CATTANEO, Antonio
Luigi Ambrosoli
Nacque il 1ºgenn. 1786 a Milano da Filippo e da Maria Bongiorni. È stata avanzata la attendibile supposizione che il C. fosse zio paterno di Carlo Cattaneo, che nella [...] al Giornale italiano;ancora in un rapporto della polizia austriaca del 1834 si legge che, attorno al 1823 , XXXVI(1936), 4, pp. 344 ss.; K. R. Greenfield, Economia e liberalismo nel Risorgimento. Il movim. nazionale in Lombardia dal 1814 al 1848 ...
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BELZOPPI, Domenico Maria
Luigi Lotti
Nato a Borgo Maggiore, nella Repubblica di San Marino, il 14 nov. 1796, in una famiglia tradizionalmente dedita al commercio e dotata di censo e di cultura, seguì [...] sia delle lettere italiane e latine, sia del diritto, dell'economia e della storia. Falliti nello Stato pontificio i moti del ai garibaldini viveri e tutte le possibili indicazioni sulle mosse austriache purché non varcassero i confini, il 31 infine, ...
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BELTRANI, Vito
Francesco Brancato
Nacque a Trapani il 2 dic. 1805. Laureatosi in giurisprudenza a Palermo, si recò a Milano, a spese del municipio di Trapani, per studiarvi scienze naturali: a Milano [...] e, soprattutto, Massimo d'azeglio. Invitato dalla polizia austriaca a lasciare Milano nel 1835 ritornò in Sicilia ed 'art. Il bel sesso scienziato, n. 36), ora, infine, di economia politica (n. 3). Egli si dichiarava a questo proposito per la libertà ...
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FOSCARI, Alvise
Giuseppe Gullino
Terzo dei figli maschi di Alvise, detto Giovanni di Alvise, del ramo a S. Simeon Piccolo, e di Marta Dal Poggio, nacque a Venezia il 3 ag. 1724. La famiglia (quella [...] dalla Repubblica nel corso della guerra di successione austriaca; quindi, il 13 dic. 1747, diventava base, a parere del F., si sarebbe verificata l'auspicata ripresa economica della regione; il punto nodale stava invece nel legare i Morlacchi ...
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AZIMONTI, Luigi
Luisa Gasparini
Nacque a Milano nel 1782 da Pietro, facoltoso negoziante di coloniali, e da Francesca Colciago. Pur non essendo iscritto a società segrete, fu in rapporti di amicizia [...] il 24 nov. 1848 dall'autorità militare austriaca, avendo un delatore denunziato che vi erano nascoste -31, 60 s.,112 s.; III, pp. 30-32, 34; K. R. Greenfield, Economia e liberalismo nel Risorgimento, Bari 1940, pp. 213, 256, 262, 419; R. Tremelloni, ...
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CAVALLI, Domenico Maria
Paolo Preto
Nato a Venezia negli ultimi anni del sec. XVII, seguì una normale carriera nelle magistrature della cancelleria ducale e nella diplomazia; dal 1721 al 1727 fu segretario [...] vicende politico-diplomatiche della guerra di successione austriaca; si impegna anche attivamente per impedire il meno prestigiosa, forse, data la scarsa rilevanza dei rapporti economici e diplomatici tra la Repubblica veneta e il Regno di Sardegna ...
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liberalismo
Alessandro Pavarin
Dottrina, movimento di pensiero e sistema politico affermatisi a partire dal 18° sec. in Europa e, in generale, miranti ad attestare e a tutelare il valore della libertà [...] trae ispirazione dalla questione sociale; un l. di matrice austriaca, focalizzato sui caratteri epistemologici della dottrina; un neoliberalismo (➔), che si opponeva al blocco sovietico – e a economia mista, esito di politiche di crescita e sviluppo ...
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storica, scuola
Cosimo Perrotta
Indirizzo di pensiero, prevalentemente tedesco, nato in opposizione alla teoria economica classica (➔ classica, economia) sulla natura e sul metodo dell’economia.
La [...] s. gli elementi deduttivi e la fede in leggi economiche universali, simili a quelle fisiche, erano molto più forti che nella scuola classica. ● Nel 1883 C. Menger (➔), fondatore della scuola austriaca (neoclassica), attaccò il metodo e la visione ...
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credito, ciclo del
Ester Faia
Insieme delle fasi di espansione e contrazione del credito. Alcuni economisti, tra cui gli esponenti della scuola austriaca (➔ austriaca, scuola) e H.P. Minsky (➔), ritenevano [...] , quelli che danno a prestito e quelli che prendono a prestito. Questi ultimi utilizzano i fondi per incrementare il capitale dell’economia, ma sono soggetti a vincoli di c., tali per cui l’ammontare di debito non può mai superare il valore futuro ...
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preferenza temporale, tasso di
Edoardo Boncinelli
Indice della propensione individuale a preferire il consumo (➔ p) presente rispetto a quello futuro. In economia, questa tendenza è quantificabile attraverso [...] di ricchezza nel tempo.
La preferenza temporale nella storia del pensiero economico
La scuola austriaca (➔ austriaca, scuola), e soprattutto l’economista E. von Böhm-Bawerk (➔), hanno dedicato particolare attenzione alla determinazione del ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...