Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] i mercati, di fatto, riescono ad assolvere il ruolo di coordinamento della divisione sociale del lavoro, un problema che l'economianeoclassica si è proposta di risolvere in modo rigoroso. Il mistero si infittisce se consideriamo l'altro ruolo che i ...
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Economia
Termine con il quale si indica una variegata corrente di studi, che esplora i comportamenti economici con metodi sperimentali sul presupposto della razionalità limitata degli agenti (➔ behavioral [...] razionalità trasparente, a fondamento della teoria neoclassica dell’impresa.
Nell’ambito dell’impresa ha ispirato gli studi della corrente istituzionalista contemporanea e soprattutto l’economia dei costi di transazione, elaborata nell’opera di O.E. ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] (criterio di selezione in base ai mezzi) per discriminare i beneficiari della redistribuzione. Alcuni economisti, in particolare della scuola neoclassica liberista, ritengono inoltre che l’erogazione di un sussidio non condizionato a una qualche ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] qualsivoglia bene in termini di un altro bene. Si supponga un sistema economico nel quale esistano soltanto tre beni, per es. grano, ferro e utilità e di scarsità di ciascuna merce (teoria neoclassica o marginalista: ➔ marginalismo); c) quella che ...
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L’utile che si ricava da un’attività imprenditoriale, inteso come eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi (di una o più operazioni commerciali o finanziarie o dell’intera gestione di un’impresa).
Economia
Secondo [...] quasi tutto il capitale nelle stesse investito. Se quindi gli economisti classici (in particolare A. Smith, D. Ricardo e K ha in seguito conciliato questa impostazione con la teoria neoclassica, sostenendo come anche in una holding, l’obiettivo di ...
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Biologia
Insieme dei cambiamenti che si verificano in un organismo sia animale sia vegetale a partire dall’inizio della sua esistenza. Nel corso dello sviluppo i tessuti e gli organi aumentano di dimensioni, [...] che il comportamento degli imprenditori non garantisce il mantenimento dell’economia lungo un sentiero di crescita in equilibrio stabile.
Scrittori neoclassici
L’idea che lo sviluppo dell’economia si muova lungo il ‘filo del rasoio’ dell’instabilità ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] alla base dell’intervento distinguono i vari approcci teorici. Basti pensare alla dicotomia esistente fra gli economisti di matrice neoclassica, per i quali l’intervento statale deve essere ridotto al minimo perché le forze di mercato racchiudono ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] individuale, passando da una r. in senso forte, quella della tradizione neoclassica, a una debole o limitata, dove la conoscenza delle leggi che governano l’economia è «confusa» (fuzzy) e non consente agli individui di raggiungere posizioni ottimali ...
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Politica economica e finanziaria
Siro Lombardini
di Siro Lombardini
Politica economica e finanziaria
1. Il sistema produttivo e le concezioni liberiste della politica economica.
La concezione liberista [...] il cambio o di stabilizzarlo.
Obiettivi ed effetti della politica monetaria
C'è uniformità di pareri fra economisti classici e neoclassici riguardo alla necessità di una politica monetaria finalizzata non solo agli obblighi che derivano dal sistema ...
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Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] Stuart Mill, e più in generale dei seguaci della dottrina neoclassica dell'utilità. Ne fu una convinta sostenitrice la socialista , a un tempo, la pace sociale e la solidità economica delle imprese, diversificandone i rischi. A tale scopo Schulze ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....