Poeta giambico greco (seconda metà sec. 6º a. C.), di Efeso. Per aver preso parte alla lotta contro i tiranni della sua città, dovette esulare a Clazomene, dove passò il resto della sua vita. La tradizione [...] del suo odio implacabile contro lo scultore Bupalo, che lo avrebbe effigiato brutto e deforme, è leggendaria, nonostante che un Bupalo sia spesso colpito nei suoi versi. Della raccolta dei giambi di I. ...
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Scrittore cristiano, asiatico o frigio (inizî 3º sec.), forse vescovo di Efeso; autore di un'aspra confutazione del montanismo, largamente utilizzata da Eusebio, di cui si hanno frammenti. ...
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Ecclesiastico italiano (Rosà 1913 - Roma 1993). Sacerdote (1935), arcivescovo titolare di Efeso (1953), fu rappresentante diplomatico della Santa Sede in Cile, Canada e Brasile. Cardinale (1969), arcivescovo [...] di Cagliari (1969-73), prefetto della Congregazione per i vescovi (1973-84), è stato infine (1984-90) presidente della Commissione per lo Stato della Città del Vaticano ...
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Cristiano dei primissimi tempi, vissuto a Roma (o, secondo alcuni, a Efeso), salutato da s. Paolo nell'epistola Ai Romani (16,7) con Iunias (Giunia): entrambi, come convertiti prima di lui, suoi "parenti" [...] o "connazionali" (συγγενεῖς, cognati), "compagni di prigionia" (in senso stretto, o forse in senso generico), e "illustri fra gli apostoli" (ἐπίσημοι ἐν τοῖς ἀποστόλοις, nobiles in apostolis). Tradizioni ...
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Figlio di Celso Polemeano, console intorno al 111 d. C.; costruì in Efeso una biblioteca pubblica, intitolata al padre, di cui rimangono importanti rovine. ...
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Vescovo (m. dopo il 433) di questa città (Mabbūg), partecipò al concilio di Efeso (431), nel quale avversò s. Cirillo, e dopo il quale continuò a sostenere Nestorio con tanta intransigenza, da rompere [...] i rapporti anche con Giovanni d'Antiochia, dopo la sua riconciliazione con Cirillo; perciò fu esiliato alle miniere di Famothis, in Egitto, ove morì ...
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Ilaro, santo
Papa (m. 468). Legato di papa Leone I al Concilio di Efeso (449) sulla controversia monofisita, I. successe a Leone nel 461. Si adoperò per rinsaldare il controllo sulle Chiese di Gallia [...] e Spagna; a Roma commissionò opere edilizie nel battistero del Laterano ...
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Prete sardo (m. 468), arcidiacono di Leone Magno e suo legato al tempestoso Concilio di Efeso (449), gli successe (461) e ne continuò la politica, tesa a sradicare le eresie (scomunicò Eutiche e Nestorio) [...] e a confermare la superiorità di Roma, in particolare sui metropoliti di Gallia e Spagna. Nel 465 riunì un sinodo a Roma dal quale furono disciplinate le ordinazioni sacerdotali e proibite le traslazioni ...
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Patriarca di Alessandria (m. Gangra, Paflagonia, 454); successore di s. Cirillo (444), avversario deciso del nestorianesimo, nel concilio di Efeso del 449 s'adoperò efficacemente per far dichiarare ortodossa [...] la dottrina cristologica di Eutiche. Ma quando papa Leone I annullò gli atti del "latrocinio di Efeso", e Marciano convocò (451) a Calcedonia il nuovo concilio ecumenico, D. vi fu deposto ed esiliato. ...
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Scultore ateniese, attivo nel sec. 4º a. C., autore di statue di Eracle ed Ecate nell'Artemisio di Efeso, molto ammirate, e della statuetta bronzea dell'eroe Ptoo da Acrefie. ...
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efesio
efèṡio agg. [dal lat. Ephesius, gr. ᾿Εϕέσιος]. – Di Efeso, città dell’Asia Minore, efesino; è frequente appellativo di Artemide (Artemide efesia, Diana efesia), cui era dedicato un famoso tempio in quella città. Lettere e. (gr. ἐϕέσια...
efesino
efeṡino agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Ephesinus, gr. ᾿Εϕεσῖνος]. – Dell’antica città di Èfeso, nell’Asia Minore, sulle coste del mare Egeo, divenuta attraverso la predicazione di san Paolo e san Giovanni uno dei maggiori centri cristiani...