I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] meglio rinvenibili in scelte politiche o sociali che in principi economici, ma la scienza delle f. ha il compito fondamentale distorsivi sulle scelte dei consumatori e dei prestatori di lavoro e sulla creazione di risparmio e di investimenti. La ...
Leggi Tutto
In accezione ampia, situazione di mercato con ampia libertà di accesso all’attività d’impresa, possibilità di libera scelta per gli acquirenti (in particolare, i consumatori) e, in generale, la possibilità [...] che stipula l’accordo, e non può eccedere dei limiti territoriali tali da compromettere la ogni potenzialità reddituale del lavoratore.
Economia
F.A. von Hayek definì la c. una procedura per la scoperta del nuovo, per sottolinearne la natura ...
Leggi Tutto
Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito di capitale, frutto di risparmio comunque investito.
Diritto
Contratto di r. Quello col quale una persona [...] la legge storica di sviluppo della r. e non la sua legge economica). I fenomeni opposti la riducono e così pure le opere di mancanza di compenso per le applicazioni iniziali di capitale e lavoro, nonché dal fatto che anche le miniere marginali danno ...
Leggi Tutto
L’utile che si ricava da un’attività imprenditoriale, inteso come eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi (di una o più operazioni commerciali o finanziarie o dell’intera gestione di un’impresa).
Economia
Secondo [...] o quasi tutto il capitale nelle stesse investito. Se quindi gli economisti classici (in particolare A. Smith, D. Ricardo e K. cui valgono gli stessi principi che regolano il prezzo del lavoro in generale: cioè compenso più alto per gli imprenditori ...
Leggi Tutto
Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] al di fuori della cornice teorica della dottrina del valore-lavoro. In Produzione di merci a mezzo di merci (1960), delle sue ricerche, S. dimostrò come in un sistema economico, caratterizzato dall'esistenza di un sovrappiù, i prezzi relativi ...
Leggi Tutto
Economista italiano (Napoli 1872 - Torino 1959), fu prof. nelle univ. di Cagliari, Siena, Padova e Torino (1915-42). Segretario generale dell'Istituto internazionale di agricoltura (1910-12), accademico [...] Relazioni tra commercio internazionale, cambi esteri e circolazione monetaria in Italia nel 1871-1913); Moneta e lavoro (1946); Discussioni e indagini economiche e finanziarie (2 voll., 1953-54); Scritti e discorsi opportuni e importuni 1947-55 (1956 ...
Leggi Tutto
Economista italiano (Torino 1899 - Milano 1998); prof. nell'Istituto sup. di commercio di Bari e dal 1934 nell'univ. Bocconi di Milano, in cui ricoprì anche la carica di rettore (1945-52). Svolse ricerche [...] dinamica e del lavoro presso università straniere, diresse, dal 1938, il Giornale degli economisti e presiedette la commissione economica per la Costituente (1945-47). Socio nazionale dei Lincei (1957); nel 1954 gli venne attribuito il premio ...
Leggi Tutto
Economista (Pizzoni, Catanzaro, 1890 - Roma 1967), prof. di scienza delle finanze nelle università di Pisa (1931-38), Napoli (1939-42) e Roma (dal 1943), membro del Consiglio nazionale dell'economia e [...] , dal 1964 socio corrispondente dei Lincei. Si è occupato di problemi del lavoro (Corso di economia del lavoro, 3 voll., 1933-35), di scienza delle finanze, approfondendone i moderni aspetti funzionali (Corso di scienza delle finanze, 1940, 3a ed ...
Leggi Tutto
Banchiere (Roma 1907 - Milano 2000). Dal 1943 condirettore centrale della Banca Commerciale Italiana, fu amministratore delegato (dal 1946), poi presidente onorario (dal 1988) di Mediobanca. Protagonista [...] affari e finanziaria di partecipazione, differenziandola rispetto alle idee del suo fondatore, R. Mattioli, che l'aveva concepita come istituto per il finanziamento a medio termine della ricostruzione dell'economia italiana. Cav. del lavoro dal 1978. ...
Leggi Tutto
Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] dar conto della relazione tra quantità di calore e lavoro che il sistema scambia con l’esterno.
E. di . 239/2004, art. 1, co. 2, lett. b e c).
Economia
Industria dell'e. elettrica
La domanda mondiale di energia elettrica è cresciuta annualmente, ...
Leggi Tutto
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...