Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] nel 1981). Il primo (Relazione dello stato politico, economico e civile del Regno di Napoli, 1709), è scritto poco dopo la fine del dominio spagnolo e l’inizio della dinastia austriaca (1707). Incoraggiato dalla speranza di un governo meno dispotico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] in Gli Italiani e Bentham. Dalla ‘felicità pubblica’ all’economia del benessere, 1982).
Altri economisti socialisti seguirono la strada del soggettivismo desunto dall’economia ‘edonistica’ austriaca (cfr. Santarelli e Perri, in Gli Italiani e Bentham ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] in diretto rapporto con il ruolo della monarchia austriaca, dopo Aquisgrana, con il regno di Maria anni settanta, a cura di G. Panizza, Roma 2004; 2° vol., Scritti di economia, finanza e amministrazione, 2 tt., a cura di G. Bognetti, A. Moioli, ...
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Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] Catalogna sia inferiore a quello consentito ai Länder dello Stato federale austriaco.
Così, lo stesso termine 'federalismo', se sul piano politico, culturale o economico, può costituire un assioma che non richiede dimostrazioni, sul piano giuridico ...
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FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] pressioni dei governo italiano, interessato ad avere un ruolo proprio nella ripresa economica di quel paese, aveva rilevato la Drauland, la più importante società austriaca di sfruttamenti boschivi) e in Iugoslavia.
Nel 1935, invece, la richiesta non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] della teoria, quello di bene pubblico, non appare chiaramente dalla complessa esposizione di Sax, sia perché l’economistaaustriaco inserisce tra i beni pubblici soltanto i beni materiali, escludendo i servizi, che sono parte così importante dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] felice) e viceversa. In quanto sussidiario e solidale, lo scambio economico (mercato) produce il bene comune o la felicità pubblica. L’ dell’individualismo metodologico, che sarà fatto proprio dalla Scuola austriaca di Menger e Hayek» (2000, p. 64). ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] Forsthoff, per i profili giuridici, e ad A. Tautscher, per quelli economico-finanziari) ma anche in Italia (dal punto di vista giuridico-amministrativo, von Sonnenfels (1733-1817), principe dei cameralisti austriaci, il discorso si chiude del tutto. L ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] avrebbe posto in diretto contatto con la Curia e con gli economisti ad essa legati, come il Vergani.
La formazione di un febbr. 1798 rinunciò anzi alla cittadinanza ravennate per quella austriaca e nel marzo lasciò Roma per riparare a Venezia. ...
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GUALINO, Riccardo
Francesco Chiapparino
Nacque a Biella, il 25 marzo 1879, da Giuseppe, titolare di una piccola azienda di oreficeria destinata ad avere un certo sviluppo nei primi decenni del nuovo [...] al vasto giro d'affari che lo portò alla ribalta delle cronache economiche e finanziarie.
Dopo una falsa partenza, nel 1907, con l che titolare della vicepresidenza del cartello degli esportatori austriaci di legname.
Quest'ultimo elemento non era d ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...