Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) e passò poi alla regia di testi teatrali: Meksikanec ("Il messicano", 1920-21) di H. H. Arbatov; Na vsjakogo mudreca dovol′no prostoty ("Anche il più saggio si sbaglia", 1923) di A. N. Ostrovskij, ...
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Ejzenštejn, Sergej Michailovič
Monica Trecca
Sua Maestà il cinema
Regista geniale e grande teorico delle arti, Sergej Michajlovič Ejzenštejn ebbe un ruolo primario nello sviluppo del cinema. Con il [...] a celebrare la nuova realtà politica sovietica. Così molti suoi progetti non vennero realizzati o furono interrotti.
L'ultimo lavoro di Ejzenštejn fu Ivan il Terribile, sulla figura di Ivan IV, primo zar di tutte le Russie, vissuto nel 16° secolo, la ...
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Scrittore russo (n. Kuldiga 1892 - m. in prigionia 1939). Cultore di teatro (fu collaboratore di S. Ejzenštejn e di V. Mejerchol´d, tradusse e diffuse l'opera di B. Brecht) e di cinema, fece parte di varî [...] gruppi letterarî, svolgendo un'intensa attività come saggista e teorico della letteratura. Scrisse poesie, di evidente matrice futurista (Železnaja pauza "Pausa di ferro", 1919), e drammi, rappresentati ...
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Pseudonimo del regista cinematografico G. V. Mormonenko (Sverdlovsk 1903 - Mosca 1983). Debuttò come attore sotto la regia di S. M. Ejzenštejn, di cui fu poi stretto collaboratore per una decina d'anni. [...] Tra i suoi film più importanti sono da ricordare: il documentario Internacional ("L'Internazionale", 1933), la prima esperienza sovietica nel campo del sonoro; Vesëlye rebjata ("Tutto il mondo ride", 1934), ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] P. tuttavia si caratterizza anche per l'intenso spessore psicologico della figura centrale dell'eroe. P., a differenza di Ejzenštejn e Vertov, non poté fare a meno dei grandi attori, attingendo dal Moskovskij Chudožestvennyj Teatr (Teatro d'arte di ...
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Musicista russo (Soncovka, Ekaterinoslav, 1891 - Mosca 1953). Figura di primo piano del modernismo musicale novecentesco, P. affiancò alla carriera internazionale di pianista quella di compositore, con [...] (1942), i fortunati balletti Romeo e Giulietta (1938) e Cenerentola (1945), musiche di scena e per film (tra cui quelle per Aleksandr Nevskij e Ivan Groznyj di Ejzenštejn), altre sei sinfonie, concerti per violino e pagine pianistiche e da camera. ...
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Attore russo (Pietroburgo 1903 - Leningrado 1966). Cominciò a recitare nel 1919; si dedicò soprattutto al cinema, e acquistò notorietà anche all'estero per le sue interpretazioni del Delegato del Baltico [...] di A. Zarchi e Aleksandr Nevskij e Ivan il Terribile di S. Ejzenštejn. ...
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Meisel, Edmund
Paolo Patrizi
Compositore austriaco, nato a Vienna il 14 agosto 1894 e morto a Berlino il 14 novembre 1930. La sua biografia artistica resta legata alle musiche che accompagnarono due [...] incontrati dal film, M. ebbe solo dodici giorni per ultimare il lavoro, ma poté avvalersi delle indicazioni di Ejzenštejn. La partitura, andata perduta, circolò per tutta l'Europa occidentale (nonostante l'ostilità della censura, che in diversi ...
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Tissé, Eduard Kazimirovič
Stefano Masi
Direttore della fotografia russo, nato a Liepaja (Lettonia) il 13 aprile 1897 e morto a Mosca il 18 novembre 1961. Insieme ad Anatolij D. Golovnja fu il più grande [...] sé negli esterni e nei film d'impostazione realista. Più ardua fu la trasposizione di questo stile nei film che Ejzenštejn girò nella seconda parte della sua carriera, a partire da Aleksandr Nevskij (1938), ambientati nella Russia antica. Tuttavia T ...
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Donskoj, Mark Semënovič
Daniele Dottorini
Regista e scenarista ucraino, nato a Odessa il 6 marzo 1901 e morto a Mosca il 21 marzo 1981. Il cinema di D., seppur spesso criticato per l'eccessiva enfasi, [...] notevoli eccezioni al conformismo estetico e ideologico del cinema sovietico degli anni Trenta: la lezione di Sergej M. Ejzenštejn e l'attenzione costante alla complessità dello sguardo umano di fronte ai grandi cambiamenti della storia ne fanno uno ...
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