BUCCELLA (de Buccellis), Niccolò
Domenico Caccamo
Nato a Padova, in data imprecisabile, di modesta origine borghese - suo padre era libraio e fornitore dello Studio patavino -, il B. fu l'unico della [...] uomeni vili"; ed esistevano allora varie sette tra gli Ebrei, con differenti interpretazione della parola divina. Se Cristo , che a Lipsia aveva avuto attriti con i luterani ortodossi aderenti alla confessione augustana, si era guadagnato l'amicizia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I trasferimenti forzati di popolazione rappresentano un’importante caratteristica della [...] avanti in URSS sotto Stalin, il genocidio nazista degli ebrei europei e infine l’ondata di espulsioni dei Tedeschi residenti uno con popolazione di lingua greca e di religione ortodossa. È tragicamente constatabile che la distruzione dell’ellenismo ...
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MOMIGLIANO, Felice
Alessandra Tarquini
– Nacque a Mondovì (Cuneo), il 27 maggio 1866 da Salomone, commerciante, e Diamantina Levi.
Membro di una nota famiglia ebraica, che dopo la conquista dell’emancipazione [...] favore della volontà degli sposi e criticò apertamente gli ortodossi che difendevano la scelta del rabbino Colombo (Cavaglion ho sempre sofferto intimamente e profondamente la mia tragedia di ebreo, e ci tenevo moltissimo che mio padre fosse un ...
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TESTA, Gustavo
Marco Roncalli
– Nacque a Boltiere (Bergamo) il 18 luglio 1886, settimo e ultimo figlio di Angelo, piccolo proprietario agricolo, e di Agnese Guaitani.
La sua famiglia, di antico ceppo [...] diversi fattori: gli aiuti prestati durante la guerra a ebrei, ma pure a profughi palestinesi; il riconosciuto moderato confidenziali (si pensi all’incontro con uno degli osservatori ortodossi al Concilio Vaticano II, l’arciprete Vitalij Borovoi – ...
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URBANI, Giovanni
Giovanni Tonolo
– Nacque a Venezia, in parrocchia di S. Pantalon, il 26 marzo 1900 da Angelo, mediatore commerciale, e da Elisabetta Borghi, calzettaia.
Frequentò le scuole dei padri [...] l’occupazione nazista cercò di alleviare le sofferenze di ebrei e perseguitati politici, nascondendoli o favorendone l’espatrio; iniziative di dialogo e di preghiera interconfessionale con ortodossi e riformati: l’ottava lettera inviata dal concilio ...
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Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] era quella di creare a Tunisi un nuovo centro dell'ortodossia almohade, e nei trattati con i mercanti cristiani l'emiro cioè l'arrivo a Palermo nel 1239-1240 di un gruppo di ebrei provenienti da Gerba (ovvero 'Garbum', che potrebbe anche indicare in ...
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MORAIS, Sabato
Liana Elda Funaro
MORAIS, Sabato. – Di famiglia di origine portoghese, nacque a Livorno il 13 aprile 1823 da Samuele e da Bona Wolf, terzo di nove figli, con sette sorelle e un fratello.
Derivò [...] istituzioni ebraiche.
A differenza dei rabbini ortodossi o riformati, Morais, cresciuto nella tradizione S. M., Ann Arbor 1964; Biblioteca italo-ebraica. Bibliografia per la storia degli Ebrei d’Italia 1964- 1973, a cura di D. Carpi, Roma 1982, pp. ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] come l’ostilità verso gli ebrei in quanto avversari teologici ha favorito la coesione confessionale nella cristianità. In questa logica, la coalizione tra integralismi cattolici, protestanti e ortodossi e integralismo nazionalistico è sistematica ...
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ROSSI, Azaria ben Mosè
Mauro Perani
de'. – Nacque a Mantova nel 1511 (o fra il 1511 e il 1514).
Visse a Ferrara da quando si sposò e, successivamente anche ad Ancona, Sabbioneta e Bologna, prima di [...] e soggetta a ḥerem (scomunica) dagli ambienti dell’ortodossia rabbinica.
Nel 1574, mentre ancora erano in p. 139).
Fonti e Bibl.: G.B. De Rossi, Dizionario storico degli autori ebrei e delle loro opere, Parma 1802, pp. 105 s.; L. Zunz, Toledot Rabbi ...
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Pasqua
Raffaele Savigni
La più importante festa ebraica e poi cristiana
Il termine Pasqua, dall’ebraico Pesah, significa «passaggio». Nel mondo ebraico la festa della Pasqua ricorda, infatti, mediante [...] con la morte i primogeniti dell’Egitto e liberò invece gli Ebrei dalla morte e dalla schiavitù. «Il sangue sulle vostre case sarà la Pasqua è quindi una festa mobile. Oggi gli ortodossi celebrano la Pasqua in una data diversa rispetto ai cattolici ...
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haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere della sera, 1° febbraio 1999, p....