FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] della dottrina cristiana partecipando sia ai progetti di conversione degli ebrei sia a dispute teologiche con rappresentanti dell'ebraismo, anche in virtù dell'incarico affidatogli di lettore di teologia.
Egualmente alta fu la considerazione di cui ...
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ORVIETO, Angiolo
Laura Cerasi
ORVIETO, Angiolo. – Nacque a Firenze il 18 giugno 1869, primogenito di Leone, banchiere, e di Amalia Cantoni.
Ampie notizie sulla famiglia si rinvengono nel testo autobiografico [...] , ma con richiami alle figurazioni della letteratura biblica, elaborava il dissidio interiore connesso alla scoperta delle radici dell’ebraismo. La raccolta fu recensita favorevolmente da Eugenio Montale nella Fiera letteraria (28 ottobre 1928, p. 7 ...
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VALERIANI, Giuseppe
Cecilia Carnino
– Nacque a Venezia nel 1765.
La data di nascita si desume da una sua lettera inviata al naturalista bellunese Tomaso Antonio Catullo nel 1845, nella quale Valeriani [...] base della Democrazia», rivendicando al contempo la libertà religiosa e denunciando l’intolleranza nei confronti dell’ebraismo (Discorso pronunziato dal Cittadino Giuseppe Valeriani [...] sulla libertà dei Culti, e sulle opinioni religiose, Bologna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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La storia dei Marrani ha origine con la conversione forzata degli ebrei spagnoli [...] ancora praticano il sincretismo, pensando che siano valide entrambe le religioni, frutto questo della riflessione filosofica dell’ebraismo spagnolo, attento alla sintesi fra le varie religioni più che agli elementi di contrapposizione. Infine ci sono ...
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MORMINA PENNA, Francesco
Giovanni Schininà
MORMINA PENNA, Francesco. – Nacque a Scicli (Ragusa) il 1° agosto 1860 dal barone Ignazio Mormina Papaleo e da Innocenza Penna.
Appartenente a una famiglia [...] , Pitigliano 1896), oltre a rilevare le differenze in ambito politico e sociale tra cristianesimo ed ebraismo, respingendo come antiscientifica la pregiudiziale razzista, auspicava il riconoscimento di 'Israele' nella grande federazione repubblicana ...
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SACERDOTI, Cesare
Fernando Salsano
– Nacque il 14 giugno 1882 a Maderno, in provincia di Brescia, da Angelo e da Gilda Cantoni.
Laureato in ingegneria navale e meccanica presso la Scuola navale superiore [...] stesso anno, tuttavia, fu colpito dalle discriminazioni previste dalle leggi razziste. Nonostante nel 1935 avesse abiurato dall’ebraismo, coinvolgendo anche la moglie Franca e il fratello Camillo, fu costretto a lasciare tutte le cariche, compresa ...
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RIMINI, Giacomo
Giancarlo Landini
RIMINI, Giacomo. – Nacque a Verona il 26 marzo 1888 da Riccardo, ebreo di ascendenza sefardita, che fu anche presidente della Comunità ebraica di Verona, e da Giulia [...] Uniti della famiglia della Raisa, ebrei ortodossi di stretta osservanza: Rimini li convinse della sua schietta adesione all’ebraismo mediante una viva partecipazione alla vita della comunità ebraica di Chicago.
Nel 1925 fu alla Scala protagonista del ...
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LAURETO, Giovanni
Alida Caramagno
Nacque a Cava de' Tirreni, presso Salerno, intorno al 1518; dei genitori non si conoscono i nomi. Grande parte delle notizie sul L. si ricavano dalla deposizione e [...] consistesse in intender bene la lingua hebrea", si spinse a cercare illuminazione presso i rabbini per poi convertirsi all'ebraismo.
Lo spirito sempre inappagato del L. lo portò dopo soli cinque mesi ad abbandonare anche questa nuova "setta", rea ...
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ARCANGELO da Borgonuovo (Paganini dal cognome del padre; Pozzi dopo che la madre fu passata a seconde nozze)
Bruno Nardi
Filosofo e teologo francescano dell'Osservanza, come il fratellastro Luigi, che [...] e di studi cabalistici il confratello veneziano frate Francesco "di casa Giorgia, uomo veramente di sana dottrina e particolarmente nell'Ebraismo molto istruto" (Dechiar. sopra il nome di Giesu,p. 3v; cfr. Apologia,ed. di Basilea, p. 2). E certo è ...
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Nome comune delle piante del genere Olea della famiglia Oleacee, ordine Lamiali, e in particolare di Olea europaea, nella sottospecie domestica, albero comunissimo nelle nostre regioni, di grande importanza [...] venerazione, molto diffusa, degli alberi in generale, ma anche dall’importanza alimentare della pianta. Gli esempi più noti provengono dall’ebraismo antico (l’o. rappresenta i giusti in Salmi 52, 10, Osea 14, 7), dall’antica Grecia (gli o. sacri di ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...