Kluge, Alexander
Giovanni Spagnoletti
Scrittore e regista cinematografico tedesco, nato a Halberstadt il 14 febbraio 1932. Firmatario del Manifesto di Oberhausen nel 1962, teorico e capofila del rinnovamento [...] spettacolo, l'Opera italiana, la battaglia di Stalingrado, l'amore per il cinema (in particolare quello muto, Sergej M. Ejzenštejn e Fritz Lang). Dopo una breve parentesi giocosa di una fantascienza 'casalinga' fatta di tappi, scatole e siringhe (Der ...
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De Palma, Brian
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Newark (New Jersey) l'11 settembre 1940. Come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, George Lucas e [...] imponente dominata dal gusto della citazione (per es., la famosa scena della carrozzella) del cinema di Sergej M. Ejzenštejn, con vertiginose sequenze d'azione e riproposizione della forza civile del miglior cinema processuale. È stato poi autore del ...
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Beatty, Warren
Serafino Murri
Nome d'arte di Henry Warren Beaty, attore, produttore e regista cinematografico statunitense, nato a Richmond (Virginia) il 30 marzo 1937. Per il successo ottenuto con [...] un mondo socialista, e autore di Ten days who shook the world che aveva ispirato Oktjabr′ (1927) di Sergej M. Ejzenštejn. Il film riesce a conciliare spettacolarità, passione amorosa (grazie alla sua partner di allora nella vita e sullo schermo Diane ...
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Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Ornella Calvarese
Poeta, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, sceneggiatore, pittore, cartellonista e giornalista russo, nato a Bagdadi (Georgia) il 7 luglio [...] , in Opere, 7° vol., 1980³, p. 342).
M. si appassionò poi alle teorie di Dziga Vertov e di Sergej M. Ejzenštejn, nonché a Chaplin e alle comiche americane e, ispirandovisi, scrisse per il Fotocinecomitato panucraino, tra il 1926 e il 1927, diverse ...
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Ford, John
Fabio Troncarelli
Nome d'arte di Sean Aloysius O' Fearna (O'Feeney o O'Fienne nella grafia anglicizzata), regista cinematografico statunitense, di origine irlandese, nato a Cape Elizabeth [...] e ingenuo pioniere.All'apice della sua carriera, stimato in patria e all'estero, per es. da maestri come Sergej M. Ejzenštejn, F. era in grado di mettere in scena qualunque soggetto. I produttori gli concessero fiducia e nel 1940 il regista si poté ...
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Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] tavole di El Greco (la Cacciata dei mercanti dal Tempio), ma non senza riferimenti cinematografici, soprattutto a Sergej M. Ejzenštejn: si pensi alla strage degli innocenti (in cui si fa allusione, attraverso la musica, al film Aleksandr Nevskij ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] e pensiero: se nel cinema classico il movimento automatico delle immagini porta alcuni autori (primo fra tutti Sergej M. Ejzenštejn) a indagare il cinema come arte che suscita il pensiero, nel cinema moderno invece (posizione rappresentata da Antonin ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] tessitura' cinematografica sono dunque il montaggio e il primo piano (anche se, a differenza del 'cerebrale' Sergej M. Ejzenštejn, B. insiste molto sull'importanza dei piani, delle angolazioni di ripresa e sulla mobilità dell'inquadratura). In realtà ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] , che sembra anticipare qualche scena della seconda parte di Ivan Groznyi (1946; La congiura dei boiardi) di Sergej M. Ejzenštejn. Girato tutto in studio, con esterni palesemente falsi, questo film è, come i primi, interamente teatrale: le campagne e ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] suo tempo ed è ciò che lo rende "definitivo" avvicinandolo ai film-cattedrali di D.W. Griffith, A. Gance, S.M. Ejzenštejn. Nella ormai celebre inquadratura finale, De Niro ha sulle labbra uno strano sorriso: tutta la storia potrebbe essere il viaggio ...
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