Protazanov, Jakov Aleksandrovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 4 febbraio 1881 e morto ivi l'8 agosto 1945. È stato uno dei massimi rappresentanti del [...] dei primi decenni del Novecento e l'attività di sperimentazione dei grandi della cinematografia sovietica quali Sergej M. Ejzenštejn, Dziga Vertov, Aleksandr P. Dovženko e Vsevolod I. Pudovkin.
Da ragazzo assistette a una delle prime proiezioni ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] ) in un percorso che valorizza l'apporto di autori come Walter Benjamin e Brecht, riprende il di-scorso su Ejzenštejn, rintraccia l'influsso di Luigi Pirandello e la presenza di strutture epifaniche, della ricerca dell'oltre, delle intermittenze del ...
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Scrittore russo (Pietroburgo 1899 - Mosca 1951), autore di racconti, dedicati a episodî di vita in Turchia e nel Turkmenistan (Aziatskie rasskazy "Racconti asiatici", 1929; Putešestvie v Turkmenistan "Viaggio [...] guerra (Sčast´e "La felicità", 1947). Durante la guerra fu corrispondente da varî fronti del giornale Krasnaja zvezda ("Stella rossa"). Attivo nel cinema dal 1938, collaborò tra l'altro, come sceneggiatore, con S. M. Ejzenštejn e M. E. Čiaureli. ...
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Aumont, Jacques
Daniele Dottorini
Critico del cinema e teorico francese, nato ad Avignone il 30 maggio 1942. Si è affermato negli anni Ottanta con i suoi studi sulla raffigurazione cinematografica, [...] 1974) alla fase teorico-politica della rivista con una serie di studi sul montaggio e su registi come Sergej M. Ejzenštejn e Leonid Z. Trauberg. Partendo dall'idea di cinema come meccanismo di pensiero (Montage Eisenstein, 1979), e sulla scorta di ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] veicolo di pensiero. Tutta la sua opera, che si è ispirata a cineasti differenti come Charlie Chaplin, Sergej M. Ejzenštejn e Max Ophuls, prendendo dal primo il senso della comicità, dal secondo l'atteggiamento di riflessione critica, dal terzo la ...
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Grierson, John
Francesca Vatteroni
Teorico, produttore e regista cinematografico scozzese, nato a Deanston il 26 aprile 1898 e morto a Bath (Inghilterra) il 19 febbraio 1972. Promotore della scuola [...] F. Di Giammatteo, 1950). Influenzato dai cineasti sovietici e in particolare dalla teoria del montaggio di Sergej M. Ejzenštejn, sviluppò una concezione politica del cinema volta a valorizzarne la funzione sociale e informativa. Si interessò ai mass ...
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Critico letterario e scrittore russo (Pietroburgo 1893 - Mosca 1984). Nel suo primo libro, Voskresenie slova ("La resurrezione della parola", 1914), affrontò lo studio del linguaggio poetico secondo un'impostazione [...] "Letteratura e cinematografo", 1923; Gamburgskij ščet, 1928, trad. it. Il punteggio di Amburgo, 1969; Ejzenštejn, 1973, trad. it. Sua maestà Ejzenštejn, 1974), sia collaborando come sceneggiatore con registi come L. V. Kulešov e V. I. Pudovkin. ...
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Ropars, Marie-Claire
Lorenzo Dorelli
Studiosa francese di estetica e teorica del cinema, nata nel 1936. Profondamente legata al dibattito sviluppatosi in Francia negli anni Settanta e Ottanta, segnato [...] di carattere storico, compiute con M. Lagny e Sorlin, sull'idea di rivoluzione in Oktjabr′ (1927; Ottobre) di Ejzenštejn (La révolution figurée. Film, histoire, politique, 1979) e sul cinema popolare francese degli anni Trenta (Générique des années ...
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Ciulei, Liviu
Daniele Dottorini
Regista, attore e scenografo teatrale e cinematografico romeno, nato a Bucarest il 7 luglio 1923. Benché abbia diretto soltanto tre film, per le innovazioni della sintassi [...] teatro, si avvicinò al cinema nel 1951, dapprima come attore e scenografo ‒ nei film di Victor Iliu, allievo di Sergej M. Ejzenštejn ‒ e in seguito come regista. Nel 1957 girò il suo primo lungometraggio, Erupţia (1957, L'eruzione), ambientato in un ...
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Kentridge, William
Giovanna Mencarelli
Artista, regista teatrale e di film di animazione sudafricano, nato a Johannesburg il 28 aprile 1955. Di famiglia ebraica, dopo essersi formato alla scuola King [...] sue opere, traendo ispirazione da H. Daumier, F. Goya, W. Hogarth, dall'Espressionismo tedesco e dai film di S.M. Ejzenštejn. In particolare, si è servito del disegno a pastello o di quello a carboncino per i filmati d'animazione, rivelando notevoli ...
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