(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] termini berberi, barbareschi). La ricomparsa del connotato culturale si nota anche in scrittori di età carolingia, come Eginardo o Paolo Diacono.
Nel Rinascimento, come conseguenza del rinato culto per l’antichità, il termine riapparve nella ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] soprattutto nei cronisti del primo Medioevo. Negli storici dei 6°-9° sec., da Gregorio di Tours a Paolo Diacono, a Eginardo, è ancora sensibile l’interesse per il fatto politico. Nella Historia Langobardorum di Paolo Diacono (8° sec.) signoreggia il ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] stesso in cui la conferiva spontaneamente con l'incoronazione.
A questo poté riferirsi il disappunto di Carlomagno, di cui parla Eginardo. Del resto il suo fastidio per la dignità imperiale appena conseguita non fu tale da impedirgli di offrire a S ...
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BERNARDO, re d'Italia
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Nacque intorno al 797, unico figlio maschio, forse naturale, di Pipino, re d'Italia. Dopo la morte del padre, avvenuta l'8 luglio 810, il regno veniva affidato provvisoriamente [...] Roma e dell'andamento delle trattative che egli certamente condusse con il pontefice; le poche notizie al riguardo (il cosiddetto Eginardo nei suoi Annales) ci dicono che il giovine re, appena giunto a Roma, cadde ammalato e mandò all'imperatore una ...
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Erudito e biografo latino. Vissuto tra la seconda metà del I e la prima metà del II sec. d. C., fu funzionario imperiale; compose alcune opere tra cui due raccolte biografiche, il De viris inlustribus [...] testimoniata dal fatto che esse furono prese a modello da opere successive del calibro della Historia Augusta (e da fonti di questa, come Mario Massimo) e della Vita di Carlomagno di Eginardo, e oltre. S. compose anche opere minori in greco e latino. ...
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RICCOBALDO DA FERRARA
AA. Teresa Hankey
Nato a Ferrara fra il 1243 e il 1245, probabilmente da una famiglia di notai, R. fu condotto fanciullo ad ascoltare Innocenzo IV predicare, durante la visita [...] postclassica, egli usò in primo luogo Paolo Diacono, quindi (nel Compendium) Eginardo, aggiungendo a entrambi i dati tratti dalle numerose cronache medievali che, dopo Eginardo, sarebbero divenute le sue sole fonti. L'origine di alcuni particolari ...
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PIPINO, Francesco
Marino Zabbia
PIPINO, Francesco. – Nacque a Bologna verso il 1270, da Rodaldo, membro di una famiglia di cui sono noti altri componenti che furono giudici e notai.
Entrato prima del [...] rimando a numerose scritture (le storie di Sigeberto di Gembloux e di Goffredo da Viterbo, la Vita Karoli di Eginardo, il De gestis regum Anglorum di Guglielmo di Malmesbury e altre ancora), ma è improbabile che abbia potuto consultare direttamente ...
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ACCIAIUOLI, Donato
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 marzo 1429 da Neri di Donato e da Lena di Palla Strozzi. Dal padre, che morì mentre egli nasceva, fu affidato alla tutela della madre e dei [...] all'ambasceria guidata da Piero dei Pazzi presso Luigi XI, presentò al re la Vita di Carlo Magno,rifacimento da Eginardo (Roma 1470, in appendice alla ediz. latina delle Vite di Plutarco), e ne fu ricompensato con la concessione dei titoli ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] territorio i cui caratteri risultavano invece plasmati dagli antenati, nel corso di innumerevoli generazioni). Non a caso in Eginardo (775-840), biografo di Carlomagno, l’oscillazione semantica tra patria e regno è frequente, sebbene il primo termine ...
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EBERARDO, marchese del Friuli
Irmgard Fees
Era figlio di Unroch o Unruocus - "Hunroci proles" infatti lo chiama Sedulio Scotto (Carmina, p. 221) -, un nobile della corte di Carlo Magno che è documentato [...] sua famiglia in cinque poesie; Lupo di Ferrières, allievo di Rabano Mauro a Fulda e amico del biografo di Carlo Magno, Eginardo, dedicò a E. una raccolta da lui compilata dei più importanti diritti germanici. Gottschalk il Sassone, già monaco a Fulda ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...