disutilità In economia, termine coniato da W.S. Jevons per indicare la penosità o utilità negativa che deriva agli individui dal lavoro svolto. Nella teoria neoclassica dell’occupazione, l’offerta di lavoro [...] è, infatti, determinata dalla condizione di uguaglianza tra utilità (marginale) dei beni che si possono acquisire con il salario guadagnato lavorando e la d. (marginale) del lavoro data dalla rinuncia ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] essa ha sul funzionamento del m., la teoria neoclassica della concorrenza è stata elaborata nella ipotesi di perfetta dell'ENI a San Donato Milanese e dalla Scuola di sviluppo economico di Roma. Infine l'Associazione italiana per gli studî di mercato ...
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INVESTIMENTO
Pier Luigi Belvisi
(App. III, I, p. 889)
Per i. propriamente deve intendersi l'acquisto da parte delle imprese di beni capitali reali come impianti, macchinari e fabbricati. In tal modo [...] non siano favorevoli. Gli i. hanno stretta relazione con il risparmio che si forma all'interno dell'economia. La teoria neoclassica pre-keynesiana considera l'i. produttivo come impiego del risparmio: l'ottica è quella della scelta intertemporale ...
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SCAMBI INTERNAZIONALI
Francesco Pigliaru
Carlo Filippucci
(App. III, II, p. 677; v. anche commercio, X, p. 947; App. I, p. 451; II, I, p. 655; III, I, p. 411)
Negli ultimi anni si sono avuti, nella [...] con reciproci guadagni, la loro diversità economica, dovuta a dotazioni relative esogenamente ineguali dei fattori di produzione. I due paesi così differenziati agiscono in un contesto di equilibrio generale neoclassico, in cui si producono due beni ...
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TERRITORIO
Franco Fiorelli
. Significati generali della politica del territorio. - "Territorio" significa una divisione della terra - convenzionalmente politico-amministrativa - in cui si svolgono o [...] nelle lingue europee già nel 1300, come area di giurisdizione e d'influenza economica di varie comunità, quali le città libere, i feudi e i regni; le difficoltà incontrate dalla dottrina classica e neoclassica nei tentativi di definire il concetto di ...
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REDDITI, Politica dei
Giovanni Caravale
(App. IV, III, p. 169)
Teoria macroeconomica, politica economica e politica dei redditi. - I recenti, accesi dibattiti nel campo della macroeconomia (la teoria, [...] sussidiaria di tale ruolo, legata alla visione ''imperfezionista'' del funzionamento dell'economia che caratterizza la ''sintesi neoclassica'' e gran parte della ''Nuova Economia Keynesiana'' (l'equilibrio ottimale sarebbe possibile in teoria, ma in ...
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INNOVAZIONE
Pier Luigi Belvisi
Giovanna Morelli
Il concetto d'innovazione in economia. - Le conoscenze scientifiche e tecniche costituiscono allo stesso tempo un supporto e un vincolo per l'attività [...] cambiare sostanzialmente il quadro teorico.
In un primo tempo, Schumpeter condivise con l'impostazione neoclassica l'ipotesi di una netta separazione tra scienza ed economia, ma evidenziò il ruolo dell'imprenditore che ha la capacità di trasformare l ...
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LEIBENSTEIN, Harvey
Claudio Sardoni
Economista statunitense, di origine russa, nato il 7 agosto 1922. Si è laureato nel 1945 presso la Northwestern University di Evanston (Illinois), dalla quale ha [...] per poi trasferirsi all'università di Harvard dov'è professore di Economia della popolazione. L. è noto per la sua teoria dell' dal rifiuto di alcuni postulati fondamentali della microeconomia neoclassica. In particolare, L. rimuove l'ipotesi che ...
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ROBINSON, Joan Violet
Economista inglese, nata il 31 ottobre 1903. Reader di economia all'università di Cambridge.
È uno dei maggiori esponenti della scuola post-keynesiana di Cambridge. Non vi è ramo [...] della scienza economica a cui la R. non abbia contribuito con libri, articoli o saggi. Di grande importanza il suo contributo confluiscono varie correnti di pensiero - quella classica, quella neoclassica, quella keynesiana. Il contributo della R. in ...
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PIGOU, Arthur Cecil (XXVII, p. 270)
Anna Maria Ratti
Economista inglese, morto il 7 marzo 1959.
In due noti saggi: The classical stationary state (in Economic Journal, 1943) e Economic progress in a [...] A. Metzler, G. Haberler, A. Hansen, T. Scitowski, ecc.) rappresentando il punto centrale del contrasto tra economia keynesiana e neoclassica. Tra le altre opere ricordiamo: Economics in practice (Londra 1935); The economics of stationary states (ivi ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....