TRIPOLI di Siria (A. T., 88-89), o semplicemente Tripoli, in arabo Ṭarābulus esh-Shām
Arnaldo MOMIGLIANO
Virginia VACCA
Città della repubblica libanese, capoluogo del distretto omonimo, sui fiumi Nahr-Abū [...] stati sui 30 mila, verso il 1920 erano 27 mila, di cui 22 mila musulmani sunniti, 3400 greco-ortodossi, 1400 maroniti e i rimanenti ebrei e cattolici; nel 1927 aveva un migliaio di profughi armeni, forse diminuiti negli anni seguenti. Nel 1935 ...
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Il pane di farina impastata senza lievito era usato, come è tuttora usato, dagli ebrei durante la Pasqua, secondo le prescrizioni dell'Esodo (XII, 34 e 39; XIII, 6 seg.). Nell'ultima cena, Cristo consacrò [...] quell'epoca, per concessione alle violente obiezioni degli ortodossi non cattolici, la S. Sede ha imposto condannato dalle prescrizioni canoniche.
Per l'uso del pane azimo presso gli ebrei, v. pasqua.
Bibl.: J. Mabillon, Dissertatio de azymo et ...
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SINGER, Isaac Bashevis
Marino Freschi
Romanziere, critico letterario, giornalista yiddish, nato a Leoncin, in Polonia, il 14 luglio 1904, da una famiglia di rabbini ortodossi. Educato secondo la rigorosa [...] ugualmente fondamentale, fu la secessione dall'ambiente ortodosso, seguendo il fratello maggiore Israel Joshua Singer l'infanzia, ha dedicato pagine critiche amarissime alla vita degli ebrei americani, come quelle del romanzo Enemies, a love story ...
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Città della Siria settentrionale, capoluogo di livā., a 36°10′ di long. E. da Greenwich e 36° 35′ di lat. N.; a SE. del golfo che da essa prende il nome.
Circondata di paludi malariche, la città è assai [...] di Turchi, così distribuita per confessioni: ‛alawiti 2276, musulmani sunniti 1281, ebrei 96, cristiani uniti 938, protestanti 108, armeni gregoriani e greci ortodossi 8358. Più di 1350 famiglie armene, profughe dalla Cilicia, vivono accampate nei ...
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TIBERIADE (A.T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
Città della Palestina, situata quasi al centro della sponda occidentale del lago omonimo. La parte vecchia, la [...] 1931 circa 8600, nel 1935 superava già i 9000, di cui circa 5800 Ebrei.
A 2 km. a sud di Tiberiade vi sono alcune sorgenti termali ( francescani dedicata a S. Pietro, quella dei greci-ortodossi, le moschee e le sinagoghe sono costruzioni recenti con ...
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MINSK (o Mensk, secondo la pronuncia locale; A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
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Sergio VOLKOBRUN
Capitale della repubblica socialista sovietica della Russia Bianca, situata sulle sponde di un affluente [...] 153.000 ab. (1930), è costituita di Russi Bianchi (42%), Ebrei (41%), Grandi Russi (10%) e Polacchi. Il rapido aumento di epidemie, le guerre con la Russia e la lotta religiosa fra ortodossi e uniati. Nel 1654, lo zar Alessio Michajlovič se ne ...
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Città dell'Ucraina, capoluogo del dipartimento omonimo, situata sulla destra della Desna (Disna), affluente navigabile del Dnepr. La parte più vecchia della città (Val) era chiusa un tempo da mura e da [...] 234 ab. (1926), di cui il 43,8% Ucraini, il 33,4% Ebrei, il 20% Russi e il resto di altre nazionalità. Un tronco ferroviario collega dal 1634 definitivamente alla Polonia. La persecuzione degli ortodossi da parte dei Polacchi suscitò in Černigov una ...
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LUKA Città della Bosnia (Iugoslavia), la seconda per numero di abitanti; capoluogo del banato del Vrbas. Il nome deriva per la prima parte indubbiamente dai bagni (serbocroato banja) di acque solforose, [...] ), in maggioranza Slavi, salvo un migliaio di Ebrei. Lingua comune è il serbocroato, ma la popolazione resta divisa profondamente dalla religione: dalle statistiche ultime appare che la maggioranza è serba-ortodossa (½), circa i 2/6 sono maomettani e ...
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Rabbino spagnuolo, nato a Barcellona verso il 1235-40, morto verso il 1310. Capo del rabbinato della sua città, fu uno dei più celebrati e dei più autorevoli rabbini del suo tempo, e a lui si rivolgevano [...] responsi in materia rituale e in materia dogmatica non solo gli Ebrei della penisola iberica e della vicina Francia, ma anche quelli fra coloro che si occupavano di studî filosofici e gli ortodossi che in questi studî vedevano un pericolo per la ...
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VITOLDO (lituano: Vytautas)
Nicola Turchi
Figlio di Keistutis e cugino di Jagellone, il sovrano che compì l'unione personale dei due stati lituano e polacco; nato nel 1350, morto a Vilna il 27 ottobre [...] alla Polonia. Bene istruito secondo la cultura occidentale, fu tollerante in religione: alla sua corte convennero Ebrei, maomettani ortodossi e latini; figlio di un principe pagano, volle che la conversione del paese procedesse per gradi: deplorò ...
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haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere della sera, 1° febbraio 1999, p....