Economista (Siegen 1900 - Kiel 1970), prof. nelle univ. di Bonn (1932), Aarhus (Danimarca, 1936-45) e Kiel (dal 1947), di cui è stato rettore (1959) ed emerito (1968). Seguace dell'indirizzo matematico, [...] formazione del prezzo in particolari strutture dimercato, dei problemi relativi alla produzione, alla contabilità delle imprese, all'economia internazionale, nonché di ricerche di dinamica economica, approfondendo apporti di J. M. Keynes e della ...
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Economista (Boston, Massachusetts, 1923 - Chicago 2000), prof. di scienza delle finanze all'univ. di Chicago (1961-93); direttore (1990-2000) del Chicago Mercantile Exchange. Premio Nobel per l'economia [...] -Miller che spiega come il valore dimercato e il costo del capitale non sono determinati dalla struttura del capitale dell'impresa ma dall'abilità degli organi di gestione e dalla capacità della società di generare denaro liquido. Tra le sue ...
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Indirizzo di pensiero economico che, in nome delle riconfermate premesse dell’economia classica, denuncia le sostanziali violazioni della concorrenza perpetrate da concentrazioni monopolistiche all’ombra [...] del laissez faire e chiede pertanto misure atte a ripristinare la effettiva libertà dimercato e a garantire con ciò il rispetto anche delle libertà politiche. Gli economisti neoliberisti, come gli austriaci F.A. von Hayek e L. von Mises e il ...
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In economia, situazione ordinata dimercato, nata dall’interazione spontanea di agenti economici che seguono ciascuno proprie finalità. Il termine è stato introdotto dall’economista F.A. von Hayek, che [...] contrappone la c. all’economia, intesa come organizzazione di risorse limitate per il raggiungimento di fini determinati da parte di un’unità produttiva (o altra unità decisionale), che opera con un progetto ben definito. ...
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Botanica
Giovane ramo o germoglio, in particolare quelli basali delle Poacee.
Economia
Fase conclusiva e fondamentale del processo di crescita economica e tecnologica dell’impresa avviato da invenzioni [...] varie: nuovo prodotto, nuovo processo produttivo, nuove forme di organizzazione industriale e finanziaria, nuovo mercatodi sbocco, nuove materie prime o semilavorati. In quanto variabile economica esogena, l’i. non è subordinata all’andamento dell ...
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Parte della teoria economica che si propone di analizzare il funzionamento dell’economia attraverso il comportamento dei singoli agenti. Si differenzia quindi fortemente dalla macroeconomia, che invece [...] e l’offerta. La libera contrattazione tra queste parti in un mercato caratterizzato da una moltitudine di imprese di pari dimensione producenti un bene omogeneo dà origine al prezzo di equilibrio, il prezzo cioè che mette d’accordo la valutazione ...
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Economista statunitense (n. Pasadena, California, 1943), prof. all'univ. del Minnesota (dal 1975) e in altre università, consulente economico della Federal reserve bank di Minneapolis. Può essere considerato [...] all'equilibrio sul mercato del lavoro e non è correlato al tasso d'inflazione), S. ha in partic. sostenuto l'assenza di effetti delle politiche economiche, attraverso l'impiego di politiche monetarie, sul tasso di disoccupazione, tranne nel ...
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TERRITORIO
Franco Fiorelli
. Significati generali della politica del territorio. - "Territorio" significa una divisione della terra - convenzionalmente politico-amministrativa - in cui si svolgono o [...] ., Historie de theories économiques spatiales, ivi 1958; W. Isard, Localizzazione e spazio economico, Milano-Varese 1962; A. Caloja, Forme dimercato e modelli di localizzazione, Milano 1967; M. G. Webber, Impact of uncertainty on location, Cambridge ...
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REDDITI, Politica dei
Giovanni Caravale
(App. IV, III, p. 169)
Teoria macroeconomica, politica economica e politica dei redditi. - I recenti, accesi dibattiti nel campo della macroeconomia (la teoria, [...] . 489), fondata sull'idea che le forze economichedimercato sono incapaci di svolgere un ruolo di questo tipo e che pertanto il raggiungimento di posizioni ottimali in termini di efficienza e di giustizia richieda il ricorso sistematico a interventi ...
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ZAIRE (Congo Belga, XI, p. 133; App. I, p. 457; II, 1, p. 675; Congo, App. III, 1, p. 419)
Carmelo Formica
Salvatore Bono
La colonia belga del Congo si è proclamata stato indipendente il 30 giugno 1960, [...] le comunicazioni secondo le esigenze dell'economia nazionale, di sviluppare le industrie manifatturiere destinate a produrre per il mercato interno e di migliorare il settore agricolo con la diffusione di colture alimentari, oltre che industriali. Ma ...
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abuso di mercato
loc. s.le m. Compravendita di titoli da parte di un membro del consiglio di amministrazione o di un dipendente di una società, anche di intermediazione finanziaria, che si avvale di informazioni riservate, prima che esse vengano...
mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...