Autore di fumetti di fantascienza (n. Tolosa 1944). Affascinato dai temi classici della letteratura fantascientifica, è autore di intricatissime storie popolate da mostri e mutanti; pretesto per la creazione [...] e pazienza maniacali: Lone Sloane (1967); Yarzael (1973); Delirius (1973); Vuzz (1974); La nuit (1976); Nosferatu (1989). Il suo eclettismo abbraccia anche la scultura e il disegno per la moda e l'arredamento. Nel 1996 gli è stato assegnato, dal ...
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Nome d’arte dell’attrice israelo-statunitense Natalie Hershlag (n. Gerusalemme 1981). Appassionata di danza sin dalla prima infanzia e decisa a intraprendere la carriera di attrice, a dodici anni ha acquisito [...] . Raggiunta la notorietà con il film Léon (1994), si è poi affermata in ruoli molto diversi tra loro, dando prova di eclettismo. Tra i suoi lavori di maggiore esito si ricordano: gli ultimi tre capitoli della saga Star wars (1999, 2002, 2005), Closer ...
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Architetto tedesco (Beckenreihe, Holstein, 1877 - Bad Segeberg, Holstein, 1949). Dapprima operaio e artigiano, studiò ad Amburgo, ove costruì la sede della Hamburg-Amerika Linie e il Cilehaus. Sono opera [...] sua pure il palazzo Sprinken (1927-43) ad Amburgo; l'Ospedale Comunale di Delmenhorst; il Palazzo Municipale di Rustringen (1929-30). La poetica di H., sensibile alle soluzioni espressioniste, lo colloca nel filone dell'eclettismo neogotico. ...
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GIACOMELLO, Giordano
Aurelio Romeo
Nacque a Montereale Cellina (oggi Montereale Valcellina in provincia di Pordenone) il 26 luglio 1910 da Pietro e Luigia Torresin e si laureò, nel 1933, in chimica [...] , dove fu allievo di Arturo Miolati e Carlo Sandonnini. Sin dai primi anni della sua attività manifestò l'eclettismo del suo interesse scientifico, che superava le tradizionali barriere tra chimica inorganica e chimica organica, pubblicando una serie ...
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BOTTIFANGO (Botefango, Bottifanga), Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque ad Orvieto il 6 ag. 1559 da famiglia appartenente al secondo grado di nobiltà. La data appare nel Febei, senza riferimento di [...] che lo dice morto nel 1630, "aetatis suae LXXII". In gioventù fece studi letterari, artistici, musicali, dimostrando un eclettismo pronto e superficiale, che presso le fonti più antiche è veduto come segno di grandi, seppur potenziali, doti di poeta ...
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BIGGI, Giovanni
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Roma nel 1847. Pittore, allievo di L. Amici, esordì, per quanto si può dedurre dalla scarsa bibliografia sull'argomento, con opere di soggetto storico [...] di Monaco di Baviera, o ilSavonarola, mandato a Parigi nel 1878: in accordo dunque col gusto dell'epoca, quell'eclettismo storicistico che, logica filiazione dell'interesse romantico verso il Medioevo, imperava da tempo in pittura e anche nelle arti ...
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Filosofo della scuola accademica (120 a. C. circa - 67 a. C.). Fu scolaro, in Atene, di Filone di Larissa, che seguì a Roma nell'88 a. C. Nell'inverno del 79-78 fu suo scolaro, in Atene, Cicerone, che [...] , di cui divenne capo in Atene, l'abbandono definitivo dell'indirizzo scettico e l'inizio dell'età dell'eclettismo: onde fu detto il fondatore della quinta Accademia. Le sue concezioni risultano da un sincretismo di motivi accademici, peripatetici ...
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Regista, attore e drammaturgo francese (Saint-Chamond 1931 - Parigi 2009). Fondatore nel 1951 del Théâtre de la comédie di Lione, ha diretto dal 1957 al 2002 il Théâtre de la cité di Villeurbanne, divenuto [...] sotto l'influenza di J. Vilar e, più in generale, del teatro epico di Brecht, è regista di singolare eclettismo, in grado di passare con disinvoltura dai classici (Shakespeare, Molière) alla drammaturgia contemporanea (A. Adamov, E. Ionesco). Tra i ...
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Pedagogista (Friedrichsruhe bei Drage, Holstein, 1745 - Wolfenbüttel 1818). Seguace di J. B. Basedow, insegnò (1776) nel Philanthropin di Dessau; prof. di pedagogia nell'univ. di Halle (1779-83), diresse [...] educativo" presso Amburgo; fondò e diresse (1788-90) il Braunschweigisches Journal. I suoi scritti (di cui il principale è Versuch einer Pädagogik, 1780), pur informati ai principî del filantropismo, conservano un certo carattere di eclettismo. ...
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DAL ZOTTO, Antonio
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Nacque a Venezia, il 7 maggio 1841, in famiglia di origine camica, da Giovanni e da Rosa De Chiara. Ancora fanciullo imparò a maneggiare lo scalpello [...] e fu allievo di M. Grigoletti, L. Ferrari e di L. Borro, che nell'ambiente artistico veneziano, saturo di eclettismo accademico e d'imitazione canoviana, tentavano d'introdurre un linguaggio più realistico. Dalla loro lezione il D. derivò, oltre all ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...