SOCIOLOGIA RELIGIOSA
Marco M. Olivetti
. Lo studio sociologico della religione può svilupparsi a diversi livelli: a) come indagine sulla religione quale problema centrale per la comprensione della società [...] è enormemente differenziato; ricordiamo solo, a mo' di esempio, le ricerche sul denominazionalismo in America di H. R. Niehbur, sull'ebraismo conservatore di M. Sklare, sui mormoni di T. F. O'Dea, sui valori religiosi del Giappone preindustriale di R ...
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RAZZA (XXVIII, p. 910)
Virginio GAYDA
La politica fascista della razza. - La politica demografica del Regime fascista, definita da Mussolini fin dai primi anni di governo come uno dei compiti elementari [...] è pure preveduta nella dichiarazione per la politica discriminativa e severamente limitata riguardante gli Ebrei. L'ebraismo è considerato non soltanto nel suo aspetto di razza diversa e inassimilabile, indipendentemente dalla questione religiosa ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] comunicazione con il cielo e con gli dei" (Éliade 1975-78, trad. it., 1° vol., pp. 96-97). Nell'ambito dell'ebraismo, la costruzione del tempio viene espressamente dettata da Dio a Davide, il quale, a sua volta, si premura di trasmettere la volontà ...
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Tatuaggio
Marco Aime e Franco Buttafarro
Per tatuaggio si intende genericamente un segno permanente, che viene impresso sulla pelle attraverso l'introduzione nel derma di pigmenti accuratamente distribuiti [...] del tatuaggio non fu sempre conciliante. Infatti, la religione cristiana ereditava la visione negativa del tatuaggio tipica dell'ebraismo (Dio marchiò Caino sul corpo perché nessuno osasse ucciderlo e affinché egli fosse costretto a vivere l'intera ...
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ROSSELLI, Sabatino detto Nello
Mauro Moretti
– Nacque a Roma il 29 novembre 1900, terzo figlio di Giuseppe Emanuele (Joe), musicista, e di Amelia Pincherle Moravia.
Le famiglie dei genitori appartenevano [...] . Distante tanto da forme di neotradizionalismo quanto da una prospettiva sionista, Rosselli allora sottolineò, del proprio ebraismo, «il senso della mia responsabilità personale», aggiungendo di considerare «con ebraica severità il compito della ...
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FIRRAO, Giuseppe
Dario Busolini
Nacque il 12 luglio 1670 nel castello di Luzzi, località della Sila feudo dei Firrao, nella diocesi di Bisignano a nord di Cosenza, figlio di Pietro, principe di Sant'Agata, [...] del tribunale della Crociata, tenuto in vita perché il Regno vi introitava una tassa, e dell'Inquisizione, usata contro l'ebraismo -, decise di cedere. A questa data anche il Bichi era stato allontanato dal Portogallo, e il nuovo nunzio Gaetano ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] sviluppo del cristianesimo primitivo (non "petrinismo", "paolinismo" e "cattolicesimo" nascente, ma "nazareismo", ossia il passaggio dall'ebraismo al movimento di Gesù, cristianesimo apostolico e cattolicesimo nascente), del rapporto che li lega (non ...
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Lucio III
Grado Giovanni Merlo
Non possediamo testimonianza alcuna sulla data di nascita del lucchese Ubaldo Allucingoli, anche se si può ragionevolmente pensare che fosse nato nel secondo decennio [...] , poco o punto sappiamo) che si ispiravano alla tradizione dell'Antico Testamento ed erano accusati di commistioni con l'ebraismo. Il termine Arnaldisti dovrebbe riferirsi ai seguaci di Arnaldo da Brescia, benché esista più di una ragione per negare ...
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LUCIO III, papa
Grado Giovanni Merlo
Ubaldo Allucingoli nacque a Lucca in una data ignota, che si può ragionevolmente collocare nel secondo decennio del XII secolo.
Nel 1138 l'Allucingoli fu creato [...] poco o nulla è noto) che si ispiravano alla tradizione dell'Antico Testamento ed erano accusati di commistioni con l'ebraismo. Il termine arnaldisti dovrebbe riferirsi ai seguaci di Arnaldo da Brescia, benché esista più di una ragione per negare che ...
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PISA, da
Alessandra Veronese
PISA, da. – I da Pisa traggono origine da due banchieri perugini, Matassia di Sabato e suo figlio Vitale, attivi con certezza almeno dal 1393 nella città toscana (dove a [...] discendenti di Zaccaria Pisa (sposato a Venturina Finzi), Luigi Israele e Giuseppe: due figure esemplari dell’ebraismo italiano ottocentesco, inseriti in modo profondo e vitale nelle vicende dell’Italia risorgimentale e postunitaria. Luigi Israele ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...