Glottologo e filologo inglese (Rochdale 1897 - Winchester, Massachusetts, 1964), naturalizzato statunitense. Prof. di latino nell'univ. egiziana del Cairo (1926), quindi di linguistica nella Harvard University. [...] Tra le pubblicazioni: The Liber Glossarum (1926, con W. M. Lindsay); Scholia Vallicelliana (1926); The Prae-Italic dialects of Italy (1937); Keltika (1944); Dialects of ancient Gaul (1949-51); Language ...
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Uno dei due principali dialetti copti. Parlato nella regione di Tebe, può considerarsi il più diretto continuatore della lingua egiziana tarda, di cui conserva fedelmente alcuni caratteri. In s. sono scritti [...] molti antichi documenti della letteratura copta (➔ Copti) ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] e ha avuto tra i suoi più significativi esponenti Ramses Youan (1914-1966) e Fu’ād Kāmil (1919-1973). Alla tradizione folclorica egiziana s’ispirava il Gruppo di arte contemporanea fondato nel 1946, con Ḥamīd Nada e ‛Abd al-Hādī al-Ǧazzār. In una ...
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Sistema di scrittura che non tiene conto dell’aspetto fonologico del linguaggio, ma fa uso di simboli (ideogrammi) che si pongono in rapporto immediato con un contenuto mentale. L’i. sta alla base delle [...] antiche scritture sumera ed egiziana e della scrittura cinese. Ideografia logica In filosofia, l’insieme di simboli convenzionali esprimenti le principali operazioni della logica. Il primo tentativo di i. logica è la characteristica universalis ...
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semito-camìtiche, lìngue Grande famiglia linguistica che comprende lingue storiche e lingue viventi parlate nell'area che si estende tra l'Africa settentr. e il Medio Oriente. Le l.s.-c. si possono dividere [...] grosso modo in cinque famiglie: semitica, libico-berbera, egiziana, cuscitica e ciadica. Questo ceppo linguistico pare essersi originato fra l'8° e il 6° millennio a.C. nell'area dell'attuale Sahara. ...
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Egittologo inglese (Eltham 1879 - Oxford 1963), uno dei maggiori del suo tempo. Prof. nell'univ. di Chicago (1924-34), ha messo in luce (1915) l'importanza delle iscrizioni semitiche del Sinai per la storia [...] dell'alfabeto, dando inoltre originali contributi alla interpretazione e allo studio della lingua egiziana (Egyptian grammar, 1972, 3a ed. 1957; The theory of proper names, 1940; Ancient Egyptian onomastica, 1947). Ha pubblicato inoltre numerosi ...
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Ciascuno dei circa 3000 segni della scrittura pittografica degli antichi Egizi. I g., che sono immagini schematiche di oggetti naturali, avevano valore ideografico e fonetico; i segni fonetici servivano [...] principalmente per scrivere le parole senza ideogramma, le particelle e alcuni elementi grammaticali; le particolarità della lingua egiziana fecero prescindere dalle vocali nei segni fonetici. I g. sono documentati fino all’anno 394 d.C. Dallo ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] piena luce sulla storia della Fenicia: tra gli Stati figurano Acco, Tiro, Sidone, Berito, Biblo, i cui sovrani appaiono nell’orbita egiziana. Il nome di Sidoni, che l’Antico Testamento e i poemi omerici danno ai F., lascia supporre che in una fase ...
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cretese-micenea, civiltà Denominazione corrente delle culture, per molti aspetti strettamente legate, di due antiche civiltà, in parte contemporanee, le quali fiorirono l’una nell’isola di Creta, l’altra [...] invece al suo massimo rigoglio la corrispondente civiltà micenea del Peloponneso.
Basandosi su confronti cronologici con la civiltà egiziana, A. Evans distinse tre periodi della civiltà cretese: l’ antico, il medio e il tardo-minoico, ciascuno ...
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In linguistica, segno grafico consistente in un’immagine, il cui corrispondente valore fonologico è portatore di altri significati, uno dei quali è intenzionalmente scelto da chi scrive tale segno e assunto [...] leggersi spronerete). Nell’evoluzione della scrittura il sistema iconofonico coesiste con quello ideografico, da cui è derivato e di cui può essere l’inizio del superamento; segni i. si trovano nelle scritture egiziana, cinese, cuneiforme e azteca. ...
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sacerdote
sacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; i s. egiziani, assiri (cioè dell’antica...
situla
sìtula s. f. [dal lat. sitŭla «secchio»]. – Nel linguaggio degli archeologi, tipo di vaso metallico, raram. fittile, a corpo tronco-conico stretto in basso con spalla arrotondata o a spigolo, provvisto o no di manico, che compare come...