(VI, p. 33; App. I, p. 238; II, i, p. 355; III, i, p. 201; V, i, p. 308)
Banca e credito
Con gli anni Novanta si afferma anche in Italia un radicale processo di ristrutturazione del settore bancario e [...] teorici atti a giustificare, in contrapposizione alla teoria neoclassica più ortodossa, la necessità per la b. di un trattamento differenziato da quello riservato agli altri settori dell'attività economica, con un intervento dello Stato più attivo in ...
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Lavoro
Paolo Piacentini
Rosanna Memoli
economia del lavoro
di Paolo Piacentini
La lingua italiana dispone del solo sostantivo lavoro, che non consente la distinzione concettuale colta nell'inglese [...] esercita, e secondo le circostanze istituzionali e il grado di sviluppo economico della società. K. Marx sviluppa una visione duale del l. a costo di rendere altri più poveri. La teoria neoclassica insegna che una merce è tanto più vile quanto più ...
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. Generalità. - Problema centrale nell'a. e. è quello delle relazioni esistenti tra a. statica e dinamica. Peraltro questi termini, come accade anche in altri casi e in altre discipline, in cui s'impiegano [...] e dinamica come di due diversi metodi di a. in un modello economico, intendendosi per a. statica quella in cui si prescinde dall'elemento " , problema questo che è centrale nella microeconomia neoclassica. Com'è noto, in un mercato perfettamente ...
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Occupazione
Paolo Piacentini
Le indagini sulle forze di lavoro, la principale fonte statistica di rilevazione, classificano come occupato chi, nella settimana di riferimento, abbia lavorato almeno un'ora, [...] analisi dei mercati del lavoro (An agenda for a growing Europe, 2003).
L'orientamento prevalente fra gli economisti di indirizzo 'neoclassico' (mainstream) resta ancorato a una rappresentazione idealizzata e a un'analisi 'parziale' di un mercato del ...
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SIMON, Herbert
Marco Villani
Economista, nato a Milwaukee (Wisconsin) il 15 giugno del 1916; vincitore del premio Nobel per le scienze economiche nel 1978. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in scienze [...] 'imprenditore e quindi, più in generale, nelle teorie dell'offerta nei sistemi economici. Le teorie di S. si pongono su posizioni contrapposte a quelle della scuola neoclassica di A. Marshall che partivano dall'ipotesi che il settore della produzione ...
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Economista statunitense, nato a Pottsville (Pennsylvania) il 2 dicembre 1930; dal 1970 è professore di Economia e di Sociologia nell'università di Chicago. Fa parte del gruppo di ricercatori del National [...] competenza degli economisti, quali il fenomeno della discriminazione, della criminalità, il matrimonio, il suicidio, ecc.
Nella sua tesi di dottorato (Discrimination in the market place, 1935) B. ha effettuato per primo un'analisi neoclassica della ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...]
In questa impostazione, che possiamo considerare neoclassica ante litteram, ilF. mostra tutta la ºapr. 1900, pp. 452-465;E. Sella, La posizione di F. F. fra gli economisti, in Giorn. degli econ., XX (1900), 2, pp. 111-123; T. Martello, Commemorazione ...
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Politica economica e finanziaria
Siro Lombardini
di Siro Lombardini
Politica economica e finanziaria
1. Il sistema produttivo e le concezioni liberiste della politica economica.
La concezione liberista [...] il cambio o di stabilizzarlo.
Obiettivi ed effetti della politica monetaria
C'è uniformità di pareri fra economisti classici e neoclassici riguardo alla necessità di una politica monetaria finalizzata non solo agli obblighi che derivano dal sistema ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] come caso particolarmente astratto
Queste quattro proposizioni non sono tutte condivise da tutti gli economistineoclassici; esse corrispondono però alla visione ancora corrente del capitale come un 'fattore' della produzione al quale, come ...
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Industria
Luciano Cafagna
Premessa
Nella sua accezione moderna (fino ai primi decenni del secolo scorso il termine, nelle varie lingue, significava genericamente piuttosto attività economica o quel [...] dei dati quantitativi e un rigoroso ragionamento basato sull'assunzione del calcolo economico individualistico (generalmente nella forma della teoria economica nota come 'neoclassica'), strumenti con i quali è possibile, a volte, tentare la verifica ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....