Sultano ayyubita (n. in Egitto 1170 - m. Sumaisāṭ 1225), figlio primogenito del Saladino. Succedette al padre, nel 1193, sul trono di Siria, ma tre anni dopo perdette Damasco, toltagli dal fratello al-῾Azīz [...] di Egitto, né riuscì più a recuperarla. L'ostilità dei parenti e i proprî errori gli fecero presto totalmente perdere la posizione di primato fra gli Ayyubiti, che la sua nascita e le disposizioni paterne gli avevano assicurato. ...
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ir Califfo fatimida d'Egitto (n. 1029 - m. 1094), salito al trono nel 1036. Il suo lungo regno parve segnare l'apogeo della potenza fatimida (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo persino a Baghdād) [...] e della corrente religiosa ismailita, ma conobbe anche crisi gravissime, superate grazie all'energico visir Badr al-Giamālī. Lo stato fiorente dell'Egitto sotto al-M. ci è stato descritto dal viaggiatore persiano Nāṣir-i Khusraw. ...
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Califfo fatimida d'Egitto (Mahdia 931 - Il Cairo 975). Salì al trono nel 952. Sotto di lui la dinastia fatimida si spostò dalla Tunisia, dove aveva avuto origine col Mahdī ῾Ubaid Allāh, all'Egitto, conquistato [...] per al-M. da Giawhar aṣ-Ṣiqillī (969). La ulteriore conquista del Ḥigiāz, della Palestina e della Siria, e il dominio ancora mantenuto nel Maghrib, portò l'impero fatimida sotto al-M. alla sua massima ...
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Chedivè d'Egitto (Il Cairo 1852 - Ḥelwān 1892); figlio primogenito di Ismā῾īl, dopo la forzata abdicazione del padre salì al potere (1879). Gli inizî del suo regno furono difficili: il ristabilimento del [...] la rivolta, dinanzi alla quale T. era fuggito abbandonando Il Cairo e richiedendo l'appoggio britannico. Dopo l'invasione britannica dell'Egitto e la sconfitta di ῾Orābī (ag. 1882), l'autorità di T. fu restaurata, ma egli rimase nella più completa ...
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Monumento monolitico dell’antico Egitto, dalla caratteristica forma quadrangolare allungata e sottile, terminante con una punta piramidale. Rappresentazione di un simbolo solare, gli o. portavano incise [...] i raggi solari. Lavorati nella cava, si trasportavano poi via fiume; erano collocati generalmente in coppia davanti ai templi. Attualmente in Egitto rimangono solo 5 o. (due a Karnak, gli altri tre a Eliopoli, Luxor e Il Cairo). Gli o. egizi furono ...
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Città dell’Egitto (2.891.275 ab. nel 2006), compresa nell’agglomerazione urbana del Cairo, presso la riva sinistra del Nilo. Attivo centro commerciale, è capoluogo del governatorato omonimo (100.000 km2 [...] 3.143.486 ab. nel 2006).
A 8 km da G. si trova una tra le più importanti zone archeologiche dell’intero Egitto. Dalla IV Dinastia la zona di G. venne usata come luogo privilegiato delle sepolture regali (piramidi di Cheope, Chefren e Micerino). Del ...
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Cittadina dell’Alto Egitto, lungo la riva occidentale del Nilo. La località è nota per il rinvenimento, nel 1945, di una ricca collezione di testi in lingua copta (3°-4° sec.), per la maggior parte di [...] al-Tarif anche dei papiri della collezione Martin Bodmer, che ponendosi accanto ai codici gnostici e al movimento monastico di Pacomio, caratterizzano l’area di N. come una delle principali aree di diffusione del cristianesimo primitivo in Egitto. ...
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Nell’Egitto tolemaico, funzionario dell’amministrazione finanziaria; ve ne era uno in ogni nomo e, talvolta, anche in suddivisioni del nomo stesso. ...
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Egitto
– Nome della regione storica e stato dell’Africa settentr., che nell’uso fam. è frequente nella locuz. d’Egitto, con cui si disapprova o si nega un’affermazione, una scusa, una richiesta altrui, ripetendone la parola o la frase: ma...
egiziano
agg. e s. m. (f. -a) [tratto da egizio]. – 1. Dell’Egitto, della Repubblica Araba d’Egitto: il governo e.; le risorse economiche e.; gli E., gli abitanti dell’Egitto. In partic., l’egiziano s. m., la lingua dell’antico Egitto, sviluppatasi,...