Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] è costituito dal differenziamento del cristallino dalle cellule dell’epidermide, indotto da particolari cellule nervose dell’ectoderma nel calice ottico. Utilizzando modelli sperimentali di cellule in coltura è stato possibile inoltre dimostrare, per ...
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Botanica
Lo strato cellulare uniseriato (chiamato anche endodermide) che confina col cilindro centrale. Le cellule endodermiche sono strettamente ravvicinate, senza spazi intercellulari: nel caso tipico [...] ascensionale della linfa. Nel caule, l’e. è spesso chiamata fleoterma.
Zoologia
Nome dato allo strato cellulare interno della parete del corpo dei Cnidari, chiamato anche entoblasto, endoblasto o intestino primitivo, ipoblasto (➔ ectoderma). ...
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Sono animali marini di costituzione assai delicata, e per lo più pelagici, che formano una delle tre classi dei Cnidarî (v.); come tali sono orticanti e forniti dì celenterio distinto, di simmetria raggiata, [...] di parete del corpo costituita da ectoderma, mesoglea ed endoderma. In questa classe gl'individui adulti sono tutti soltanto medusiformi, ma nelle primissime fasi di sviluppo sono per lo più polipiformi. Le Acalefe hanno, come tutte le Meduse (v.), l ...
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Tessuto embrionale con funzione di sostegno, trofica e formativa. Il m. è chiamato tessuto connettivo embrionale; da esso derivano tutti i tipi di connettivo presenti nell’adulto e le sue cellule, nel [...] sia nella regione cefalica sia nel tronco dell’embrione (per es., dai somiti, dalle lamine laterali) mentre dal foglietto ectodermico si forma m. solo a livello delle regioni più anteriori delle creste neurali. Le cellule del m., sono stellate o ...
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embriogenesi
Sviluppo dell’embrione dall’uovo fecondato o attivato (detta anche ontogenesi o sviluppo embrionale), che consiste nell’ordinata sequenza dei fenomeni di accrescimento, di differenziamento [...] e saldatura dei margini si trasforma nel tubo neurale, che dà origine all’encefalo e midollo spinale. Dal rimanente ectoderma hanno origine l’epidermide con i suoi derivati. L’endoderma dà origine agli elementi epiteliali di gran parte del canale ...
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Piccolo phylum di animali scoperti nel 1839. Parassiti dei Cefalopodi e più raramente di altri Invertebrati marini: Anellidi, Nemertini, Ofiure ecc., sono animali vermiformi ciliati, di circa 6-7 mm di [...] somatoderma e quelle interne (in genere una) con funzione riproduttiva danno origine ad agameti. Non vi è distinzione fra un ectoderma e un endoderma. Si tratta in ogni modo di animali cellulari in cui si è differenziato uno strato esterno somatico ...
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In embriologia, ciascuno degli ispessimenti ectodermici, in genere discoidali, che nell’embrione dei Vertebrati compaiono nella zona cefalica dopo la fusione delle creste neurali: rappresentano l’abbozzo [...] adenoipofisario).
Si parla di p. anche negli invertebrati: così si dice p. ventrale l’ispessimento longitudinale dell’ectoderma che originerà la catena ganglionare durante la metamorfosi della trocofora dei Policheti; p. è detto anche l’ispessimento ...
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MAMMELLA (lat. mamma; fr. mamelle; sp. mama; ted. Brustdrüse, Brust; ingl. breast)
Silvio RANZI
Antonio PENSA
Michele MITOLO
Giuseppe SOLARO
Le mammelle sono ghiandole secernenti il latte, destinato [...] primo abbozzo delle ghiandole mammarie si osserva nell'embrione in stadî giovanissimi; si presenta come un ispessimento dell'ectoderma in forma lineare, che si estende ininterrottamente sui lati del corpo, dall'abbozzo dell'arto anterioe all'abbozzo ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] . Dai 3 foglietti embrionali derivano tutti i tessuti che formeranno i vari organi. Nei Vertebrati la regione dorsale dell’ectoderma si ispessisce e forma la piastra neurale, che poi per sollevamento e saldatura dei margini si trasforma in un organo ...
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GASTRULA (dal lat. gastrula "piccola coppa")
Pasquale Pasquini
Nome dato da H. Haeckel (1872) a quello stadio di sviluppo che attraversano i Metazoi, successivamente a quello di blastula (v.). Si origina [...] separazione dei blastomeri più o meno indifferenti, costituenti la blastula, in due strati epiteliali o foglietti germinativi, l'ectoderma (v.) e l'endoderma (v.). Questi vengono così a delimitare nel germe una cavità detta gastrale o gastrocele ...
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ectoderma
ectodèrma s. m. [comp. di ecto- e -derma] (pl. -i). – 1. In zoologia, lo strato cellulare esterno della parete del corpo dei celenterati, detti diploblastici o diblastici, in quanto tale parete è costituita da due soli strati cellulari,...