(App. III, I, p. 419; IV, I, p. 511)
Il paese, che al momento dell'indipendenza aveva scelto un indirizzo politico ed economico rigidamente socialista, ha assunto, a causa delle difficoltà economiche interne, [...] L'industria di trasformazione impegna 1/4 della forza lavoro totale, con stabilimenti alimentari, tessili, chimici, del organizzato come un partito comunista.
I rapporti commerciali, economici e finanziari più attivi continuano tuttavia a essere ...
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(III, p. 723; App. II, I, p. 214)
La nozione di a., quale risulta dall'art. 1655 cod. civ., non è stata modificata dalla legislazione successiva che ha mantenuto la definizione legale e la specifica previsione [...] di maggior rilievo è dato dalle conseguenze economiche della revisione dei prezzi contrattuali che ha sottragga agli obblighi inerenti al rapporto di lavoro subordinato, facendo figurare altri come il vero datore di lavoro, la l. 23 ottobre 1960, ...
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PASINETTI, Luigi Lodovico
Claudio Sardoni
Economista, nato a Zanica (Bergamo) il 12 settembre 1930. Laureatosi presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (1954), ha studiato alla Harvard [...] Nel 1979 ha vinto il premio Saint Vincent per l'economia; nel 1986 ha ricevuto un dottorato honoris causa dall' the economic consequences of human learning (1993).
Tra gli altri lavori di P. si ricordano: A mathematical formulation of the Ricardian ...
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(XIV, p. 748; App. II, I, p. 899; III, I, p. 588)
Storia. - La controversia tra Gran Bretagna e Argentina riprese nella seconda metà degli anni Settanta fino a degenerare in un aperto conflitto nel 1982. [...] 'assetto postbellico comportò anche il rischio che la tradizionale economia delle isole finisse per alterare in modo irreversibile la vita dei kelpers, dei quali almeno la metà vive del lavoro di piccole proprietà sparse nell'arcipelago. Anche se la ...
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L'attività della Banca (BIRS), che si è iniziata il 25 giugno 1946 ed inizialmente è rimasta limitata al lavoro di organizzazione interna e di studio della situazione economica postbellica, ha portato [...] . Si è avuta poi necessariamente una fase di attività più modesta con concessioni di prestiti destinati a progetti di sviluppo economico nei varî continenti, e, a partire circa dal 1955, la concessione di crediti è andata espandendosi rapidamente. In ...
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POLANYI, Karl
Domenico Musti
Sociologo e antropologo, nato a Vienna il 25 ottobre 1886, morto il 23 aprile 1964. Di origine ungherese, cresciuto nell'ambiente della borghesia radicale di Budapest, risentì [...] ; dal 1924 al 1933 visse a Vienna, dove lavorò per il settimanale Der Österreichische Volkswirt. Emigrato nel 1933 l'uomo e i suoi simili, e così denominata in antitesi all'economia "formale", quella cioè volta a definire il rapporto tra i mezzi ...
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STIGLITZ, Joseph Eugene
Claudio Sardoni
Economista statunitense, nato a Gary (Indiana) il 9 febbraio 1943. Laureatosi all'Amherst College del Massachusetts (1964), ha ottenuto il Ph.D. dal Massachusetts [...] ai problemi del settore pubblico e del ruolo dello stato nell'economia; alla teoria del monopolio e della concorrenza imperfetta; alla teoria dell'impresa; al mercato del lavoro. In particolare, molti dei suoi scritti analizzano il funzionamento dei ...
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. Termine col quale, dalle sillabe iniziali dei loro nomi nella rispettiva lingua nazionale (Belgique, Neederland, Luxembourg) si indicano il Belgio, l'Olanda e il Lussemburgo, in quanto vincolati da una [...] Lussemburgo e l'Olanda, preludio a una vera e propria unione economica, è divenuta effettiva il 1° gennaio 1948 con l'entrata contraenti. Di fronte alla mole e alla difficoltà del lavoro ancora da compiere, la parte già realizzata può sembrare poca ...
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STIGLER, George Joseph
Carla Esposito
(App. III, II, p. 845)
Economista statunitense, morto a Chicago l'8 dicembre 1991. Dal 1958 insegnò nella università di Chicago, dove dal 1977 diresse il Center [...] divenendo poi (1981) professore emerito presso il dipartimento di Economia. È stato presidente della American Economic Association (1969), della . ha applicato questa teoria ai mercati del lavoro, ai mercati oligopolistici e alla funzione della ...
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Economista statunitense, nato a Chicago il 31 maggio 1930. Professore di Economia (dal 1971) all'università di Los Angeles (California), dove dal 1986 ricopre la cattedra intitolata ad A. Andersen. I suoi [...] aumentare la produzione con un'organizzazione centralizzata del lavoro e di quantificare il contributo di ciascun fattore Review, 1967, pp. 347-59 (trad. it., in La nuova economia politica americana, a cura di F. Forte ed E. Granaglia, 1980); ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...