FORTEGUERRI (Carteromaco), Scipione
Francesco Piovan
Nacque il 4 febbr. 1466 a Pistoia, in cappella di S. Paolo, da Domenico e da Angiolina di Piero. Era nipote del cardinale Niccolò Forteguerri, il [...] fu il Poliziano. Comunque, un epigramma del F. (che si firma per la prima volta - a quanto pare - "Carteromaco") compare nell'edizionealdina dell'Organon aristotelico uscita il 1° nov. 1495. Il decennio veneziano e il coinvolgimento nel progetto ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] Domenico a Venezia. Il testo della poesia non è accolto nella moderna edizione critica del Libellus, ma si legge nel volgarizzamento settecentesco e fu stampato nell'edizionealdina delle opere di Caterina nel 1500. A parte questo singolo aneddoto e ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] con numerosi e famosi umanisti dell'epoca: col Carteromaco, col quale dovette forse collaborare all'allestimento dell'edizionealdina di Demostene; fu grande amico e sostenitore del Marullo, del quale pubblicò numerose emendazioni lucreziane; amico e ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] del duca, e che produsse certo i migliori frutti nella seconda edizione delle Vite del Vasari. Qualche anno dopo e assai prima che del poema; nel 1557 riscontrò un esemplare dell'aldina 1515 con cinque manoscritti; un esemplare postillato della ...
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CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] benedectinac familiae codices graccos Aldinis typis excussos, quos illi maluerint... danto". Il lascito quindi riguardava quelle edizionialdine che i monacì avessero desiderato possedere e non i manoscritti greci e latini. Invece la biblioteca del ...
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edizione
edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; e. a dispense, a fascicoli (più com....
aldino
agg. – Di Aldo Manuzio; che ha rapporto con l’attività tipografica dell’umanista, editore e stampatore Aldo Manuzio e dei suoi discendenti, che furono attivi a Venezia nei sec. 15° e 16°. In partic.: edizioni a., i volumi stampati dai...