i resti del p. sono al di sotto dell'abitato moderno. Oggetto di indagine è pure il rapporto fra i p. e l' un ambiente dalle caratteristiche culturali autonome quale quello ebraico. Qui le continue tensioni con le popolazioni limitrofe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] note solo nel testo greco e non in quello originale ebraico, furono considerate di dubbia canonicità, e che Valla Fubini 2003a, p. 47). La metafora colpì un fautore dell’empirismo moderno come Francis Bacon, che sul principio del 17° sec. così la ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] delle costituzioni delle città, di come Mosè gestì l'esodo ebraico, delle azioni dei consoli e dei tribuni, dei misfatti dei che la Storia d'Italia è un capolavoro che abilita i moderni a stare alla pari con gli antichi; in secondo luogo Guicciardini ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] paesi musulmani, a quelli buddisti, allo Stato ebraico, in quel momento non ancora riconosciuto dalla Santa è trasferito al di fuori della comune respublica, agli Stati moderni (giuridicamente costituiti dai trattati di Vestfalia che pongono fine alla ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] subordinato a El. Gli studiosi si sono a lungo chiesti se il testo ebraico di Deuteronomio, 32, 8 (che recita: il dio Elyon "stabilì i della "alta Harā" (Harā bǝrǝzaitī, da cui il moderno oronimo Alburz), proprio come gli Indiani vi ponevano il monte ...
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Il governo del territorio: l’ambiente urbano e la laguna
Salvatore Ciriacono*
L’ecosistema veneziano. Venezia e la Terraferma
Due ordini di problemi giungevano a maturazione nel corso del Settecento, [...] Moyen Age à nos jours, Paris 1975.
93. Tesori d’arte ebraica a Venezia, in Ultime dimore, a cura di Vincenzo Pavan, Venezia 1987 Euganei. Le cave di Lispida e del Pignaro tra Medioevo ed età moderna, Venezia 1997, pp. 45 ss.
107. M. Costantini, L’ ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] di Nabucodonosor e la ribellione a Dio del popolo ebraico costituivano gli exempla biblici appositamente scelti come monito per di S. Paolo con la vipera, domina un 'moderno' naturalismo classicheggiante in stretto rapporto con la Bibbia di Bury ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] , che rifiutava ogni dialogo con la filosofia e la cultura moderna, che difendeva il guscio in cui la Chiesa si era e le attribuisce a una certa secolare diffidenza verso il mondo ebraico. In genere, si tace sull'appoggio dato da Pio XII alla ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...