CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] atteso solo il momento migliore per intervenire, stroncò il progetto arrestando, nella notte tra il 22 e il 23 maggio, numerosi complici del C. che concedere al Canosa. Ma la mossa non ottenne alcun effetto, tanto meno quello di placare il C., il ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] estratto, dedicandolo al Canova.
Una tela di grandi dimensioni con La Notte e l'Aurora fu da lui eseguita nel 1804, sotto l' , deplora che l'opera rechi la data 1810, mentre, in effetti, era uscita nell'agosto del 1811, con presunto danno per un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura fantastica si sviluppa nel XIX secolo attraverso un percorso complesso [...]
Frankenstein ossia il moderno Prometeo
Fu in una cupa notte di novembre che vidi la fine del mio lavoro. ma era evidente che la sua bruttezza era per la massima parte effetto della malattia, e che, giovinetta, aveva potuto forse esser piaciuta ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] a Cambridge, con cui era irrealistico pensare a un’effettiva competizione, ma su fagi nuovi, individuati in natura confidando microbiologia della Hebrew University, Moshe Shilo. Nella notte del 28 dicembre 1968, otto elicotteri israeliani ...
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ZANELLA, Riccardo
Riccardo Martelli
Nacque il 27 giugno 1875 a Fiume/Rijeka, città allora appartenente all’Impero austro-ungarico ma amministrata dal Regno d’Ungheria, e nella quale metà della popolazione [...] – quando ancora si attendeva la ratifica da parte delle autorità – nella notte tra il 1° e il 2 marzo una bomba scoppiò nel giardino dello Stato libero; la cosa però non ebbe alcun effetto pratico. In dicembre Zanella prese persino contatto con alcuni ...
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Accoppiamento
Gabriele Schino e Richard P. Michael
Doris Zumpe
Dal più generico significato di abbinamento, congiungimento, il termine è passato a indicare prevalentemente l'unione sessuale di animali [...] e impedisce il calore, e in altre ancora (gatti) non ha effetti rilevanti né in un senso né nell'altro. Nei ratti, il maschio notturne lo fanno di notte. L'uomo invece, pur essendo diurno, si accoppia prevalentemente di notte. Questa può essere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia e monachesimo
Glauco Maria Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le prime, originarie esperienze monastiche risalgono [...] inoltre, che questo nuovo uomo di Dio non abbia un effetto negativo sugli uomini che vivono associati e che possono seguirlo in prolungato e ricco di artifici produce. Ogni giorno, ogni notte, dalla basilica di Cluny in perenne ricostruzione (un vero ...
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Enzimi
Marco Moracci
Mosè Rossi
Il segreto della vita è negli enzimi. Questi catalizzatori naturali sono i responsabili dei processi vitali e quindi anche della crescita e dello sviluppo di tutti gli [...] la stessa degradazione occorre bollire la carne per una notte in acido cloridrico concentrato. I peptidi e gli aminoacidi farmaco attivo; in questo modo il farmaco, che spesso ha effetti tossici anche sulle cellule sane, può svolgere la sua azione in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] decisivo fece battere il cuore di Julien in modo strano. Giunse la notte. Con una gioia che gli tolse un grosso peso dal petto egli di pannelli di legno viola scurito di amaranto. L’effetto era seducente e poteva ricordare, di lontano, la spiacevole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] vista, per ciò che oscurissimo di nuvoli e di buia notte era il cielo, essendo essi non guari sopra Maiolica, Pietro in Ciel d’Oro di Pavia (messer Torello X, 9). L’effetto di realtà, che emerge dalle accurate descrizioni d’ambiente o dai ritratti ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...