BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] ).Agli esiti della scuola di Mossul in ambiente siro-egiziano durante gli anni della dominazione ayyubide (1176-1250) cui quello noto come baptistère de saint Louis - in base a un'antica leggenda secondo la quale il re Luigi IX (1215 ca.-1270) lo ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] quello delle prime sedi cenobitiche di Pacomio nel deserto egiziano, di Saint-Honorat sull'isola di Lérins di di scavo, gli edifici, del tutto in conformità con la tradizione più antica, si trovavano in un primo tempo isolati l'uno dall'altro e dalla ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] Roma 1978, pp. 89-117; F. Gabrieli, U. Scerrato, Gli Arabi in Italia (Antica Madre, 5), Milano 1979 (19852); W. Horn, E. Born, The Plan of St i b. a due settori del centro di pellegrinaggio egiziano di Karm Abu Mina (Müller-Wiener, 1966). Si tratta ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] (od. Dobrugia), dove sono da segnalare gli edifici forse più antichi di Dinogetia, di Tomis e di Callatis, e dove sono numerosi nota l'importanza e la precocità del fenomeno monastico egiziano, l'influenza che i monaci esercitarono sulla vita del ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] interni).
L'Egitto
Molta incertezza avvolge invece la storia dell'urbanesimo egiziano, poiché il Nilo, con le sue piene annuali, ha cancellato gran parte degli insediamenti più antichi; persino le grandi città come Menfi e Tebe, rese individuabili ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] alchimistici sembrano comparire quasi contemporaneamente nel mondo ellenistico-egiziano e in Cina. In India, invece, l . L'opera principe a lui attribuita, il Tê-tao-ching - versione antica della più nota Tao-tê-ching - è databile al sec. 3° avanti ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] degli arabi - tra cui al-Kindī (ca. 800-873) e l'egiziano Ibn al-Haytham (ca. 965-1039), noto in Occidente con il nome Alhazen -, che non solo avevano tradotto i testi di ottica antica, ma vi avevano aggiunto nuove scoperte e originali regole.
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GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] regni crociati e la ripresa delle relazioni tra l'ambiente egiziano e quello siriano sotto gli Ayyubidi e i Mamelucchi si sultano Baybars I (1260-1277) fece però rinnovare molti edifici dell'antica Esbus e le città di al-Salṭ e Irbid; Jarash e Umm ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] di comprensione dei modelli antichi, non esclusi perfino prototipi egizi (Montorsi, 1983), bibl.); P. Montorsi, Su alcuni leoni di Vassalletto che derivano da un modello egiziano, ivi, pp. 655-667; F. Gandolfo, Assisi e il Laterano, Archivio ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] francese e araba (ṭūmār), su bacino d'ottone siro-egiziano per Ugo IV da Lusignano, re di Gerusalemme e
La parola futhark si riferisce all'a. delle rune, il più antico sistema di scrittura usato dai popoli germanici. L'a. viene chiamato futhark ...
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egiziano
agg. e s. m. (f. -a) [tratto da egizio]. – 1. Dell’Egitto, della Repubblica Araba d’Egitto: il governo e.; le risorse economiche e.; gli E., gli abitanti dell’Egitto. In partic., l’egiziano s. m., la lingua dell’antico Egitto, sviluppatasi,...
egizio
egìzio agg. [dal lat. Aegyptius, gr. Αἰγύπτιος]. – Dell’Egitto, spec. con riferimento all’Egitto antico: storia, arte, architettura, lingua e.; la scrittura e., i geroglifici e.; i riti e.; Apollo E., Oro, figlio di Osiride e Iside;...