LINDBECK, Assar Carl Eugen
Giuseppe Dallera
Economista svedese, nato a Umeå il 26 gennaio 1930. Laureatosi all'università di Uppsala nel 1953, ha conseguito il Ph. D. all'università di Stoccolma nel [...] dimensioni. Si è dedicato allo studio di temi quali i condizionamenti dell'economiainternazionale sui problemi economici interni, lo sviluppo economico svedese, il comportamento (endogeno) dei politici nel quadro delle politiche di stabilizzazione ...
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SERPIERI, Arrigo (XXXI, p. 451)
Anna Maria Ratti
Economista e uomo politico, morto a Firenze il 29 gennaio 1960. Nel 1939 gli fu conferito il premio dell'Accademia d'Italia. Rettore dell'università di [...] (Bologna 1947); La riforma agraria in Italia, in Economiainternazionale, nov. 1954.
Bibl.: G. Medici, Stato e problemi degli studi di economia agraria in Italia, in Rivista di economia agraria, 1946; E. Fileni, S. sistematore dell'insegnamento ...
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NURKSE, Ragnar (App. II, 11, p. 428)
Economista estone, morto nel 1959; prof. nell'università Columbia di New York dal 1947, aveva assunto la cittadinanza americana nel 1949.
Tra le sue ultime opere si [...] analysis and inventory cycles (in Oxford economics papers, 1954); A new look at the dollar problem (in Economiainternazionale, 1954); International investment today, mc. (in Economic Journal, 1954); The relation between home investment and external ...
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SETA (dal lat. classico saeta "crine" o "setola"; fr. soie; sp. seda; ted. Seide; ingl. silk)
Augusto Vittorio LODIGIANI
Giovanni TRECCANI
Emilio MAGALDI
Augusto Vittorio LODIGIANI
Rodolfo VANZETTO
È [...] dell'America Meridionale (v. tabelle I, II).
Asia. - In testa a tutti i paesi produttori, almeno per quanto interessa l'economiainternazionale, sta il Giappone con la Corea.
In Giappone l'apertura (1859) dei porti al commercio con l'Europa e con l ...
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SOCIALDEMOCRAZIA
Leonardo Rapone
(XXXI, p. 987)
Esistono due diversi usi del termine s., che designa sia determinati movimenti o partiti politici, sia una specifica teoria e prassi politica. Nell'accezione [...] l'identità di classe del proprio principale gruppo sociale di riferimento, mentre in una nuova epoca dell'economiainternazionale andavano moltiplicandosi le occasioni di conflitto tra gli interessi sociali deboli e quelle che apparivano le esigenze ...
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SCAMBI INTERNAZIONALI
Francesco Pigliaru
Carlo Filippucci
(App. III, II, p. 677; v. anche commercio, X, p. 947; App. I, p. 451; II, I, p. 655; III, I, p. 411)
Negli ultimi anni si sono avuti, nella [...] , a cura di H. Kierzkowski, Oxford 1984; GATT, Trade policy for a better future, Ginevra 1985; G. Gandolfo, Economiainternazionale, Torino 1986; World debt crisis: international lending on trial, a cura di M.P. Claudon, Cambridge (Mass.) 1986; OECD ...
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REDDITI Politica dei
Giovanni Caravale
Definizione e obbiettivi della politica dei redditi. - Uno dei cambiamenti più rilevanti avvenuti nel mondo occidentale a partire dalla seconda guerra mondiale [...] : l'esperienza italiana, in Moneta e credito, n. 104, 1973; G. Ruffolo, Rapporto sulla programmazione, Bari 1973; R. A. Mundell, Economiainternazionale, Torino 1974; G. Caravale, La lotta all'inflazione, Bologna 1975; F. Caflè, Elementi di politica ...
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PRESTITI INTERNAZIONALI
Ferdinando Buffoni
(App. II, II, p. 606; III, II, p. 478)
Va ricordato che i p.i. sono uno strumento giuridico-economico attraverso il quale vengono movimentati flussi finanziari [...] '' del credito stesso e di arginamento delle insolvenze che si dimostra di difficile gestione e soluzione. Infatti, l'economiainternazionale si trova da qualche tempo a dover fronteggiare un fenomeno che può esser definito il ''circolo vizioso dell ...
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LOGISTICA
Antonio Gozzi
(XXI, p. 402; App. III, I, p. 1000)
Organizzazione aziendale. − Il concetto di l., dal suo originario impiego in ambito militare, è passato a denotare, con significato analogo, [...] sembrano venir meno tutti i presupposti e le condizioni che avevano consentito l'ininterrotta espansione dell'economiainternazionale, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. In particolare, la stabilità delle condizioni al contorno ...
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ZONE DEPRESSE e arretrate
Alessandro MOLINARI
Si considerano economicamente depresse o arretrate le zone o regioni interne di uno stato, o singoli stati (o un insieme di stati o anche un intero continente) [...] qualche anno) costituenti la fase finale dei cicli economici (vedi crisi economiche, XI, p. 913) che investono simultaneamente tutta la economia di un paese e, talora, l'intera economiainternazionale. Non si prendono in considerazione, inoltre, né i ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
internazionalismo
s. m. [der. di internazionale]. – 1. In genere, ogni tendenza, ideale o pratica, che unisca forze individuali o collettive in solidarietà d’azione, al di sopra delle differenze nazionali; oggi riferito soprattutto a movimenti...