PORFIDO
M. L. Lucci
Il p. rosso antico (v. marmo) compare nelle fonti antiche spesso col nome di porphyrites (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7, 57), o anche leptosephos, dal greco λεπτόψηϕος; leucostictos; [...] a. C., con un'iscrizione onorifica), e il p. fosse stato usato, al pari di altre pietre molto compatte, nella cività egiziana (vasi soprattutto).
In età imperiale romana l'uso del p. si accompagna a tutto un apparato di glorificazione e deificazione ...
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THINIS (This)
S. Donadoni
Città d'Alto Egitto (nel-l'VIII nomo presso Abido). Ne derivano, secondo Manetone, le due prime dinastie, e suole perciò convenzionalmente dar nome al periodo più antico della [...] già il faraone che colpisce un asiatico, con una prima impostazione di un tema figurativo che resisterà all'usura dei secoli attraverso tutta l'arte egiziana.
Bibl.: J. Vandier, Manuel d'archéologie égyptienne, I, vol. II, Parigi 1952, pp. 613-863. ...
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NOREIA
H. Kenner
Divinità antica della regione del Noricum (v.), in special modo la dea protettrice della città di Noreia e, a causa di alcuni tratti affini, è stata dai Romani eguagliata alla Iside [...] frange appartengono pure alla foggia di Iside ed il serpentello dell'ornamento del petto potrebbe allo stesso modo adornare la divinità egiziana. Su di un altare conservato a Noreia (C.I.L., iii, 4806) appare collocato un globo che una volta portava ...
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Marini, Marino. - Scultore italiano (Pistoia 1901 - Viareggio 1980). Mosso da un'esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del "Novecento", se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi [...] a più arcaici esempî, soprattutto all'arte egiziana ed etrusca. La sua ricerca è rivolta essenzialmente all'interna struttura della forma, all'organizzarsi dello spazio stesso in forme plastiche; i suoi nudi e i suoi ritratti, pur conservando un ...
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MOERIS
S. Donadoni
È un lago del Fayyūm, che ancor oggi esiste sotto il nome di Birqet Qarun. Gli autori classici (Strab., xvii, 811; Diod; Sic., i, 52), ed in particolare Erodoto (ii, 149), lo danno [...] come un prodigio della ingegneria egiziana della XII dinastia; in realtà il massimo che si può stabilire è che a quell'epoca l'opera di bonifica dell'oasi fu portata energicamente innanzi, ma le tracce di opere specificamente destinate a incanalare ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] le cosiddétte "dee dei leoni", Atargatis e la dea egiziana Iside-Ḥatḥōr.
Tanit in Africa fu essenzialmente venerata come dea della natura con carattere lunare e siderale, insieme a Ba‛al. Del culto di Tanit, non ancora C., abbiamo tracce in Sicilia, ...
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QAṢR es-SAGHA
S. Donadoni
Località dell'Egitto, nel deserto a O del Fayyūm, dove sorge un tempio anepigrafe che consta di un corridoio su cui si aprono numerose celle-sacrario. La datazione di questo [...] monumento, assai interessante nella storia dell'architettura egiziana, è spesso riportata all'Antico Regno; ma sembra più probabile si tratti di un edificio della XII dinastia, che riprende, semplificato in alcuni elementi (mancanza del pronao), ...
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Mitologia
Nella mitologia delle antiche civiltà del Mediterraneo centro-orientale, mostro con corpo leonino e testa umana; in particolare, in Grecia, figura mostruosa (fig. 1) con volto femminile, petto, [...] zampe e coda leonine, ali di uccello, derivata probabilmente da un’analoga figura egiziana (presente anche nel mondo vicino- e medio-asiatico).
Nel mito greco, la S. è figlia di Echidna e Ortro (il cane di Gerione) o, secondo un’altra versione, di ...
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MYKERINOS (Mn-k'w-r‛ "sono stabili i Ka di Rē‛"; Μενχέρης, Μυκερῖνος)
A. M. Roveri
Figlio di Kheops (Herodot., ii, 129; Diod., i, 63) o di Khephren (Pap. Westcar, tav. ix, l. 14) fu uno degli ultimi [...] sovrani della IV dinastia egiziana (circa 2600-2480). Quasi nulla si sa degli avvenimenti del suo regno.
Dal tempio funerario della sua piramide, edificata accanto a quelle di Kheops e di Khephren nella piana di Gīzah, provengono varie sue statue che ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] architettonica che il centro di Abu Mina ha conservato sono la testimonianza più ricca e articolata nell'ambito della decorazione lapidea egiziana. I tipi rappresentati sono tra i più variegati e la cronologia oscilla dal III-IV al VI sec. d.C. Sono ...
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sacerdote
sacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; i s. egiziani, assiri (cioè dell’antica...
situla
sìtula s. f. [dal lat. sitŭla «secchio»]. – Nel linguaggio degli archeologi, tipo di vaso metallico, raram. fittile, a corpo tronco-conico stretto in basso con spalla arrotondata o a spigolo, provvisto o no di manico, che compare come...