Regista, attore e drammaturgo francese (Saint-Chamond 1931 - Parigi 2009). Fondatore nel 1951 del Théâtre de la comédie di Lione, ha diretto dal 1957 al 2002 il Théâtre de la cité di Villeurbanne, divenuto [...] sotto l'influenza di J. Vilar e, più in generale, del teatro epico di Brecht, è regista di singolare eclettismo, in grado di passare con disinvoltura dai classici (Shakespeare, Molière) alla drammaturgia contemporanea (A. Adamov, E. Ionesco). Tra i ...
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FORD, John (App. II, 1, p. 961)
Gian Luigi Rondi
Regista di cinema statunitense, morto a Palm Springs (California) il 1° settembre 1973. Il suo cinema tutto intelligenza e bontà, di una "forza tranquilla" [...] , la sua generosità, il culto dei principi più sani, individuali e collettivi, l'umorismo più cordiale, l'onestà; con un eclettismo che gli ha permesso di affrontare i temi più disparati, i film sociali, le commedie, i film di guerra, quelli a ...
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Visconti, Eriprando (propr. Visconti di Modrone Erba, Eriprando)
Tullio Kezich
Regista e attore cinematografico e teatrale, nato a Milano il 24 settembre 1933 e morto a Castellaro de' Giorgi (Pavia) [...] zio Luchino. Con opere comunque di buona qualità formale, V. non di rado sacrificò la sua personalità sul piano dell'eclettismo.Nipote del grande regista, ne seguì le orme contro la volontà del padre, che l'avrebbe voluto nell'industria di famiglia ...
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Carfagno, Edward C.
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico statunitense, nato il 28 novembre 1907 e morto a Los Angeles il 28 dicembre 1996. Formidabile disegnatore, lavorò a lungo all'interno [...] per il Ben Hur di Fred Niblo (1925), ma è comunque certo l'influsso esercitato sulla sua formazione dal magnifico eclettismo del maestro, necessario, del resto, per rispondere alle molteplici esigenze di una casa di produzione come la MGM negli anni ...
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MALLE, Louis (App. IV, ii, p. 381)
Simone Emiliani
Regista cinematografico francese, morto a Beverly Hills (California) il 23 novembre 1995. Due suoi film, Atlantic city (1980) e Au revoir les enfants [...] , diresse l'intenso Au revoir les enfants e il satirico Milou à Mai (1989; Milou a maggio), confermando il proprio eclettismo e l'esigenza di una continua sperimentazione e di un rinnovamento delle capacità espressive. Con Damage (1992; Il danno ...
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Johnson, Van (propr. Charles Van)
Roberto Pisoni
Attore cinematografico statunitense, nato a Newport (Rhode Island) il 25 agosto 1916. All'epoca dell'intensa produzione della Metro Goldwyn Mayer di film [...] un periodo in cui molti attori erano stati richiamati alle armi per la guerra, l'indole solare e le doti di eclettismo gli hanno permesso di farsi conoscere dal grande pubblico e di accattivarsene la simpatia.
Educato rigidamente dal padre di origine ...
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Frankenheimer, John
Roy Menarini
Regista cinematografico statunitense, nato a Malba (New York) il 19 febbraio 1930, da padre ebreo di origine tedesca e da madre irlandese, e morto a Los Angeles il 6 [...] non ebbe un'adeguata considerazione da parte della critica, restia a riconoscergli il rango d'autore a causa del suo eclettismo nella scelta dei temi, che rese difficile rintracciare le caratteristiche di uno stile personale. Il suo cinema tuttavia ...
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SJOBERG, Alf
Riccardo Martelli
Sjöberg, Alf (propr. Alf Sven Erik)
Regista teatrale e cinematografico svedese, nato a Stoccolma il 21 giugno 1903 e morto ivi il 17 aprile 1980. Fu, insieme a Gustaf [...] e qualità così difformi da dare alla sua produzione, per quanto riguarda i contenuti, un'impronta di forte eclettismo e un valore diseguale. Sul piano del linguaggio fu invece un ardito sperimentatore, soprattutto nella prima parte della carriera ...
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Sturges, Preston (propr. Biden, Edmund Preston)
Michele Fadda
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 agosto 1898, da padre statunitense e madre canadese [...] un rapido declino finanziario e artistico. I fuochi d'artificio verbali e il ritmo concitato delle sue sceneggiature nascondevano un eclettismo e una vena satirica che non si accordava del tutto con i moduli della commedia americana del periodo, ma ...
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Attrice (Napoli 1908 - Roma 1976), nipote di Alamanno Morelli e figlia d'arte, iniziò la sua carriera nella compagnia di A. Betrone. Nel 1933 fu interprete di due spettacoli eccezionali, Sogno di una notte [...] d'arte di D. Fabbri (1959); L'Arialda di G. Testori (1960). Attivissima anche nel decennio successivo, ha confermato un eclettismo singolare che l'ha portata a interpretare i personaggi più diversi con la stessa sensibilità, misura e finezza. Le più ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...