Città della Baviera, capoluogo del distretto di Svevia (Schwaben), è l'antica Augusta Vindelicum (Vindelicorum) fondata nel 15 a. C. dopo le vittorie di Druso sui Vindelici, e importante punto d'incrocio [...] fu il primo santo canonizzato da un papa (Giovanni XV, 993). Egli fece cingere di mura la spopolata A., che già Eginardo designa come civitas, ma che comprendeva allora soltanto una parte della città romana; e per questo poté resistere a due assedî ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] come novus Constantinus nell'ambiente imperiale. Ancor più rivelatrice è la testimonianza del reliquiario ad arco fatto eseguire da Eginardo, intellettuale di corte, per la chiesa di S. Servazio a Maastricht, oggi noto solo grazie a un disegno del ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] di porte di bronzo era largamente diffusa nel Medioevo. Distrutta la porta di Saint-Denis in Francia, ascritta al monaco Eginardo, il biografo di Carlo Magno (ne abbiamo soltanto incisioni del Mabillon), dell'epoca carolingia rimangono ancora 4 porte ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] carolingia, fra Alcuino e il suo imperiale discepolo Carlo. Nello stesso secolo IX si segnalano l'epistolario di Eginardo abate di Fontenelle, notevole saggio di epistole autobiografiche, quello di Rabano Mauro, discepolo di Alcino, quello dell ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] cui, peraltro, Roma e Bisanzio non rinunciarono mai (Belting, 1977), del quale si ritrovano esempi carolingi (basilica di Eginardo a Steinbach; S. Salvatore a Brescia) e romanici (S. Giustina a Sezzadio presso Alessandria, cattedrale di Aosta) - e ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] per la fondazione del suo palazzo; le acque consacrate al dio Grano furono molto apprezzate dall'imperatore che, secondo i racconti di Eginardo nella Vita Karoli imperatoris (MGH. SS, II, 1829, pp. 426-463) e di Notkero Balbulo nei Gesta Karoli Magni ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] , ma i nomi primitivi si sono conservati solo in parte, mentre ci sono noti quelli fissati da Carlo Magno (Eginardo, Vita Karoli, 29), che hanno il medesimo ordine di quelli del calendario romano: Wintermanoth, Hornung, Lenzinmanoth, Ostarmanoth ecc ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] . Langobardorum (ed. Waitz, in Mon. Germaniae Hist., Script. rerum Langob.); Fredegario, Cronicńe (ibid., ed. Krusch); Eginardo, Annali (ibid.); Liutprando di Cremona, Opere (ed. Dümmler, Hannover 1877; interessante la sua Legazione a Costantinopoli ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...