Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] Tobia, Giuditta, Ester, *I e *II Maccabei; c) Giobbe, Salmi, Proverbi, Qōhelet, Cantico dei Cantici, *Sapienza, * Siracide (o Ecclesiastico); d) Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc (con la Lettera di Geremia, come cap. 6 nelle B. latine, come libro a ...
Leggi Tutto
Re d'Israele (circa 961-922 a. C.), figlio e successore di David. Prevalse nella successione sul fratello maggiore Adonia, con l'aiuto del profeta Natan; e dopo l'avvento al trono si sbarazzò del fratello [...] nelle sue doti di saggezza. Gli furono pertanto attribuite numerose opere della letteratura ebraica, in parte bibliche (come i Proverbî, l'Ecclesiaste, il Cantico dei Cantici, la Sapienza) e in parte non bibliche. Sono tra queste ultime i Salmi di S ...
Leggi Tutto
Scrittore, drammaturgo e marionettista italiano (Torino 1927 - Cetona 2018). Noto soprattutto per gli inconsueti elzeviri (su La Stampa di Torino), in cui rivendica i diritti della letteratura sulla cronaca [...] l'altro strettamente dipendenti da una attività di traduttore molto selettiva (Marziale, Catullo, Giovenale e, dalla Bibbia: Ecclesiaste, Cantico dei cantici, Giobbe, Isaia, Salmi). La stessa dimensione cupamente religiosa, propria dell'interprete di ...
Leggi Tutto
Esegeta biblico tedesco protestante, nato a Bensberg presso Colonia il 13 aprile 1850, professore nelle università di Bonn, Strasburgo, Marburgo. Seguace delle teorie del Wellhausen, le applicò e sviluppò [...] the Old Testament del Haupt, al Cantico dei cantici e alle Lamentazioni nel Kurzer Handkommentar del Marti) e traduzioni (Cantico ed Ecclesiaste, in Die heilige Schrift des A.T. del Kautzsch) di singoli libri biblici, sia in forma di monografie (Die ...
Leggi Tutto
SAPIENZIALI, LIBRI
Giuseppe Ricciotti
Sono un gruppo di libri dell'Antico Testamento, così denominati, in epoca cristiana, a motivo dell'argomento generico da essi trattato, il quale è la "sapienza [...] oggi si può designare come "gnomica".
Fra i libri sapienziali si contarono i libri dei Proverbî, di Giobbe, dell'Ecclesiaste, dell'Ecclesiastico, della Sapienza, e talvolta anche il Cantico dei Cantici e i Salmi (vedi a tutte queste voci). Sennonché ...
Leggi Tutto
KEKELIDZE, Kornili
Gerhard Deeters
Storico della chiesa e della letteratura georgiana. Nato il 2 febbraio 1880, compì gli studî nell'accademia ecclesiastica di Kiev, nel 1916 diventò rettore del seminario [...] antichi testi georgiani, tra altro il Kanorario di Gerusalemme, Tiflis 1912; l'antico Archieratico georgiano, Tiflis 1912; il commentario di Metrofane all'Ecclesiaste, 1920, e leggende di santi (Mon. Hagiogr. Georgica, I, Keimena, I, Tiflis 1918). ...
Leggi Tutto
infermità (infermitade; infertade)
Napoleone Eugenio Adamo
Nel senso generico di " malattia " fisica (che talvolta può riflettersi anche nella mente, provocandone l'infertade: Cv IV XV 17), in Vn XXIII [...] attribuire alle cose il loro giusto valore, generando quindi una forma di " stoltezza " (Cv II X 10 dice Salomone ne lo Ecclesiaste [5, 12]: " E un'altra infermitade pessima vidi sotto lo sole, cioè ricchezze conservate in male del loro signore ", a ...
Leggi Tutto
Scrittore ebreo, nato nel 1451 ad Avignone, trasferitosi poi in Italia, ove visse a Mantova e poi a Ferrara. Fu breve tempo a Firenze. Morì, a quanto pare, a Ferrara, dopo il 1525. Sue opere edite: 1. [...] o in gran parte inedite: 3. Commento al Pentateuco, intitolato Pirḥē Shōshannīm (Fiori di giglio); 4. Commento all'Ecclesiaste; 5. Un'opera polemica apologetica, Māgēn Abrāhām (Scudo di Abramo) o Wikkūaḥ ha-Dāt (Disputa religiosa); 6. Compendio ...
Leggi Tutto
HITZIG, Ferdinand
Alberto Vaccari
Esegeta biblico, nato a Hauingen nel Baden il 23 giugno 1807, morto a Heidelberg il 22 gennaio 1875. Appassionato discepolo dei due orientalisti W. Gesenius e H. Ewald, [...] a Isaia (1833), Salmi (1835-36 e 1863-65), Profeti minori (1838), Geremia (1841), Ezechiele (1847), Ecclesiaste (1847), Daniele (1850), Cantica (1855), Proverbî (1858), Giobbe (1874), i più nella collezione Kurzgefasstes exegetisches Handbuch ...
Leggi Tutto
discretamente
Vincenzo Laraia
In D. è presente solo in Cv IV Il 8 e significa " in modo discreto ", " con buon senso ", " giudiziosamente ": Per che le parole, che sono quasi seme d'operazione, si deono [...] .
La parola è variante del Cortonese in Pd VII 96, in luogo di distrettamente.
A conferma del suo pensiero D. cita più sotto (§ 8) Salomone: E però Salomone dice ne lo Ecclesiaste: " Tempo è da parlare, e tempo è da tacere " (3, 7). V. DISCRETO. ...
Leggi Tutto
ecclesiaste
eccleṡiaste s. m. [dal lat. tardo ecclesiastes, gr. ἐκκλησιαστής]. – 1. Chi prendeva parte all’ecclesia, presso gli antichi Greci; oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea. 2. Come nome proprio, è il titolo di uno...
ecclesiastico
eccleṡiàstico agg. e s. m. [dal lat. tardo ecclesiastĭcus, gr. ἐκκλησιαστικός, der. di ἐκκλησία «chiesa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che riguarda la Chiesa: storia, tradizione e.; possessi, privilegi e.; la gerarchia e.; l’autorità...