MACHLUP, Fritz
Economista, nato a Wiener Neustadt il 15 dicembre 1902; residente negli S.U.A. dal 1933, naturalizzato nel 1940; ha insegnato nell'università di Buffalo (1935-47) e dal 1947 è professore [...] Hopkins University di Baltimora.
Attratto verso l'analisi keynesiana da curiosità intellettuale, ha cercato di rendersi review, 1946); Elasticity pessimism in international trade (in Economia internazionale, 1950); The political economy of monopoly. ...
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METZLER, Lloyd Appleton
Domenico Da Empoli
Economista americano, nato a Lost Springs (Kansas) il 3 aprile 1913. Dopo aver conseguito il titolo di Philosophiae Doctor nell'università di Harvard (1942), [...] l'università di Chicago.
La sua opera ha apportato un notevole contributo alla revisione della teoria economica successiva alla "rivoluzione keynesiana" (l'articolo di M., Wealth, saving, and the rate of interest, nel Journal of political economy ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tendenze recenti del pensiero economico italiano
Lilia Costabile
Roberto Scazzieri
Obiettivo di questo saggio è individuare le coordinate interpretative per la ricostruzione analitica delle tendenze [...] . Dall’altro lato, gli andamenti macroeconomici in condizioni di crescita accelerata richiamano l’attenzione su modelli economici di derivazione keynesiana, e in particolare su linee di ricerca che in quegli anni mettono a fuoco le condizioni di ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] del capitalismo, il quale dal canto suo, sulla scia della ‛rivoluzione keynesiana', andava facendosi sempre più dipendente dagli interventi dello Stato in materia finanziaria ed economica. A rigor di termini, partiti come quello laburista inglese non ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] punto di vista tradizionale sull'occupazione e sul ciclo economico. La critica keynesiana, sostengono gli economisti di questa scuola, è basata sulla ipotesi che gli agenti economici non sfruttino appieno le occasioni di profitto e le informazioni ...
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Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] tradizionali politiche di controllo della domanda aggregata di ispirazione keynesiana nel risollevare le economie dalla stagflazione (inflazione accoppiata a depressione nei tassi di crescita economica) prevalente tra la fine degli anni settanta e l ...
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Mercato
Mario Deaglio
Definizione e tassonomia del mercato
Dicesi mercato un insieme di scambi di natura economica, o comunque a essa riconducibile, aventi per oggetto un diritto reale (proprietà, uso, [...] .
L'esistenza stessa del mercato amplia la gamma delle scelte economiche non solo di chi effettivamente vi partecipa ma anche di chi individui e imprese).
Su queste linee la scuola keynesiana sviluppò l'idea di un intervento attivo dei pubblici ...
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La grande crisi del nuovo secolo
Luigi Spaventa
Fra la metà degli anni Novanta del 20° sec. e i primi sei anni di quello successivo, l’economia mondiale conobbe uno sviluppo senza precedenti nella storia [...] che fra le sue vittime figura anche una parte rilevante della teoria economica). Accantonati i modelli recenti, è parso naturale tornare alla visione keynesiana delle motivazioni degli investimenti finanziari (ripresa in Akerlof, Shiller 2009) e ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] saggio di accumulazione (che corrisponde al saggio di crescita dell'economia se il rapporto capitale-reddito è costante), abbiamo per definizione e una versione non neoclassica della teoria keynesiana dell'occupazione, dell'interesse e della moneta ...
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Ristagno economico
Charles P. Kindleberger
1. Introduzione
Nel linguaggio economico al termine 'stagnazione' non viene attribuito un significato univoco; in generale, esso è stato usato per descrivere [...] ampiamente le previsioni delle teorie stagnazioniste di Hansen, e lo stesso vale per la tesi largamente condivisa degli economistikeynesiani, secondo cui alla fine della guerra la contrazione della spesa pubblica avrebbe dato luogo a un'altra grave ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...