Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] concentrazione, cioè la formazione di imprese-gigante che assorbono ed eliminano dal mercato le piccole e medie imprese. Rientrano in questo contesto alcune delle formulazioni più caratteristiche dell'analisi economica marxiana. Il fenomeno della ...
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Economista (Cambridge 1883 - Firle, Sussex, 1946). Considerato una delle figure fondamentali della scienza economica, il suo pensiero e le sue opere hanno influenzato l'elaborazione economica, sociologica [...] 1925), in cui approfondì gli aspetti monetarî degli interventi di politica economica; A short view of Russia (1925); il saggio diede completamente ragione alla convinzione di K. sull'incapacità del libero mercatodi garantire la piena occupazione ...
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Economista italiano (n. Varese 1943). Ordinario dieconomia politica nell'univ. Bocconi di Milano, ne è divenuto rettore nel 1989 e presidente dal 1994. Uno dei maggiori economisti italiani, ha contribuito [...] -2004). Sostenitore del rafforzamento del processo di unificazione economica nell'Unione Europea, ha contribuito alla realizzazione del mercato unico intervenendo in favore della liberalizzazione dei movimenti di capitale e dell'adozione della moneta ...
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Economista e uomo politico francese (n. Parigi 1925 - m. 2023). Entrato nel 1945 alla Banca di Francia, tra il 1950 e il 1962 ha fatto parte dello staff del direttore generale per i servizi relativi ai [...] titoli e al mercato monetario. Impegnato fin dal 1950 nell'attività sindacale, è stato consulente economico della Confédération française démocratique du travail. Membro della sezione di pianificazione e investimenti del Conseil économique et social ...
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Storico e antropologo (Vienna 1886 - Pickering, Ontario, 1964), di origine ungherese. Dopo aver studiato diritto e filosofia a Budapest, si trasferì negli anni Venti a Vienna e nel 1933 in Inghilterra; [...] convenzionale e artificioso delle teorie basate sui principî della razionalità economica e sull'utilizzazione di categorie generali. L'indagine di P. si muove tra due poli, società e mercato e, più in generale, tra sistemi sociali dominati da un ...
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Economista statunitense (n. Boston, Mass., 1934), prof. di finanza alla Stanford University (1970-99; emerito dal 1999). Ha sviluppato il Capital asset pricing model (CAPM), modello di equilibrio del mercato [...] finanziario in cui il tasso atteso di rendimento di ciascuna attività finanziaria dipende dal tasso medio del mercato e dal rischio connesso al titolo. Nel 1990 gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia con H. Markowitz e M. Miller. Nel ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] di carattere individuale. La registrazione si effettua presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi, oppure presso l’Ufficio per l’armonizzazione del mercato giovò indubbiamente anche l’economia classica per esprimere sotto forma di leggi i rapporti ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] che si osservano nelle intensità di un fenomeno nel tempo, nello spazio o nei settori economici. I n. indici possono , a seconda del mercato cui si riferiscono, in indici dei prezzi all’ingrosso e dei prezzi al consumo, di cui una sottospecie è ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] all’intera economia si parla di PIL potenziale, ossia di quel livello di produzione che è possibile raggiungere senza innescare inflazione.
P. inflazionistico La massa di mezzi di pagamento che può rifluire sul mercato e ristagnarvi determinando ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] (quando, oltre che dalle variazioni dei prezzi, tali indici dipendono dalle variazioni del tenore di vita determinate dalle condizioni del mercato e dal mutare delle abitudini).
Espressione (ted. Lebens;philosophie) usata per denominare un ...
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abuso di mercato
loc. s.le m. Compravendita di titoli da parte di un membro del consiglio di amministrazione o di un dipendente di una società, anche di intermediazione finanziaria, che si avvale di informazioni riservate, prima che esse vengano...
mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...