Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] Con la nuova teoria, invece – denominata su suggerimento di Thorstein Veblen (1857-1929) neoclassica –, nella determinazione dell’equilibrio economico veniva attribuito un ruolo prioritario, sulla base della teoria dell’utilità marginale, al versante ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] con parti di più e di meno risalto, secondo una legge di economia propria d'ogni opera d'arte. Si potrebbe anche osservare che il fatto da Lionello Venturi nei riguardi soprattutto dell'arte neoclassica da lui senz'altro identificata con l'accademia. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] si è posto il problema della sistemazione teorica dell’economia agraria come diramazione dal corpo della scienza economica al cui interno, con Alfred Marshall e con gli economistineoclassici, l’analisi delle condizioni di efficienza a livello micro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] che si può far rientrare nella teoria neoclassica, obbligata ad abbandonare l’ipotesi della Milano 1994, pp. 185-240.
Pensare l’Italia nuova: la cultura economica milanese tra corporativismo e ricostruzione, Atti del Convegno, Milano (11-12 dicembre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] e la loro cultura li spingono ad affrontare temi diversi da quelli tradizionalmente trattati dai neoclassici.
L’interesse di Pantaleoni per la dinamica economica, per es., e la sua classificazione dei diversi tipi di dinamica, segna il contributo di ...
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Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] di trasmissione monetari e finanziari all'economia reale, uno dei problemi centrali è quello della più o meno facile sostituibilità tra attività e passività nei portafogli degli operatori. La teoria neoclassica la ipotizza perfetta (da cui trae ...
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Differenziazione e diversificazione dei prodotti
Sergio Vaccà
Distinzioni concettuali
Differenziazione del prodotto
Nella teoria economica per 'differenziazione del prodotto' s'intende un apprezzamento [...] : dalle soluzioni ottimizzanti a quelle 'soddisfacentistiche'
Sul piano teorico, restando all'interno della razionalità economicaneoclassica e riferendosi alla forma di mercato della concorrenza imperfetta (ossia non considerando l'interazione tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] di catturare la specificità identitaria della cooperativa. È questo l’errore nel quale sono caduti tutti quegli economisti, sia neoclassici sia neoistituzionalisti che, seguendo l’iniziale impulso di Benjamin Ward (1958), sono arrivati fino a Henry ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] in un contesto filosofico (aristotelico-tomista) molto distante da quello che ha dato vita alla scienza economica contemporanea, sebbene la teoria neoclassica potrebbe in linea di principio accettare il concetto di virtù. La virtù non è, infatti, né ...
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QUARENGHI, Giacomo
Piervaleriano Angelini
Tommaso Manfredi
QUARENGHI, Giacomo. – Nacque a Rota d’Imagna, nel Bergamasco, il 21 settembre 1744, secondogenito di Giacomo Antonio e di Maria Rota, entrambi [...] fu realizzato in legno per motivi di fretta e di economia e sarebbe stato poi rifatto da Vasilij P. Stasov Mezzanotte, Le voci di San Pietroburgo. L’architettura del saper fare neoclassico per gli zar, Milano 2004; T. Manfredi, La generazione dell ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....