Mistico e poeta persiano nato a Maihanah nel Khorāsān il 967 (357 dell'ègira) e morto ivi il 1049 (440 dell'ègira). Nella storia del ṣūfismo (v.) egli occupa un posto notevole come spiccato rappresentante [...] delle tendenze panteistiche che differenziano la corrente persiana da quella araba, benché l'ortodosso al-Ghazzālī lo rammenti con lode. Nella storia della poesia che a questa dottrina s'ispirò, è da ricordare ...
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Storico arabo vissuto a Baghdād e morto nell'892 d. C. È autore di un'importante opera sulle conquiste arabe nel sec. 1º dell'egira (Futūḥ al-Buldān), e della grande raccolta genealogica e biografica Ansāb [...] al-ashrāf ("Genealogie dei nobili"), in cui, entro una cornice genealogica, è narrata la storia islamica più antica ...
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Dinastia musulmana di Spagna, che regnò a Badajoz dal 418 al 487 dell'ègira (= 1027-1094 d. C.). Benché si pretendessero discesi dalla tribù araba di Tuǵīb, essi erano in realtà, come gran parte dei musulmani [...] Castiglia-León, il cui re Ferdinando I costrinse il successore di ‛Abd Allāh, Muḥammad al-Muẓaffar, a pagargli tributo (447 ègira = 1055 a. C.). Indebolito anche maggiormente da lotte intestine tra i successori di al-Muẓaffar, il regno di Badajoz fu ...
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. Secondogenito del califfo ‛Alī e di Fāṭimah, figlia di Maometto. Nacque il 4 o il 5 dell'ègira (626-627 d. C.). Quando ‛Alī fu ucciso (40 èg., 661 d. C.) e il suo rivale Mu‛āwiyah assunse il califfato, [...] fondando la dinastia degli Omayyadi e ottenendo da al-Ḥasan (primogenito di ‛Alī) la rinunzia a ogni aspirazione califfale, le speranze dei partigiani degli ‛Alidi si rivolsero ad al-Ḥusain, che per loro ...
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. Abū ‛Abd Allāh Muḥammad ibn Ismā‛īl al-Bukhārī (o nativo di Bukhārā), di famiglia iranica, nato nel 194 ègira (810 d. C.). fu famoso tradizionista; per studiare e raccogliere le tradizioni viaggiò lungamente [...] di Th. W. Juynboll, Leida 1908); essa gode di autorità canonica nel mondo musulmano, insieme con altre raccolte. Morì nel 256 ègira (870 d. C.); v. islamismo.
Bibl.: El-Bokhari, Les traditions islamiques, trad. dall'arabo con note e indice da O ...
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SĀMĀNIDI
Francesco Gabrieli
NIDI Dinastia persiana musulmana, che regnò sulla Transoxiana e parte della Persia orientale nel sec. III-IV dell'ègira (IX-X d. C.). Suo capostipite è considerato un Sāmān, [...] nobile persiano che abbracciò l'Islām attorno al 730 d. C., sotto il governatore omayyade del Khorāsān Asad ibn ‛Abdallāh al-Qasrī, e chiamò suo figlio Asad, dal nome di quel funzionario suo amico e protettore. ...
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Abū ‛Ubaidah ibn al-Giarrāḥ (da distinguersi dall'omonimo Abū ‛Ubaidah Ma‛mar ibn al-Muthannà, noto filologo del II sec. dell'ègira) fu tra i primi compagni di Maometto, combatté con lui nella disgraziata [...] fu comandante in capo del corpo di spedizione ed entrò vittorioso in Damasco, Ḥimṣ, Antiochia, Aleppo, ecc. Morì di peste nel corso di questa campagna, nel 18 dell'ègira (639 d. C.).
Bibl.: L. Caetani, Annali dell'Islām, II-IV, Milano 1907-1911. ...
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QARĀQŪSH, Sharaf ad-Dīn (secondo altre trascrizioni Karakosh, Caracòsc, fr. Karakoch, ecc.)
Francesco Beguinot
Avventuriero di origine armena, che trasferitosi in Tripolitania nel 568 ègira, 1172-1173, [...] zona di Waddān, fu ivi dai Benī Ghāniyah, coi quali si era rotto, e dagli arabi Debbāb, raggiunto e ucciso nel 609 ègira, 1212-1213.
Bibl.: A. Bel, Les Benou Ghânya, Parigi 1903; G. Marçais, Les Arabes en Berbérie du XIe au XIVe siècle, Costantina ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] di una guardia di tipo pretoriano, reclutata tra schiavi stranieri, in prevalenza turchi. A partire dalla fine del sec. III dell'ègira (principio del sec. X d. C.) il generale di questa guardia (amīr al-umarā' "comandante in capo") è il reale sovrano ...
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ZAIRITI (o Zīrīti)
Francesco Gabrieli
Dinastia musulmana berbera, che regnò sulla Tunisia e parte dell'Algeria dalla fine del sec. IV dell'ègira alla metà del VI (X-XII d. C.). Le sue origini risalgono [...] alle lotte sostenute dal capostipite Zīrī (o Zairī) ibn Manād contro i berberi Zenātah, nei monti del Tiṭṭarī, che gli valsero il favore dei Fāṭimidi di al-Mahdiyyah. Allorché questi con al-Mu‛izz nel ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., avvenimento decisivo per le origini dell’Islam,...
vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello stato musulmano, conservato ancora oggi...