ERRERA, Rosa
Paola Paesano
Nacque a Venezia il 13 luglio 1864 da Cesare, ebreo di origine spagnola, e da Luigia Fano, di Mantova. Il padre, benestante agente di cambio, a causa di un grave dissesto [...] , Bresso 1966, p. 116; Diz. della letter. ital. contemp. Vallecchi, Firenze 1973, I, pp. 312 s.; A. Norsa, Tre donne che hanno onorato l'ebraismo italiano: le sorelle Errera, in La Rassegna mensile di Israel, XLI (1975), 1-2, pp. 42-55, 108-121. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il contributo italiano alla storia del pensiero: PRESENTAZIONE
Giuliano Amato
La realizzazione del progetto che prende oggi l’avvìo si radica nella storia della Treccani e della sua principale e ormai [...] un’Europa che era ancora una, latina e cristiana, ma in eccezionale, per quanto non di rado aspro o turbolento, confronto con ebraismo e Islam, e con l’Oriente greco, e che giunge al momento nostro, quello di una nazione fra altre, che concorrono a ...
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Taylor, Elizabeth (propr. Elisabeth Rosemond)
Riccardo Martelli
Attrice cinematografica statunitense, con cittadinanza britannica, nata a Londra il 27 febbraio 1932. Definita 'l'ultima star', ha rappresentato [...] allo specchio) di Guy Hamilton, oppure in The Flintstones (1994; I Flintstones) diretto da Brian Levant.
Convertitasi all'ebraismo nel 1959, dopo la morte del terzo marito, il produttore di religione ebraica Mike Todd, ha finanziato scuole e ...
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GRÜNHUT, Isidoro
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 27 ag. 1862 da Israel, ebreo tedesco originario di Ratisbona, e da Giuditta Panzieri, anconetana di buona cultura. Ebbe due fratelli, Massimo e Ida.
Sin [...] di Trieste 1887-1910 (catal.), Trieste 1992, passim; L. Geroni, I. Isaac Moïse G., in Shalom Trieste. Gli itinerari dell'ebraismo (catal.), Trieste 1998, pp. 365-372 (con riproduzioni e bibl. precedente); U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XV, p ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] , in alcuni casi il s. umano può fungere propriamente da s. primiziale: così nel s. del primogenito (di cui l’antico ebraismo conserva il ricordo) che era destinato a garantire la vita dei figli successivi. Esistono pure casi in cui la morte di un ...
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Nome generico con cui si designano tutti i vegetali, esseri organizzati che nascono, crescono, si nutrono, si riproducono, muoiono. Possono essere sia organismi unicellulari sia organismi multicellulari [...] divina; come tale, può essere centro di un luogo sacro (cfr. la Āshērāh nell’ambiente di formazione dell’ebraismo, gli alberi nelle raffigurazioni culturali minoiche, la quercia di Dodona ecc), elemento del culto funebre, veicolo delle teofanie ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] Ermete Trismegisto, l’orfismo a scritti di Orfeo ecc.), ma si fondano sui libri ispirati direttamente dalla divinità l’ebraismo (Antico Testamento), il cristianesimo (Antico e Nuovo Testamento) e l’islam (Corano). Ciò che è caratteristico di queste s ...
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SCISMA
Alberto PINCHERLE
Agostino TESTO
Alberto PINCHERLE
Mario NICCOLI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
. Il termine latino schisma è semplice traslitterazione del gr. σχίσμα (cfr. σχίξω e il lat. scindo) [...] , p. es., si parla di scismi nel jainismo, a proposito della setta dei Digambara (v. Iainismo, XVIII, p. 645), nell'ebraismo a proposito dei Samaritani (v.) e anche del tempio di Leontopoli; a proposito delle sette o scuole buddhistiche (v. buddhismo ...
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LEVI e Leviti (Levi, ebr., nella versione greca dei LXX Λευεί e Λευί; la Bibbia riallaccia il nome alla radice "aderire" [Genesi, XXIX, 34 e Num., XVIII, 2]; per altra etimologia vedi sotto)
Leone Tondelli
L., [...] ai Leviti il carattere di nucleo gentilizio loro dato dalla tradizione e trasformarli in semplice corporazione. Non solo nell'ebraismo, ma anche presso gli Arabi antichi il sacerdozio, quando non fu esercitato dai capi del clan, si svolse presso ...
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SAMARITANI
Giuseppe Ricciotti
Quando, nel 721 a. C., la città di Samaria fu distrutta dagli Assiri, gli abitanti israeliti della città e del regno omonimo furono deportati in massima parte in Assiria [...] "scrittura ebraica", mentre l'odierna scrittura ebraica "quadrata" è da essi chiamata "scrittura giudaica".
Qualunque storia dell'antico ebraismo tratta anche dei Samaritani, per cui vedi la bibliografia a ebrei; cfr. inoltre, J. A. Montgomery, The ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...