Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] , da Abel Gance a Marcel L'Herbier, Jean Epstein e Luis Buñuel, da Lev V. Kulešov a Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov, da Griffith a Chaplin e a King Vidor, da Eric von Stroheim a Josef von Sternberg ‒ che si può collocare tra ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] e Trenta in Unione Sovietica, per opera di registi-teorici come Dziga Vertov, Vsevolod I. Pudovkin e soprattutto Sergej M. Ejzenštejn. Ciò che venne messo in luce fu la diversità dei possibili metodi di montaggio, ma anche la possibilità di collegare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Perché si arrivi a delle "teorie" del cinema occorrono due passaggi essenziali: la diffusione [...] . Mentre sulle potenzialità specifiche del montaggio alcuni teorici sovietici come Pudovkin, Vertov, Kuleshov, Ejzenstejn inauguravano una riflessione destinata ad avere notevoli ricadute pratiche, un’accuratezza particolare nella descrizione dei ...
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Pasażerka
Paolo Vecchi
(Polonia 1961-63, 1963, La passeggera, bianco e nero, 60m); regia: Andrzej Munk (completata da Witold Lesiewicz); commento: Wiktor Woroszylski; produzione: Wilhelm Hollender per [...] ricostruita attraverso una serie di immagini statiche, un po' come in Bežin lug (Il prato di Bežin, 1935-37) di Ejzenštejn, in accoppiata con il quale il film conobbe a suo tempo un'effimera distribuzione in Italia.
Questa scelta obbligata finisce ...
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Mosca, Festival di
Ettore Zocaro
Una prima edizione di quello che sarebbe poi diventato il Moskovskij meždunarodnyj Kino Festival′ (Festival internazionale del Cinema di Mosca) fu tenuta nel 1935, con [...] serie di iniziative che ebbero il loro centro nel Festival. In tale occasione fu assegnato un riconoscimento speciale al film di Ejzenštejn ¡Qué viva México!, girato agli inizi del degli anni Trenta e ricostruito da Grigorij V. Aleksandrov, all'epoca ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] film di M. L'Herbier, o Frauennot-Frauenglück (1929-30), un film svizzero a favore dell'aborto cui collaborarono con varie funzioni Ejzenštejn, E.K. Tissé, G.V. Aleksandrov ed E. Berna. La tendenza non va confusa con quella, assai meno ambiziosa, del ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] punte più avanzate dello sviluppo del linguaggio cinematografico. La sua riflessione fu ripresa e approfondita nei decenni successivi da Ejzenštejn, cui va il merito di aver introdotto nel cinema, con intenti didascalici e di propaganda, una forma di ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] a Mosca nel 1935 e presieduta da una giuria in cui figuravano, tra gli altri, Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn, Aleksandr P. Dovženko; o furono concepite come memoria del cinema mondiale, come il Festival del Teatro Quirino, tenutosi a Roma ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] si confrontavano: in URSS Pëtr Pervyj (1937; Pietro il Grande) di Vladimir M. Petrov, Aleksandr Nevskij (1938) di S.M. Ejzenštejn, Ščors (1939) di Aleksandr P. Dovženko; in Francia La kermesse héroïque (1935; La kermesse eroica) di Jacques Feyder, La ...
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Ghatak, Ritwik (propr. Ritwik Kumar)
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Dhaka (Bengala Orientale, od. Bangla Desh) il 4 novembre 1925 e morto a Calcutta il 6 febbraio 1976. La [...] e rivoluzionario, come tutti i suoi film successivi influenzati dal cinema sovietico, e in particolare da Sergej M. Ejzenštejn) non riuscì a ottenere una distribuzione commerciale: sarebbe infatti uscito nelle sale soltanto dopo la scomparsa del ...
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