Pittore (Firenze 1577 - ivi 1621), figlio di Alessandro, del quale prese anche il soprannome. Si discostò presto dal manierismo del padre per avvicinarsi, attraverso G. Pagani e L. Cigoli, all'eclettismo [...] dei bolognesi. Ebbe gran fama tra i contemporanei per la fermezza del disegno e la scelta preziosa dei colori: qualità di cui è esempio la celebre Giuditta di Pal. Pitti, ritratto della sua bella amante ...
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McCarthy, Cormac
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Providence (Rhode Island) il 20 luglio 1933. Di carattere schivo e riservato, McC. è un autore prolifico, caratterizzato da un grande [...] eclettismo, che ha esordito nel 1965 con il romanzo The orchard keeper (trad. it. 2002). McC. al termine degli studi, nel 1951, aveva frequentato per breve tempo la University of Tennessee per poi abbandonarla e iniziare a viaggiare da errabondo per ...
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COSENZA, Giovanni Carlo
Rosario Contarino
Nacque a Napoli nel 1765da famiglia baronale.
Fu autore drammatico assai fecondo, influenzato da tutte le mode teatrali dell'epoca, che accolse con disordinato [...] eclettismo e scarse capacità di rielaborazione. La passione per l'affività drammatica lo indusse a farsi costruire un "teatrino accademico" nel suo palazzo di via Mezzocannone e ad organizzare una compagnia di dilettanti che, a partire dal 1808, ...
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Scultore (n. Fiesole 1465 - m. 1526). Le opere giovanili (dossale d'altare nel duomo di Fiesole, 1492-93) riecheggiano i modi di Benedetto da Maiano e di Andrea Sansovino. In seguito, questo eclettismo [...] si complicò in michelangiolismo (S. Andrea del duomo di Firenze, 1513). Ha inoltre scolpito: il fonte battesimale del duomo di Pistoia (1499); il busto di Marsilio Ficino (1522) nel duomo fiorentino, ecc ...
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BOLLATI, Giuseppe
Luciano Tamburini
Nacque a Trecate (Novara) il 21 giugno 1819. Operò in prevalenza a Torino dove, a partire dall'anno 1849, insegnò architettura alla università. S'improntò all'eclettismo [...] imperante non senza accogliere spunti locali, la cui tematica svolse specialmente in costruzioni private fra cui, nella maturità, i palazzi di piazza Statuto che, progettata nel 1863 e realizzata negli ...
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Pittore (Roma 1771 - ivi 1844). Allievo di D. Corvi, studiò i grandi maestri dei secc. 16º e 17º. Fu il massimo esponente della pittura neoclassica a Roma, pur osservando al suo stile un equilibrato eclettismo. [...] Opere a Roma, Ravenna, Piacenza, Napoli, Catania, ecc. Notevoli i suoi disegni costruiti mediante vigorose masse di chiaro e di scuro ...
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Musicista (Le Havre 1892 - Parigi 1955), di famiglia svizzera. Studiò a Le Havre, Zurigo e Parigi, dove fu uno dei compositori del cosiddetto Gruppo dei sei. Può essere considerato, no nostante un certo [...] eclettismo e una sensibile disuguaglianza di valore tra opera e opera, uno dei maggiori esponenti della giovane scuola francese, che reagì contro l'impressionismo debussyano fondandosi teoricamente sulla polifonia e sull'amplificazione della tonalità ...
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Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse [...] spunti da Andrea del Sarto, dal Correggio, dal Parmigianino, dai grandi maestri veneziani: in patria, guardò soprattutto a B. Passarotti e a P. Tibaldi. Ebbe una vena fresca e naturalistica, entro una ...
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Pittore (Bologna 1581 - Napoli 1641). Protagonista della pittura bolognese, fu uno dei promotori del classicismo secentesco europeo. Allievo prima di D. Calvaert poi dei Carracci, fu artista dei più colti, [...] elaborando in un eclettismo raffinato le esperienze formali dei grandi maestri del 16° secolo. Lavorò a Roma per la decorazione di Palazzo Farnese e, dopo un'intensa attività autonoma, a Napoli, dove influenzò largamente la produzione locale. Compose ...
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CATALANO (talora anche, erroneamente, Catalani), Achille
Arnaldo Venditti
Nato a Napoli nel 1809 da Domenico e da Gioconda Gargano, è tra gli architetti dell'estrema fase del neoclassicismo napoletano, [...] già volta all'eclettismo stilistico, che doveva avere il suo massimo rappresentante locale in Enrico Alvino. Al pari di Michele Ruggiero e Gaetano Fazzini fu allievo di Pietro Valente.
La sua opera non è stata sistematicamente studiata. Il suo nome ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...