LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] teologi del celebre padre M. Carmeli, nominato professore di ebraico, greco e altre lingue orientali alle Arti. A metà però da una buona conoscenza degli orientamenti del pensiero moderno (da Cartesio, Hobbes e Spinoza all'illuminismo anglo ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] utilità della distruzione di gran parte dei libri ebraici per combattere il giudaismo; si era invece e "nova religio": gli autori dei "Coryciana" tra classicità e modernità, in Tra antico e moderno. Roma nel primo Rinascimento, Roma 1991, pp. 7 s.; J ...
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BERTA, Francesco Ludovico
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Torino il 19 ag. 1719 dal vassallo lacopo Antonio, dei decurioni della città di Torino, e da Lucia Margherita Ormea. La famiglia era di origine [...] Pasini. I primi interessi del B., che studiò greco ed ebraico, furono rivolti verso la Sacra Scrittura e la teologia, in uno Stato monarchico, rifiuta risolutamente il sistema moderno dell'autotassazione dei cittadini e afferma che l'autore ...
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GUANO, Emilio
Luca Rolandi
Nacque a Genova il 16 ag. 1900 da Giovanni Battista, impiegato portuale, e da Santina Ugo, casalinga, in una famiglia con salde radici religiose.
Il G. entrò in seminario [...] di SacraScrittura e storia ecclesiastica e di patrologia ed ebraico nel corso teologico del seminario di Genova.
In questo in grado di segnare il cammino dell'uomo nel mondo moderno, nel secondo dopoguerra si avvicinò all'idea di una società ...
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LUZZI, Giovanni
Laura Demofonti
Nacque a Tschlin, un villaggio della bassa Engadina, nel Cantone svizzero dei Grigioni, l'8 marzo 1856 da Jon Lüzi e Uorschla Scharplaz, mentre un incendio, divampato [...] , il L. proseguì i suoi studi di ebraico, finché dalla Chiesa valdese non gli giunse l Storia dei valdesi, III, Torino 1980, pp. 335-337; L. Giorgi, La questione modernista e il protestantesimo italiano, in Fonti e documenti, 1982-83, vol. 11-12, pp. ...
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CARMINATI, Isaia
Francesco Malgeri
Nacque a Bergamo il 12 genn. 1798. Compiuti nella città natale gli studi inferiori all'età di sedici anni chiese di entrare nella Compagnia di Gesù. Vi fu ammesso [...] poco o nulla si preoccupa di dare contenuto ideologico e sapore moderno al nuovo giornale. Egli proponeva, anzi, due giornali, uno , l'altro "in latino pel classicismo greco, romano, ebraico ecc. pel resto trattandosi di libri e opere particolari di ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...