In psicanalisi, atteggiamento di chi tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i propri giudizi assumono un valore pressoché assoluto, rendendo difficile [...] l’accettazione del punto di vista degli altri e quindi la comunicazione sociale.
Il pensiero egocentrico, caratteristico della vita infantile (J. Piaget) fin verso il 7°-8° anno, è contrapposto al pensiero socializzato. Presentandosi nell’adulto, ...
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Scrittore e critico italiano (Bagnorea, od. Bagnoregio, 1896 - Roma 1968). Autore la cui opera è dominata dal contrasto tra morbida sensualità e vigile coscienza morale, tra l'egocentrismo e l'anelito [...] italiano di studi germanici; socio corrispondente dei Lincei (1963).
Opere
Il contrasto tra sensualità e coscienza morale, tra l'egocentrismo e il desiderio di superarlo è già presente nei suoi primi racconti (Il nome sulla sabbia, 1924). In tale ...
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Linguistica
Si dice di suono (vocale o consonante) non nasale, cioè privo di risonanza nelle fosse nasali.
Psicologia
In psicologia, spazio o., la prima e primitiva fase della coscienza dello spazio, [...] e psicotici dipendenti dalla fissazione o regressione alla fase o., si può avere anche una modificazione della personalità, il carattere o., i cui tratti distintivi sono la passività e la dipendenza, il bisogno di assistenza, l’egocentrismo spiccato. ...
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Piaget, Jean
Emilio Lastrucci
Lo psicologo che ha spiegato lo sviluppo mentale del bambino
Jean Piaget è stato uno dei più importanti studiosi della psicologia infantile. Ha elaborato una teoria sistematica [...] attorno a sé, il bambino riesce a comprendere ciò che accade solo tenendo conto del proprio punto di vista (egocentrismo).
Lo sviluppo dell’intelligenza è finalizzato all’adattamento all’ambiente fisico e sociale ed è regolato da due meccanismi: l ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] di mediazione nel conflitto tra Venezia, colpita dall'interdetto, e Paolo V. Né certo agevolò il suo compito il volubile infantile egocentrismo di Vincenzo I, che ora, nel novembre del 1606, smaniava di tentare un colpo di mano su Verona, Peschiera ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] poeta".
Ci sono nel D. tutti gli elementi compositivi dell'avantgarde, ma l'ampiezza dello sforzo letterario, l'egocentrismo e l'irrequietezza conoscitiva della sua personalità non lo condussero mai a circoscriversi, se non entro il "manifesto" di ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] . 120n. 4). Probabilmente al successo del C. a Venezia (dove ormai si firmava "Paolo Veronese") contribuì, oltre all'assurdo egocentrismo del Tintoretto, il fatto che Tiziano era vecchio e lavorava in gran parte per la committenza estera. Certo è che ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] dei Prologhi, con i loro motivi morali e lirici, il loro violento ed aspro contenuto soggettivo, riflettono l'egocentrismo del C. con una prevalenza, appunto, di elementi contenutistici, attestati come validi in una sua dichiarazione (Lirica, dic ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] tuttavia non ne nasconde gli insanabili difetti che lucidamente il G. individua nella mancanza di duttilità, nell'egocentrismo delle prospettive e nell'eccessiva sicurezza del giudizio, che sconfinava spesso nella presunzione, rendendolo incapace di ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] una concezione che poneva l’attore, e non il regista, al centro della creazione teatrale. Attratto dal sapere e dall’egocentrismo tradizionali, fin dal debutto Gassman sentì il confronto con i «veterani» determinante per «scoprire i trucchi e le ...
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egocentrismo
s. m. [der. di egocentrico]. – In psicanalisi, atteggiamento di chi tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i proprî giudizî assumono un valore pressoché assoluto, rendendo...
egocentrico
egocèntrico agg. e s. m. (f. -a) [comp. del lat. ĕgo «io» e centro] (pl. m. -ci). – Che o chi considera sé stesso il centro del mondo, riferendo e attribuendo tutto a sé: sei troppo egocentrica; è un egocentrico, detto talora,...